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il 25 Ago 2015

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Gianpaolo Eramo sull’epic blind war Polk vs Antonius: “Impossibile giudicare senza conoscere histoy e flow!”

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Spuntata improvvisamente in un thread del forum Continuation Bet, quest’oggi abbiamo deciso di riproporvi un incredibile spot giocato all’Aussie Millions cash game nel febbraio del 2014.

Una mano pazzesca tra Doug Polk e Patrik Antonius, con “WCGRider” che piazza un enorme check/raise river, e il finnico che risponde da par suo callando con una scala diventata mero bluff catcher.

Andiamo a rivedere l’evoluzione di questa sanguinosa blind war:

mano polk antonius

 

Per avere un’analisi più ampia del colpo in questione abbiamo interrogato direttamente Gianpaolo “Zio_slim” Eramo, vero e proprio veterano del cash game live.

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“E’ troppo complicato giudicare una mano del genere senza conoscere l’history e il flow del game: l’essenza di certe partite si basa esclusivamente sull’andamento del tavolo ed è praticamente impossibile esprimere un parere sensato da esterni. Ci sono tante variabili che potrebbero aver spinto Polk a piazzare questo clamoroso bluff river e altrettante che hanno convinto Patrik a chiamare. Di certo, Doug ha dimostrato di avere attributi da vendere, ma inventarsela in blind war contro uno dei 5 giocatori più forti all-time a cash game live high stakes non penso sia stata una grande idea…”

Ad ogni modo, Eramo prova comunque ad entrare nel dettaglio tecnico della mano in questione:

“E’ un piatto limpato e dopo il check di Polk al flop Antonius betta pot. Questo è già un chiaro segnale di forza. Non ci sono grossi motivi per cui Patrik debba subito forzare la mano in questo modo. Quando betta quella size ha certamente una mano molte forte. Dal canto suo Polk ha 2 pair e non può passare. Al turn scende un 5 e Polk decide di bettare circa 1/3 pot, Antonius ‘se ne frega’ e rilancia ancora a 23.000$, il che continua a farci pensare abbia davvero un punto importante. Polk, però, decide di chiamare e a questo punto anche il suo range, agli occhi di Antonius, diventa molto più strong. In situazioni normali Polk ha molto spesso un 5 che potrebbe aver comodamente limpato da small.”

Arriviamo dunque al ‘no fear’ check/raise river di Polk:

“Polk checka e Antonius betta 90.000$ in un piatto da 73.000$, continuando a dimostrare enorme forza. Qui succede l’imprevedibile con Doug che opta per un rilancio a 302.000$! Dopo qualche minuto di riflessione Antonius opta per il call, che su questa action è di fatto un crying call. In situazioni ‘normali’, quella scala è sempre un easy fold. Perché, dunque, chiama? Chiama perché sa che Polk è un giocatore preparatissimo e può fare questo genere di mossa con un range più ampio:il range di check/raise di Polk non è polarizzato esclusivamente su poker, full o aria totale, ma ogni tanto anche mani come scala floppata o A-5. In secondo luogo Patrik potrebbe avergli preso qualche tell decisivo o qualche altra informazione su mani precedenti che noi non abbiamo. Polk, dal canto suo, ha giocato sui due blocker del full house, ma a mio avviso, non avendo il 5, la sua diventa una giocata davvero estrema visto che un full house 4-5, 5-7, Q-5 potrebbe comodamente averlo Patrik. Resta il fatto che come detto in precedenza tutto è dipeso dal flow della partita!”

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