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il 6 Mar 2013

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Il racconto di EmiConti: “Io e le telecamere di Mtv”

Il racconto di EmiConti: “Io e le telecamere di Mtv”

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Visto il polverone sollevato dal servizio delle Iene, sono andato a curiosare nel retroscena di una storia che – caso strano ma speriamo non isolato – ha messo il poker in bella luce sugli schermi televisivi.

Mi riferisco alla puntata di Romanzo Personale che un paio di settimane fa ha portato la faccia pulita del grinder Emiliano Conti su Mtv.

Contatto ‘laurarossi90‘ in extremis, visto che dopodomani partirà insieme all’amico grinder Stefano Terziani alla volta del Sudamerica per godersi il mare di Rio e giocare un live a Santiago del Cile.

Per evitare divagazioni inutili, torniamo a bomba sul ‘making of’ di Romanzo Personale.

IPC: Ciao Emiliano, immagino che per registrare la trasmissione ti sia ritrovato il fiato delle telecamere sul collo per buona parte della giornata. Come è andata?

EC: Tutto sommato bene, anche se alla fine mi sentivo un po’ come se fossi dentro a un reality. Però la telecamera non mi ha assolutamente messo in soggezione. Il problema più grande è stato che in quei giorni dovevo seguire le esigenze della produzione e dunque mi sentivo un po’ in gabbia perchè non potevo fare quello che volevo: c’era un copione da rispettare, per quanto abbozzato a grandi linee.

IPC: Vedendo la trasmissione non si aveva assolutamente l’idea di un qualcosa di costruito. Quali scene erano già preparate?

EC: Più che di copione vero e proprio è meglio parlare di una bozza, visto che la produzione aveva dato delle linee guida al cameraman che mi ha seguito in quelle giornate. Al momento delle riprese, poi, decidevamo assieme se aggiustare qualcosa. Alcuni paletti erano definiti in partenza: per esempio, non interessavano scene delle mie serate con gli amici, mentre invece mi hanno quasi costretto ad andare al ristorante assieme al mio amico per informarmi della convenienza di un eventuale investimento. Lo stesso è successo per l’uscita all’ippodromo con mio padre.

Per girare quella scena, tra l’altro, mi hanno fatto tornare a Calenzano dalla casa al mare a Castiglioncello, perchè il format del programma aveva avuto un cambio in corsa e il materiale girato non era più sufficiente.

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IPC: Quante giornate di riprese sono state in tutto?

EC: Sei giornate, realizzate in tre tranche. Le prime due a casa mia, le seconde due a Sanremo per l’Ipt, dove hanno intervistato anche Bubu, Jandro e gli altri amici regular. Secondo i piani, le riprese sarebbero dovute finire a questo punto. Poi, come ti dicevo, mentre ero al mare a Castiglioncello mi è arrivata la chiamata della produzione con cui mi si comunicava il cambio di programma.

All’inizio la mia storia doveva andare in onda parallelamente a quella di un altro ragazzo, poi hanno deciso di farmi riempire da solo la puntata e così son diventate necessarie altre riprese, tipo quella dell’ippodromo. In quest’ultima tranche abbiamo anche girato le scene in cui sono al mare con la mia ragazza: la voce fuori campo dice che siamo a Sanremo, in realtà eravamo alle spiagge bianche di Rosignano!

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IPC: In famiglia come è stato accolto l’arrivo delle telecamere?

EC: Mia madre all’inizio si vergognava un po’, è una donna ‘pane al pane vino al vino’, non le interessa apparire. Col mio entusiasmo sono riuscito a coinvolgerla e farle accettare la cosa. Mio padre invece non ha fatto problemi. Dopo la messa in onda sono rimasti entrambi più che contenti.

IPC: Il passaggio televisivo è coinciso con il classico ‘quarto d’ora di celebrità’ per te e per la tua famiglia?

EC: Sicuro, tutti a chiederci gli autografi! (ride, ndr) Scherzi a parte, i miei genitori hanno ricevuto i complimenti di amici e colleghi di lavoro. Per quanto mi riguarda, invece, grazie alla trasmissione di Mtv diversi amici che non sentivo da tempo sono venuti a sapere del mio lavoro, e lo stesso vale per gli amici della palestra. Su Facebook mi sono arrivati davvero tanti complimenti anche per la bella immagine che sono riuscito a dare del giocatore professionista di poker: questi messaggi mi hanno fatto molto piacere e mi hanno ampiamente ripagato del senso di intromissione nella mia privacy che mi ha assalito in qualche frangente durante le riprese.

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