Friday, Apr. 19, 2024

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il 21 Ott 2014

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La deontologia del giocatore di tornei: Eros Nastasi e la magica doppietta domenicale

La deontologia del giocatore di tornei: Eros Nastasi e la magica doppietta domenicale

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Fresco vincitore del Deep Sunday Master del circuito Active Games per 7965€ di prima moneta, Eros Nastasi domenica sera ha messo in riga i 381 concorrenti del “The Big” da 50€ su Pokerstars.it aggiudicandosi un’altro primo premio, stavolta da 3.222€. Una serata da incorniciare per il grinder siciliano, che ha messo in cassa più di 11.000€.

La “good run” di Eros Nastasi non può essere certamente paragonata ad altri exploit registrati quest’anno a livello mondiale – ad esempio quelli di Pablo Gordillo nell’online e di Daniel Colman nei tornei live – ma è comunque degna della massima attenzione.

Per chi fa il poker player di professione, le vittorie sono il coronamento di tanti sacrifici, di una spasmodica cura dello stile di gioco e di una maniacale ricerca del dettaglio. Uniche armi a disposizione per sconfiggere quel nemico comune a tutti i giocatori: la varianza.

Ma quale deve essere il giusto approccio per affrontare con successo gli MTT online presenti nel palinsesto delle room .it? Vediamo cosa ci ha risposto Eros Nastasi.

IPC: Eros, sebbene il lunedì sia uno dei giorni più detestati dagli italiani, per te la mattina di ieri ha avuto un sapore speciale. Che sensazione si prova a conquistare due tornei in una sola sessione?

EN: Beh, sicuramente vai a dormire molto più leggero e soddisfatto per iniziare a meglio il lunedì successivo (ride). Devo ammettere che è una sensazione bellissima vincere un torneo come il master, uno dei più importanti del palinsesto italiano. Ti da una soddisfazione personale e una carica non di poco conto. Se poi a questo aggiungi gli oltre 3.000€ del The Big di Pokerstars è stata davvero una domenica perfetta, sotto tutti i punti di vista.

IPC: I segreti del regular rimangono uno dei misteri più affascinanti per tutti i giocatori non professionisti. Tuttavia un corretto approccio al gioco potrebbe influire, e non poco, sui risultati. In che modo organizzi la tua giornata, specialmente nel fine settimana dove ci sono i montepremi garantiti più alti?

EN: La domenica per un grinder è un giorno fondamentale. Per noi che lo facciamo come lavoro , mancare è quasi un sacrilegio, considerando la consistenza dei garantiti rispetto agli altri giorni della settimana. L’approccio ai tornei, sia la domenica che negli altri giorni però è sempre lo stesso: concentrazione, voglia di migliorarsi e soprattutto voglia di vincere. Quella non bisogna smettere mai di averla! Solitamente inizio le mie sessioni domenicali alle 20.00, prendendo parte ai vari satelliti per i “major”. Ovviamente, anche qualora non arrivassi a vincerli, mi iscrivo pagando l’intero buy-in. In ogni caso i satelliti fanno parte della “schedule” domenicale, e sono fondamentali per ridimensionare lo “spending”. Per ogni giocatore è importantissimo mantenere alto il livello di concentrazione anche dopo tante ore di gioco. Bisogna considerare che mediamente la zona “premi” si raggiunge attorno alle 2.00, ed è proprio lì che si deve dare il massimo. Da quel momento i tornei iniziano ad avere un’altro sapore: essere determinati e non commettere errori è essenziale.

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IPC: Arriviamo alla vittoria nel Deep Sunday Master di domenica scorsa. Quali sono state le tue impressioni sul torneo?

EN: E’ stato un torneo che ha avuto dell’incredibile. Al tavolo finale sono partito in quarta posizione, anche se ho sempre avuto la sensazione che fosse alla mia portata. Ad ogni modo è durato tantissimo, perché nelle fasi iniziali gli short sono riusciti a raddoppiare riequilibrando il chipcount. Man mano che i blind salivano la situazione diventava sempre più avvincente così come il focus su ogni singola mano: non si sentiva volare una mosca! Una volta rimasti in nove ho provato a vincere ad ogni costo. Il tavolo era piuttosto equilibrato, lo stesso non si può dire del mio stack, che ha subito alcuni sbalzi da capogiro. Ma anche in questi casi, quando si perdono dei colpi importanti, la speranza non deve mai svanire. Nemmeno di fronte a bad beat come quella che mi è capitata a 7 left, in cui sono andato all-in preflop con KK contro oppo che mostrava J9 a picche. Il flop T68 “monotone” mi ha lasciato ben poche speranze – senza considerare che al river è riuscito a chiudere straight flush con la donna di picche – e sono sceso a 10 bui. Ho tenuto duro seguendo il detto “a chip and a chair”, e ho aspettato gli spot giusti per risalire la china, che fortunatamente sono arrivati quasi subito. Da quel momento la storia è cambiata radicalmente, e nel giro di due orbite mi son trovato a essere chip leader del tavolo. Il resto è stato pura accademia: ho giocato in base alle info raccolte sui miei avversari nelle mani precedenti, facendo valere il peso del mio stack, che arrivati all’Heads-up ammontava a circa 3.5 milioni contro le 700.000 chips dell’avversario. Il tutto mentre su Pokerstars mi trovavo impegnato nel tavolo finale del “The Big”…è stata dura, ma ce l’ho fatta!

IPC: Per il futuro hai già in programma qualche evento importante o resterai focused sul palinsesto online del punto it?

EN: Sicuramente la priorità resta l’online, anche se giovedì sarò in Slovenia per prender parte all’Ipt, mentre a novembre andrò a Malta in occasione del Freeroll da 100.000€ messo in palio dal mio sponsor. Infine raccoglierò le energie necessarie per affrontare al meglio l’Ept di Praga e chiudere l’anno nel migliore dei modi.

IPC: A proposito di poker online, Pokerstars ha appena aggiornato la struttura del Sunday Special, il torneo domenicale più ricco presente sulle room italiane. Molti regular hanno apprezzato i cambiamenti apportati, in particolare lo “slow down ” del day 2 in cui i livelli saranno di 20 minuti rispetto ai 15 della domenica. Che opinione hai a riguardo?

EN: Per quanto concerne la struttura non voglio affrettarmi a dare risposte. Vorrei studiarla per bene nelle prossime settimane prima di sbilanciarmi e trarre delle conclusioni. Il Sunday Special resta l’unico torneo in cui non sono riuscito ancora ad impormi, ma posso garantire che lavorerò sodo per portarlo a casa quanto prima!

 

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