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il 14 Set 2016

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Poker quiz: Treccarichi, Crobu, Sorrentino e Graziano su uno spot di Davidi Kitai!

Poker quiz: Treccarichi, Crobu, Sorrentino e Graziano su uno spot di Davidi Kitai!

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Quelli di cui parliamo oggi sono tra i più vincenti al mondo, entrambi con un curriculum invidiabile sia online che live nonché protagonisti della Global Poker Leagueil format ideato da Alex Dreyfus. Curiosando per la rete abbiamo scovato la review di un Sit&Go 6-max ad opera di Davidi Kitai, una vera e propria chicca per gli appassionati.

Per questioni relative al dominio non ci è stato possibile caricare il video integrale, tuttavia abbiamo deciso di estrapolare uno spot particolarmente interessante per chiedere il punto di vista a quattro volti noti del poker nazionale, in primis il nostro Walter Treccarichi, il quale ha partecipato in prima persona al Sit&Go.

Oltre a ‘Cesarino’ ci hanno detto la loro il regular MTT Andrea Sorrentino, il cash-gamer Andrea Crobu e, udite udite, il commentatore di poker più amato d’Italia, Antonio Graziano, che da diversi anni affianca Andrea ‘Topkapias’ Borea nelle dirette dell’European Poker Tour.

Per l’occasione abbiamo scelto di vestire i panni di Davidi Kitai, il quale si ritrova a difendere il suo big blind contro l’apertura di Igor Kurganov da UTG, senza rivelare ai nostri intervistati l’esito della mano né tantomeno le carte dell’avversario. Ecco lo spot in questione:

Sit and Go 6-max, stack di partenza  30.000 chip, 5 player in gioco, blind 150/300, ante 30.

I protagonisti: Davidi Kitai, Big Blind, stack 29.455; Igor Kurganov, UTG, stack 22.050.

Action: Kurganov apre 800, foldano Urbanovich, Zhang e Treccarichi, completa Kitai con A♠ 9♥.

Flop: 4♦ 9♠ 3♠, check per entrambi (pot 1.900)

Turn: 10♦, bet Kitai 888 chip, call Kurganov. (pot 3.676)

River: 7♠

A questo punto Kitai analizza la situazione e prende in considerazione diverse ipotesi:

1) “Possiamo check/callare su una small bet per far puntare tutti i draw mancati, i nove più deboli del nostro e le combinazioni di aria totale.

2) “Possiamo check/raisare su una puntata forte, trasformando la nostra mano in bluff, forti dell’Asso a picche che blockera le combinazioni di nut flush. In questo spot il 10 rappresenta il punto più forte che Kurganov può avere in base alla condotta tenuta, in quanto le overpair avrebbero giocato in maniera diversa nelle due strade.

3) “Possiamo puntare half pot o poco più per farci chiamare da tutte le mani che battiamo, come dei 9 più deboli ad esempio.

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4) “Possiamo fare una mossa tipica del pot limit omaha, ovvero fare una puntata piccolissima per indurre al raise e in tal caso controrilanciare ulteriormente per far passare delle mani di valore che ci battono ma che non sarebbero disposte a pagare un altro rilancio, dato che con l’Asso a picche abbiamo il blocker per il nuts.”

In virtù di queste considerazioni abbiamo posto tre domande ai nostri intervistati:

A) Come giocheresti questo spot?

B) Che range assegni a Kurganov?

C) Quale opzione avrà scelto Kitai al river?

Ecco cosa ci hanno risposto:

Walter Treccarichi

Penso di giocarla uguale a kitai fino al river e limitarmi a check callare visto che il range di Igor secondo me comprende: QJ o KQ con cui decide di non c-bettare e river potrebbe bettare per vincere il pot, tutti gli A high con cui difficilmente verremo hero callati, alcune combo di Tx come JT QT KT AT da cui perdiamo. Come dice Kitai avendo A di picche è improbabile che lui abbia flush, anche perché è raro che possa checkare back flop con flush draw e over card. Secondo me Kitai ha scelto la prima, anche se escludo le combo di 9 più deboli che ci callano poiché non vedo molti 9 che Igor giochi in check back flop su un board del genere.

Andrea Sorrentino

Parto col dire che Kurganov non dovrebbe avere mai nel range una Top Pair perché presumo che la giocherebbe diversamente. Piu realisticamente qui gli possiamo fare value medio quando check-calla al turn, ovviamente includendo nel range anche i 10…quindi potrebbe avere un nove che battiamo grazie al kicker Asso, oltre a battere tutte le coppiette medie che non settano. Set non gioca mai cosi quindi perdiamo solo dal range dei 10 e da un eventuale flush che a questo punto escluderei al river. Come dice Kitai si può check-callare facendo speware i draw missati, ma col rischio che ci possa chekare dietro un 9 o coppietta dalla quale non prenderemmo value. Non mi dispiace l’idea di bettare piccolo per indurre al raise cosi da poter controrilanciare usando il nostro bloker, però non è tra le mie preferite dato che un 10 debole potrebbe anche solo fare call, senza permetterci di poter rilanciare. Io aggiungo che si potrebbe overbettare ma per farlo ci vorrebbe dell’history: bisogna infatti capire se la overbet potrebbe risultare agli occhi dell’avversario una mossa bilanciata. Ovviamente c’é anche l’opzione di bettare 2/3 e farsi callare dal range che battiamo, col rischio però di auto-valuebettarci un certo numero di volte. In questo caso avrei preferito il check raise al check-call, perché checkando penso di invogliarlo a bluffare un discreto numero di volte e nel caso in cui avesse un 10 potrebbe passarlo a fronte di un rilancio dato che abbiamo il blocker a picche. Nel suo range metto Ax, QJ, KJ, KQ, e rare combo di 10 come AT, JT,JT, KT. Cosa ha scelto Kitai? Tra le quattro propenderei per il check call, anche se non mi stupirebbe che avesse optato per una mini-bet to induce…

Andrea Crobu

Allora…check-raisare non ha senso, perché chiamerebbe tutto ciò che betta e se stava floatando con mani come A high o King high faremmo foldare la mano peggiore. Bettare small to raise non è una brutta opzione ma se poi rilancia (assegnandoti magari un Ax con A a picche) in quella situazione non penso che possa foldare a sua volta: molto difficile che 3-betti con flush second nut (anche se a volte si può fare), dipende dalla size. L’opzione che mi piace di più è il check call: partendo dal presupposto che la gioco allo stesso modo, talvolta magari donko flop o check raiso for value, dipende dal flow e dall’history che ho con l’avversario. Il range in questo caso è 9x, 9-7 9-10 possono essere nel range come d’altronde A alto e K alto. Non penso che abbia overpair perché ha giocato troppo passivamente, anche se a volte si possono anche giocare così. Di draw oltre a QJ o KQ non ne vedo altri e sinceramente mi aspetto che li betti al flop, al massimo J-8 ma la escludo. Potrebbe trasformare in bluff 5-5 6-6, ma proprio per questo motivo check-callo, dato che queste mani le batto già. Se overbetta posso anche pensare di shovare, forte del blocker, se invece punta 2/3 preferisco il call. Detto ciò penso che Kitai abbia checkato per rilanciare su una puntata forte o check/callato su una bet piccola.

Antonio Graziano

Premetto di non conoscere il flow della partita di quel momento, credo che la nostra linea tra bet e check dipenda tantissimo dalle frequenze di bluff bet e thin value bet sul river di Kurganov. Ad ogni modo, in reg war credo che dobbiamo focalizzare l’attenzione sul range che stiamo rappresentando noi per Kurganov e capire se siamo face-up o meno ai suoi occhi. Credo che con una azione di bet turn, noi potremmo rappresentare tutti i 9 e i T, ma anche 8J, 2 picche, 2 quadri, QJ, 56. Quando però checkiamo il river su un 7 nero che colpisce sempre il nostro range di draw al turn, stiamo dando un’ informazione preziosa a Kurganov: non abbiamo molte volte combo di scale e flush, più spesso abbiamo esattamente un 9x, un Tx o un 7 preso sul river. Il nostro range è troppo chiaro a Kurganov per inventare una linea alternativa di check/raise o min-bet/ raise, quindi escludo in questo spot la 2 e la 4, anche se mi piacciono tanto. La 3 non mi piace perchè non ci sono 7 che pagano e non ci sono molti 9 deboli che aprono da UTG e checkano flop nel range di Kurganov, quindi rischiamo l’auto-value bet. Tra le 4 opzioni quindi scelgo la 1, check per valore e per chiamare. Per me Kurganov ha AK, AQ, AJ, KQ e QJ di diamanti e non, a volte Tx. AK, AQ e AJ solo di diamanti. Come giocherei io? Check to call o check to fold. Non escludo la linea del check/fold. poiché è che vero che Kurganov ha molte volte un range di bluff, ma è altrettanto vero che tenderà raramente a puntare in bluff qui, visto che il nostro range è troppo face-up.

 

Per dovere di cronaca, a fine mano Kitai rivela di aver scelto la quarta opzione, ovvero la mini-bet to induce per rilanciare, e infatti punta 975 non trovando azione da Kurganov che folda…quale mano?

Scriveteci le vostre opinioni nei commenti su Facebook, se sarete numerosi vi sveleremo la mano di Igor!

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