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il 16 Ott 2014

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Se il poker online fosse truccato chi farebbe vincere il server?

Se il poker online fosse truccato chi farebbe vincere il server?

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Dopo quasi un decennio di rodaggio, ancora oggi sono tantissimi i giocatori che non si fidano delle poker room.

Ciononostante, molti di loro continuano a giocare con una certa costanza, andando talvolta a sfogare la propria frustrazione per i colpi sfortunati sui forum o sui social network.

I miti che orbitano attorno al poker online sono numerosi, ma il nemico da sconfiggere rimane sempre e solo uno: il server.

Da molti considerato come una entità a sé stante, che decide insindacabilmente chi vince o chi perde.

In realtà, la bontà degli algoritmi utilizzati dai software di distribuzione delle carte è una delle poche certezze che caratterizza il mondo del poker.

Ma proviamo per un momento a dare ragione ai più acerrimi detrattori e ad immaginare che il poker sia davvero “rigged”: i pro vincerebbero lo stesso?

Lo abbiamo chiesto a Gabriele Lepore, poker pro del team Sisal.

IPC: Il tempo passa ma l’annosa questione si ripropone puntualmente. Il poker online è truccato?

GL: Ovviamente si, non c’è alcun dubbio (ride). Scherzi a parte è curioso come a distanza di tanti anni, dopo aver visto salire alla ribalta centinaia di giocatori che hanno fatto del poker una professione, si sentano ancora certi discorsi. Ad ogni modo penso che il problema principale tra i sostenitori del poker rigged sia una profonda ignoranza in materia. Uno dei più grandi paradossi dei giocatori occasionali è che questi cercano di fare del poker una scienza esatta, pur ignorando completamente qualsiasi regola statistica che orbita attorno all’uscita delle carte. Insomma, sintetizzando si potrebbe dire che la statistica non è da intendersi come certezza di risultato, ma piuttosto come garanzia di arbitrarietà.

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IPC: Ipotizziamo invece che la schiera dei complottisti abbia ragione, e che l’andamento delle partite sia realmente influenzato da un Deus ex machina che premia alcuni player piuttosto che altri. I professionisti continuerebbero a vincere?

GL: Vuoi una risposta secca? Si. Innanzitutto, se la questione fosse così palese, basterebbe semplicemente evitare lo scontro con i player avvantaggiati e prender di mira gli altri. In un modo o nell’altro un giocatore di un certo livello riuscirebbe ugualmente a cavarsela. Oppure si potrebbe provare a rischiare il tutto per tutto nelle prime fasi del torneo in modo da diventare chip leader del tavolo. Ho letto da qualche parte che il chip leader vince quasi sempre contro un giocatore short, e infatti penso proprio che adotterò questa strategia nel prossimo High Roller…

IPC: Ammettiamo di nuovo che le poker room possano realmente condizionare lo svolgersi di un torneo. In che modo il server potrebbe influenzare le partite?

GL: Partendo dal presupposto che non sarei in grado di elaborare un algoritmo così sofisticato, penso che sia infinitamente più semplice programmarlo per distribuire le carte a caso. Influenzare una partita significherebbe prevedere una serie innumerevole di singoli eventi, una impresa che sarebbe titanica anche per gli stessi sviluppatori. Ma poi, supponiamo che un giocatore x, chiamiamolo Tizio, sia a tutti gli effetti il prescelto: che succede se folda la mano migliore?

IPC: Cosa consiglieresti ad un giocatore occasionale che pur essendo un grande appassionato del gioco non si fida delle poker room?

GL: Come dicevamo in precedenza, quelli che gridano al “Tutto truccato!” sono sempre e solo giocatori alle prime armi, e questo non è certo un caso. A questi giocatori consiglierei di evitare di concentrarsi sulle teorie complottistiche, e di spendere qualche ora in più a focalizzarsi sui propri leak. Lo studio della disciplina su cui si vuole investire il proprio bankroll è fondamentale.

IPC: Agli inizi della tua carriera hai mai pensato che il poker online fosse truccato?

GL: Beh si, quando ero agli inizi anche a me veniva da pensare che c’era qualcosa di strano… poi dopo qualche anno mi son reso conto che non vincevo semplicemente perché ero scarso. A questo proposito vorrei lanciare un appello: “Cari fautori del tutto truccato, se sul lungo periodo siete perdenti é solo per un unico e semplice motivo, siete scarsi!” Scaricare le colpe su qualcosa o qualcun’altro è un atteggiamento tipico della natura umana. Una volta si diceva “Piove, governo ladro!”, come se la colpa della pioggia fosse stata del governo. Cambiano i tempi, gli eventi e le modalità, ma la tendenza rimane la stessa. E così i giocatori meno bravi prima perdono e poi gridano: “Perdo, server truccato!”

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