Alec Torelli: “Le cinque cose che amo dell’Italia”

A noi italiani, a volte, serve. Vi starete domandando a cosa mi riferisco. Ok, ve lo spiego subito. Ci serve qualcuno che, con occhi diversi, ci faccia capire quanto fortunati siamo a vivere nel nostro paese, noi abituati, solitamente, a dar tutto per scontato o denigrare la bella penisola che, però, “non va come dovrebbe”.

Ad aiutarci, questa volta, serve la sensibilità di un pokerista che, già da qualche tempo, ha deciso di legare la valigia con un resistente laccio e, non solo per amore, volare da Laguna Beach, in California, fino a Parma. E’ Alec Torelli, guest di Pokerstars.it, che, in appena 5 minuti di video, riesce a mettere a fuoco quelle cose che, per noi, sono fin troppo integrate nella nostra cultura per apprezzarne l’unicità.

Ecco, mettetevi in “sit-out” dal vostro grinding almeno per pochi minuti e scoprite, assieme ad Alec, gli aspetti di un’Italia che, per un californiano giramondo, ma abituato allo “american lifestyle”, lo hanno fatto innamorare velocemente del paese che lo ha accolto.

Siete pronti? Si parte!

Vi è piaciuto?

Quante volte diamo per scontato un gelato artigianale? E quanto spesso ci concentriamo sullo smartphone mentre passiamo a fianco di una chiesa costruita qualche secolo fa? Per non parlare degli alimenti… se per noi mangiare un pomodoro coltivato biologicamente nell’orticello del nostro nonno è standard, per un americano è poesia ed Alec, in poco tempo, sembra averne imparati a memoria i versi.

Chissà quanto ha influito nell’analisi “romantica” di Torelli la sua innegabile sensibilità pokeristica, quella sensibilità ai tavoli che lo ha portato ad essere, oggi, uno dei più rispettati giocatori high stakes della scena internazionale.

Very Good Game, Alec!