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il 1 Ago 2012

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UFFICIALE: Pokerstars acquisisce Fulltilt Poker

UFFICIALE: Pokerstars acquisisce Fulltilt Poker

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Dopo mesi di dubbi e incertezze finalmente ci siamo: fumata bianca per l’accordo che vede Pokerstars acquisire Full Tilt Poker. Dopo l’annuncio di numerose testate pokeristiche internazionali, infatti, è arrivata anche la conferma della stessa PokerStars!

Possiamo ora dirlo ad alta voce, e per molti sarà un urlo di gioia… PokerStars ha acquistato Full Tilt!

GLI ACCORDI LEGALI

Il gigante del poker online mondiale ha infatti chiuso l’accordo con il Dipartimento di Giustizia americano che prevede, inoltre, la restituzione dei soldi congelati sugli account dei giocatori. PokerStars, dalle notizie fino ad ora giunte, si impegna per un valore di 547 milioni di dollari da versare al governo degli Stati Uniti in tre anni, in cambio della decadenza di tutte le accuse civili e penali riguardanti Full Tilt e PokerStars.

Nessuno dei capi d’accusa riguardanti i singoli individui di PokerStars e Full Tilt (Isai Scheinberg, Ray Bitar e gli altri) sarà invece decaduto a seguito della trattativa. Anzi, il signor Scheinberg dovrà dimettersi da CEO di PokerStars per essere giudicato secondo le accuse successive al Black Friday. Inoltre, e questa notizia farà piacere a moltissimi grinder americani, PokerStars non potrà assumere gli ex capi di Full Tilt come Ray Bitar, Chris Ferguson e Howard Lederer.

QUANDO ARRIVERANNO I SOLDI?

Una volta che il trasferimento di proprietà verrà completato (in sette giorni circa), ed entro un periodo non superiore ai 90 giorni, PokeStars si impegnerà a rendere disponibili per un prelievo immediato, senza limitazioni o restrizioni, oltre quelli normalmente applicabili dalla legge, i fondi presenti sul conto gioco dei giocatori NON Statunitensi. Questa cifra è stimata intorno ai 184 milioni di $.

I giocatori statunitensi, invece, dovranno attendere qualcosa in più: la trafila burocratica per loro comprenderà infatti il riempimento di determinati moduli a causa delle accuse di riciclaggio di denaro mosse nei confronti di Full Tilt.

Interessante per i giocatori italiani il subitaneo commento di Christian “IwasK.Mutu” Favale che illustra subito uno degli aspetti positivi di questa questione: “Tra l’altro non vorrei dire una ****ata, ma il dollaro in questo anno e mezzo ha guadagnato parecchio rispetto all’euro. Come risarcimento del disagio non è male!”

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I PUNTI FTP

Probabilmente inoltre, seppur non previsto nell’accordo, ci sarà un modo equo di trattamento anche dei punti FTP. Una vera manna per chi ne aveva accumulati molti: i grinder di tutto il mondo non speravano assolutamente di poter riscuotere i preziosissimi punti: c’è da ricordare che, grazie ad una promozione che permetteva di farsi rimborsare gli acquisti attraverso i punti, ottenendo una percentuale di rakeback più alta, molti grinder non effettuavano il cambio dei punti, ma li mantenevano sull’account, per un valore di migliaia e migliaia di dollari!

IL GIOCO ONLINE NEGLI USA

Purtroppo il comunicato ufficiale si chiude con un punto negativo: viene ribadito che, né sotto il marchio PokerStars né sotto quello di Full Tilt, la compagnia potrà offrire poker online negli USA, almeno finché la legge non sarà cambiata! PokerStars ha subito dichiarato che si rimetteranno in lista per la richiesta di una licenza di gioco online negli USA in modo legale.

DUE POKER ROOM DIVERSE

Una delle notizie più importanti è stata data proprio dai portavoce di PokerStars, che hanno aggiunto: Opereremo Full Tilt come una poker room separata, dando ai player un’altra fidata piattaforma per godere il gioco del poker. Il rilancio di Full Tilt riporterà ai giocatori le caratteristiche innovative, il poker autentico e il software allo stato dell’arte che hanno sempre caratterizzato FTP. La sede centrale di Full Tilt rimarrà a Dublino, anche se alcune attività verrano trasferite sull’isola di Man”

“Il modo in cui abbiamo operato conferma la nostra attenzione alla massima sicurezza dei fondi dei giocatori: continuiamo a incoraggiare un regolamento equo da parte degli Stati riguardo al poker online.”

Niente “grande unificazione” insomma, le due poker room più importanti al mondo, anche se riunite sotto gli stessi capi, rimarranno separate!

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