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il 1 Lug 2014

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Max Pescatori e l’amicizia con Todd Brunson: “Una fortuna per la mia carriera di pokerista”

Max Pescatori e l’amicizia con Todd Brunson: “Una fortuna per la mia carriera di pokerista”

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LAS VEGAS – Il 3.000$ Omaha8 in corso in sala Amazon ha visto un incrocio particolare.

Registrato in tardiva come spesso gli accade durante le WSOP per risparmiare energie, il team pro Poker Club Max Pescatori è capitato al tavolo assieme all’amico Todd Brunson (foto sopra).

Se anche non sapete chi sia Todd, di sicuro il cognome vi dirà qualcosa: suo padre è infatti il buon vecchio Doyle, che nella apparizione alle WSOP dello scorso anno cenò proprio assieme a Todd e Max nella Poker Kitchen del Rio.

Max spiega che l’amicizia con Todd è di vecchia data:

“Ci siamo conosciuti qui a Las Vegas nel 2001 a un party dove c’erano tanti giocatori. Io ero già un professionista e iniziavo ad acquistare la stima degli altri regular, per questo mi invitavano alle loro feste. Mi sembra di ricordare che in quel bar si giocava a pallavolo. Modestamente sono un talento naturale in tutti gli sport, purtroppo sono piccolo: se fossi stato alto come Lorenzo Gemmi sicuramente avrei giocato in A1″.

Dopo il gossip pallavolistico, Max prosegue il suo racconto dell’amicizia con Todd Brunson:

“Ho un altro amico che si chiama Alan Young che mi ha aiutato molto durante i miei primi anni di professionismo. Ma sicuramente Todd è la persona che mi ha influenzato positivamente di più ad alto livello: lui è stato il primo a stakarmi nelle partite più grosse quando ero sì già professionista, ma poco più che un ragazzino. Il fatto che lui mi abbia dato la sua fiducia in quegli anni è stato sicuramente importante”.

Il Pesca ci racconta il deal di quel sodalizio pokeristico con Todd:

“Lui è un giocatore di varianti , mi iniziò a stakare in alcune partite soprattutto alle World Series. Facemmo un deal particolare. Lui stanziò un budget con l’accordo che quando avessi vinto gli avrei ridato i soldi da lui investiti prima di intascarmi la percentuale che mi spettava. Il fatto che lui riconobbe il mio talento per il poker, investendo su di me in un progetto di lungo termine, mi diede sicuramente un boost di fiducia molto importante”.

Da quel momento in poi Max si è iniziato a confrontare proficuamente sul gioco con Todd:

“In assoluto credo che Todd sia la persona con cui ho chiacchierato di più di varianti. All’inizio il beneficio maggiore è stato ovviamente per me. A quei tempi giocavo soprattutto Limit Omaha Hi-Low al Bellagio: in questa specialità ero più forte allora di adesso, visto che giocavo tutti i giorni la partita più alta che c’era al Bellagio – a eccezione di quella della Bobby’s Room, davvero inattaccabile. Dopo qualche anno, però, penso che le lunghe chiacchierate tra di noi siano iniziate a servire anche a lui, perché il nostro livello man mano era sempre più vicino”.

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Secondo Max è proprio il confronto con giocatori di alto livello la chiave di volta per avere successo nel poker:

“Ancora oggi ci confrontiamo con regolarità. E’ una delle cosa che dico sempre: i coach vanno bene quando uno sta imparando ed è alle prime armi, ma alla fine, a un livello alto, è il confronto amichevole con giocatori di livello più alto che ti permette di fare il salto di qualità”.

Max rivela che nel corso degli anni anche il leggendario Doyle Brunson ha investito su di lui:

“Alle World Series del 2006 ero stakato e sponsorizzato da Doyle, che poi ha continuato ad avere fiducia in me anche in qualche partita cash, dove peraltro ho sempre fatto positivo. Ancora oggi, ogni tanto, Todd si arrabbia con me per scherzo dicendo che ho vinto molto più per suo padre che per lui, nonostante lo staking con ‘Texas Dolly’ fu concentrato in un periodo davvero breve”

Prima di salutarci chiediamo a Max se la presenza allo stesso tavolo di Todd in questo 3.000$ Omaha8 WSOP non modifichi qualcosa del suo modo di giocare. Il riferimento è ovviamente all’evitare scontri tra amici, ma la risposta è negativa:

“Al tavolo non esistono amici, le mani si giocano senza guardare chi è nel colpo. Al limite il fatto che sia mio amico e che io conosca molto bene come gioca può aiutarmi a capire meglio le sue azioni, ma niente più”.

 

Guarda le quote di Max Pescatori in vegas2italy:

httpv://www.youtube.com/watch?v=Wfi4JOSCgco

 

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