Thursday, Apr. 18, 2024

Strategia

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il 22 Mag 2015

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I quattro fattori che influenzano la realizzazione dell’equity nel Texas Hold’em

I quattro fattori che influenzano la realizzazione dell’equity nel Texas Hold’em

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Quando giochiamo a Texas Hold’em è importante sempre capire l’equity della nostra mano nei confronti del range avversario.

L’equity non è altro che la percentuale delle volte che la nostra mano vincerà allo showdown contro il range di mani avversario moltiplicata per il piatto.

In un all in preflop l’equity della nostra mano è quindi facilmente calcolabile. Dato un range avversario standard di un all in avversario in una partita cash game 6 max basterà mettere la nostra mano in un software come Pokerstove per vedere quante possibilità avremo di portare a casa il piatto e vincere i 200 bui investiti nel piatto.

KQs vs all in pre

KQsuited ha un equity del 32% contro il range avversario stimato

Semplice così capire che se abbiamo effettuato una fivebet di 37 bui saremo costretti a chiamare l’all in avversario.

Dovremo infatti investire 63 bui per vincerne 201,5 circa. 63 diviso 201,5 equivale al 31% e quindi saremo committati nel piatto.

Più complicato diventa però il discorso qualora nel preflop non si raggiungesse l’all in.

In questo caso la nostra equity cambierebbe mano a mano che scendono le carte sul board e affrontiamo le puntate dell’avversario. In pratica non abbiamo sempre la possibilità di arrivare allo showdown e quindi vincere il 31,4% dei piatti perchè troppo spesso il nostro avversario punterà e noi saremo costretti a foldare.

Immaginate un board come A 7 3: in questo caso alla continuation bet del nostro avversario dovremo quasi sempre foldare e non potremo mai vincere la mano. Anche qualora l’avversario avesse due jack e vinceremmo una volta su quattro.

Equity KQs vs JJ

KQs vince 1 volta su 4 contro JJ (su flop A73) ma difficilmente arriveremo allo showdown

Si parla quindi di realizzazione dell’equity per indicare il numero di volte che riusciremo ad arrivare al river con la nostra mano e quindi vedere completamente il board.

Tipicamente ci sono starting hand che realizzano molto bene la loro equity e altre che lo fanno meno.

Le coppie piccole hanno poca possibilità di realizzare la loro equity e lo stesso accade per gli assi deboli. Molte più possibilità hanno le broadways che, come spesso si sente dire, hanno una buona board equity, cioè giocano bene una volta che sono scese le carte del board.

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E’ chiaro quindi come quelle carte che non hanno showdown value (broadways, suited connectors) debbano realizzare la propria equity più volte possibili.

Ma cosa influenza la realizzazione dell’equity di una mano?

1. AGGRESSIVITA’

Logicamente se un avversario sarà molto aggressivo avremo poche possibilità di arrivare allo showdown gratis o investendo poco nel piatto. Per questo avremo bisogno di un buon punto per poter continuare la nostra mano. Alti valori di bet al flop e al turn del nostro avversario faranno diminuire la possibilità di realizzare l’equity della nostra mano

2. POSIZIONE

Come in ogni azione del Texas Hold’em la posizione è fondamentale. Essere fuori posizione ci porterà inevitabilmente a essere più passivi e quindi ad avere maggior difficoltà a contrastare le decisioni avversarie e realizzare la nostra equity. Un check back lungo una delle due strade prima del river fà sì che in posizione potremo realizzare l’equity della nostra mano quasi sempre. OOP invece mediamente realizzeremo la nostra equity un po’ più del 50% delle volte a seconda anche della nostra abilità nel gioco post flop.

3. EQUITY DEI RANGE

La condizione di partenza è sempre fondamentale nel poker. La forza del nostro range in confronto a quello avversario è quindi elemento da tenere in considerazione. Più abbiamo un range forte più volte avremo la possibilità di arrivare allo showdown e realizzare così la nostra equity.

4. PROFONDITA’ DEGLI STACK

Questo aspetto va considerata soprattutto nei tornei multitavolo poichè nelle partite di cash game ci troveremo quasi sempre in situazioni con 100 bui e quindi la profondità del nostro stack difficilmente influenzerà il numero di volte che arriveremo allo showdown.

Se invece il nostro avversario dopo una continuation bet si trova con solo una o due PSB (Pot size bet) dovremo giocarci buona parte del nostro stack per vedere lo showdown, diminuendo così la percentuale di volte in cui poter realizzare l’equity della nostra starting hand.

La realizzazione dell’equity ha svariati ultizzi nel cash game (e anche per alcuni aspetti nei tornei multitavolo). I principali sono la difesa dai bui e la risposta ai tentativi di steal e resteal dei nostri avversari.

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