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il 2 Dic 2014

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Alessio Isaia alla seconda picca IPT: “Nei tornei non serve fortuna… ne serve tantissima!”

Alessio Isaia alla seconda picca IPT: “Nei tornei non serve fortuna… ne serve tantissima!”

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Lunedì sera si è chiusa l’ultima tappa della stagione 6 Italian Poker Tour.

La leaderboard annuale è andata a Niccolò Ceccarelli, in grado di battere l’agguerrita concorrenza sfiorando per poche posizioni il final table.

Tuttavia il protagonista della giornata non poteva che essere il vincitore del torneo: Alessio Isaia.

Dopo una lunga pausa dal poker giocato, Alessio è arrivato a Sanremo fresco degli ottimi risultati ottenuti nel corso dell’ICOOP ed è riuscito a bissare il successo ottenuto nel 2009 sempre nella Città dei fiori, oltre a ‘vendicare’ lo sfortunato Heads-Up maltese che per un soffio gli negò la doppia Picca già nel 2011.

Un torneo condotto magistralmente, specie nelle fasi più calde in cui la stoffa del campione ha prevalso sugli avversari meno esperti.

Sono partito subito abbastanza bene – ha commentato Isaia – e sono riuscito a incrementare gradualmente il mio stack durante il day2, arrivando ad avere circa 600.000 chip sfruttando al meglio la zona bolla. Questo mi ha permesso di presentarmi al day3 da chipleader, anche se nel corso della giornata a causa di poche mani accettabili e alcuni colpi sfortunati non sono riuscito ad incrementarlo

Un problema per qualsiasi giocatore, ma non per ‘il fabbro’ che ha rialzato la testa grazie a un colpo fortunato arrivato a 9 left, in cui con 8 7 è riuscito a ‘scoppiare’ una coppia di re:

Il caso vuole che io abbia fatto scala e sia riuscito ad approdare al final table da 8 con il terzo stack in gioco e soprattutto con la possibilità di lottare concretamente per la vittoria. La fortuna nei tornei serve sempre, anzi ne serve tantissima!

Quando un professionista del calibro di Alessio Isaia ha l’occasione giusta è difficile che se la lasci sfuggire, ed infatti la sensazione che questo tavolo finale fosse quasi ‘una formalità da sbrigare‘ è stata percepita anche dagli spettatori a casa.

Credo di aver interpretato il tavolo finale nel modo migliore. Ho avuto la fortuna di avere Traverso, ovvero il giocatore più aggressivo della compagnia,  alla mia destra, quindi ho fatto principalmente gioco su di lui. Poi ovviamente ho aggredito un po’ tutto il tavolo che, come è normale che sia era, abbastanza chiuso essendo un tavolo finale televisivo

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Di certo la sorte è stata dalla mia parte – ha proseguito Isaia – e mi ha permesso subito di incrementare il mio stack; una volta arrivato a quel punto, l’Heads-Up con Muriaru sembrava lo scenario più plausibile, anche perché lui era tra i pochi giocatori davvero bravi al tavolo… e cosi’ è stato!

Un testa a testa di gran livello in cui Alessio ha rischiato in alcuni momenti di soccombere sotto la pressione del rumeno:

“E’ stato un Heads-Up equilibrato, almeno all’inizio, poi quando i bui si sono alzati sono riuscito a spingere un po’ di più e la mia spregiudicatezza mi ha permesso di prendere quel vantaggio che mi ha portato alla vittoria. Ho comunque accettato un mini deal perché credo davvero che lui sia un ottimo giocatore e sapevo che alla fine non sarebbe stato facile avere la meglio”

Dopo l’ennesimo successo sarà difficile porsi degli obiettivi da raggiungere in breve termine. Tu Alessio hai già pensato alle prossime mosse?

Sinceramente non ho obiettivi per il futuro, nel senso che decido le cose di giorno in giorno, quindi per ora voglio partecipare all’Ept di Praga, al PCA alle Bahamas, e infine tappa a Deauville; perché in questo momento, a prescindere dalla picca, mi va di giocare e quindi lo faccio volentieri, poi se avrò ancora voglia farò altri tornei e giocherò sia live che online. In caso contrario sospenderò per un altro periodo di tempo, diciamo che dipende molto da come mi sento

In chiusura facciamo un breve punto sui numeri di questo IPT. Quelli fatti registrare nell’ultima tappa sono stati inferiori alle aspettative. Basta il poker classic di Amsterdam per giustificare l’assenza di tanti protagonisti abituali?

Sicuramente il poker è in discesa, ma credo si stia assestando su questi numeri, perché ci sono tanti tornei e un po’ meno soldi. Comunque in questo modo i field tornano ad essere molto belli con tantissimi amatori: non vengono più gli stranieri bravi e tanti giocatori giovani dell’online, visto che anche la’ si guadagna sempre meno, non riescono più a permettersi queste trasferte, quindi non è poi così un male per il movimento

 

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