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il 8 Feb 2016

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Primo cash game per Negreanu dopo due anni “Il poker deve puntare sulle varianti e sul gioco rapido”

Primo cash game per Negreanu dopo due anni “Il poker deve puntare sulle varianti e sul gioco rapido”

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Come sempre non passa molto tempo senza sentire il nome di Daniel Negreanu.

Dopo il classico bilancio di fine anno, per Dnegs è il momento di pensare ai programmi per l’anno nuovo, e, determinato come sempre, comincia con il piede giusto.

Dopo aver messo in preventivo di giocare almeno 200 ore di cash game live e di ottenere un profit di almeno $250.000, Daniel accetta con entusiasmo l’invito a prendere parte ad un tavolo mixed game high stakes all’Aria Casino, il suo primo cash a distanza di due anni fatta eccezione per qualche evento televisivo.

Al tavolo si giocano almeno 10 varianti di poker, ed il livello è $300/$600 ante $600 per un tavolo 7-handed. Kid Poker ha portato con sé mezzo milione di dollari scegliendo di entrare in gioco con $100.000 alla volta.

Al termine delle sei ore di gioco il canadese è uscito con un profitto di $134.100 (non male per non essere più in forma col cash game), ma sembra che di quella sessione la vittoria sia l’aspetto meno importante.

La prima cosa che ha colpito Negreanu è stata l‘innovazione nella scelta dei giochi: nella lista compaiono il PLO flip, variante 0-skill di Omaha dove si va direttamente allo showdown dopo aver puntato $10.000, e il Very Crazy Pineapple, una versione di NLHE con tre Hole Cards di cui una viene scartata al turn, ed altre varianti mai giocate da Dnegs.

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Un’altra particolarità di quel tavolo è che il tanking era totalmente inesistente: le persone che avevano ricevuto l’invito a partecipare erano state scelte anche perché esprimevano un gioco dinamico e non erano né nitty né lenti a prendere le loro decisioni.

Dopo aver raccontato un paio di mani interessanti e aver parlato di un oppo molto preparato che gli ha messo i bastoni tra le ruote, Daniel tira le somme su questa sua esperienza, suggerendo, esplicitamente o meno, degli spunti per il progresso del mondo del poker.

– Ci vuole nuova offerta di giochi nel mondo del poker. Man mano che il Texas Hold’Em va sempre più vicino ad essere risolto bisogna essere innovativi e sperimentare nuovi formati che siano divertenti e interessanti, è essenziale per la crescita del poker mondiale.

– Al tavolo non era stata invitata gente che non desse azione o giocatori lenti e riflessivi. I partecipanti addirittura hanno detto di non prendere parte ad altri tavoli perché gli avversari sono troppo lenti e non è divertente giocare 15 mani all’ora. Questo pensiero è in linea con l’attivismo di Negreanu che ha sempre mostrato simpatia verso lo shot clock.

– Il meccanismo per prendere parte ad un tavolo cash è cambiato totalmente rispetto ai tempi in cui Negreanu era un grinder attivo. All’epoca bastava avere i soldi per il buy in, mettersi in lista e giocare, mentre ora la maggioranza dei tavoli è su invito. A Daniel questo non sembra arrecare fastidio, in quanto permette ai giocatori di trovarsi seduti con giocatori a loro simili, sia come “ritmo di gioco” (come in questo caso), sia a livello di skill, se dei giocatori amatoriali non avessero voglia di affrontare dei professionisti.

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