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il 15 Set 2012

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Brian Townsend e la sua pazza maratona nel Sahara

Brian Townsend e la sua pazza maratona nel Sahara

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Fare sana attività fisica, aiuta a star meglio anche al tavolo verde”; stavolta, forse, Brian Townsend ha preso troppo alla lettera questa frase.

Tra 42 giorni, partirà per una particolarissima maratona nel deserto del Sahara (Egitto) dove dovrà percorrere una distanza pari a 250Km in 7 giorni, aiutato semplicemente dalle proprie gambe.
Ho la sensazione -dichiara Townsend nel suo blog- che sarà un’esperienza sorprendete e sono contento di affrontare questa corsa col mio amico Deyl Kearin. Mi parlò di questa competizione  nel 2010;  lo considerai un pazzo fino a quando, quattro mesi fa,  decisi di accettare la sfida”.

L’ex membro di Card Runners dichiara di aver letto tutti i blog scritti, nel corso degli anni, dai vari partecipanti a questa manifestazione. I suoi preferiti sono quelli delle persone che si arrendono dopo 70+ ore in quanto, tramite le loro descrizioni, si riesce proprio a percepire la sofferenza, lo sforzo ed il dolore che hanno provato nei momenti più difficili.

Iniziata la faticosa preparazione nella Death Valley, che prevede dure prove come correre 20 miglia in 3,5 ore o faticosissimi allenamenti sulla sabbia, Brian dichiara che il suo più grande problema è il caldo. Le temperature del deserto, in alcune zone, arrivano anche a superare i 45°-50°.

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Certo, la maratona di Barry Denson non ha niente a che vedere con questa prova estrema che dovrà affrontare il poker player californiano; ma una cosa in comune ce l’hanno, ed è l’aspetto più bello delle sfide. Da entrambe le prove, viene fuori un’immagine molto importante: la “carica sportiva”; quell’adrenalina che solo lo sport riesce a darti.

Che sia in una  corsa nel deserto alle temperature più estreme, o in un tavolo da poker con il cervello che elabora i ragionamenti  e le strategie più complesse, il desiderio di mettersi alla prova è una delle realtà più sane che abbiamo in questo pianeta.

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