Full Tilt avverte i giocatori: “Nessuna garanzia sul funzionamento di Holdem Manager e PokerTracker”

In casa Full Tilt Poker si sta pensando, nelle ultime ore, alla prevenzione in favore dei propri utenti, o quantomeno in favore di quelli che si siedono ai tavoli senza servirsi di aiuti estern.

Così, spulciando tra le ultime novità del regolamento interno della nota poker room americana, si legge chiaramente un punto a sfavore dei grinder che provano a sfruttare software e altri mezzi di sostegno durante le proprie sessioni, per ottenere il massimo numero di informazioni possibili sui propri avversari.

In particolare, il decimo punto del regolamento riguarda proprio quelli che vengono definiti con l’acronimo EPA, ovvero “External Player Assistance“: in questa categoria rientrano i software esterni al client di Full Tilt, i database (compresi quelli che non nascono sotto forma di software) e i servizi che forniscono dati sulle vincite dei giocatori.

I vertici di Full Tilt non intendono costringere i propri giocatori ad interrompere l’utilizzo dei suddetti software, ma sottolineano che non può essere garantita “la funzionalità, l’affidabilità e la sicurezza” di essi durante le sessioni ai tavoli della poker room.

Holdem Manager, Hiroku Script, PokerTracker, Hold’em Cockpit, PokerStrategy SideKick ed Equilab, ProPokerTool’s Odds Oracle, Holdem Indicator e Hold’em Profiler, oltre al noto database online HightakesDB: tutti mezzi di sostegno che non vengono proibiti, ma che potrebbero risultare non funzionanti una volta attivati sui tavoli di Full Tilt.

Di contro, viene ulteriormente ribadita la linea severa nei confronti dei bot e di altri software, presi in esame e giudicati proibiti su Full Tilt: tra questi (59 per la precisione) si annoverano Advanced Poker Calculator, CardAnalyzer, FrogBot, FullAutoHoldem, Gambot, Holdem Inspector, Holdem Pirate e ICM-Bot.