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il 16 Giu 2013

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“Ma quello è un call o un raise?” Ancora polemica con i dealer delle WSOP

“Ma quello è un call o un raise?” Ancora polemica con i dealer delle WSOP

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Se c’è una cosa che veramente non manca in queste WSOP è la polemica. Le dure parole di Steve O’Dwyer sull’organizzazione e sulla professionalità dei dealer poco prima dell’inizio dei tornei sono state profetiche e praticamente a diario possiamo leggere le lamentele di tanti giocatori sui diversi media e sui social network. Fino a un certo punto è normale che in un evento come le WSOP ci siano episodi puntuali difficili da risolvere ma quello che è emerso ieri è ben diverso: a giudicare dalle parole di Christopher DeMaci, c’è una disparità di criteri fra i dealer per quanto riguarda un’azione particolare ai tavoli.

DeMaci poneva su Twitter questa domanda all’Executive Director delle WSOP, Matt Savage: “Se un giocatore A punta 650 e un giocatore B mette due fiches da 500 è un call o un raise? C’è una differenza nella regola dal preflop al flop?“. Savage rispondeva subito alle due domande: si tratta di un call e no, non c’è nessuna differenza. DeMaci a questo punto faceva notare la divergenza di opinioni fra i dealer delle WSOP: “Lo chiedevo perché l’80% dei dealer considerano questa azione un ‘raise’ basati su una certa ‘regola delle due fiches’“. Matt Savage rispondeva basito all’affermazione di DeMaci: “Non ci credo” ma probabilmente in realtà ci crede, visto che i dealer sono stati al centro di tante critiche e di tanti episodi polemici quest’anno.

 

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Questo quesito sollevato da DeMaci non è per niente un argomento banale. Mettendo 1000 fiches di fronte a una puntata di 650 si deve intendere il ‘call’ poiché non si è arrivato all’importo del ‘minimum raise’, cioè, 1300 in questo caso. Sembrerebbe che alcuni dealer stessero interpretando la regola in un altro modo: secondo alcuni di loro, il fatto di mettere due fiches nel pot implicherebbe la volontà del giocatore di raisare indipendentemente del valore delle fiches.

In ogni caso, il vero problema non è la regola in se ma il fatto che non tutti i dealer la stiano applicando nello stesso modo. Questo non è certamente quello che si spetterebbe del più grande evento di poker del mondo e se Savage e l’organizzazione non rimediano questa situazione, il prestigio delle WSOP rischia di deteriorarsi ulteriormente.

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