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il 26 Mag 2016

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Daniel Negreanu: “Vincere al giorno d’oggi è molto più facile di un tempo…”

Daniel Negreanu: “Vincere al giorno d’oggi è molto più facile di un tempo…”

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Che Daniel Negreanu sia una delle voci più ascoltate del poker è un dato di fatto: ogni suo tweet, ogni suo post sul blog, ogni sua dichiarazione scatena discussioni enormi, complice anche la sua caratteristica di non avere alcun pelo sulla lingua.

Spesso KidPoker ama andare controcorrente e pensare nella maniera opposta alla massa, forse per provocazione o forse semplicemente per alimentare il dibattito.

Questa volta però Daniel ha superato sé stesso, scrivendo su Twitter cose che nessuno prima aveva esternato.

“L’idea che fare soldi con il poker oggi sia più difficile che ai ‘vecchi tempi’ non potrebbe essere più lontana dalla verità. È così tanto più facile ora!”

Pensando a quanto, solo in questi ultimi pochi anni, il field si sia duramente inasprito sembra assurdo dare ragione a Negreanu… Però se analizziamo le sue argomentazioni il filo conduttore è più che solido.

Tutto è nato da uno sfogo di Dnegs, che dice: “Mi fa male al cuore quando i giovani deridono i giocatori vecchia scuola che hanno capito il gioco senza l’utilizzo di alcun tool…” per poi proseguire spiegando che nutre un grande rispetto per le nuove leve del poker, ma che pochi di loro sarebbero sopravvissuti al poker professionale pre-internet.

In sintesi tutto quello che i giovani, per quanto brillanti, imparano su google, le vecchie glorie hanno dovuto impararlo sulla loro pelle con l’esperienza o scoprirlo studiando senza delle basi:

“Una volta la gente non sapeva precisamente quanto giocasse bene A-K contro Q-Q, ne avevano solo una vaga idea ma dovevano PENSARCI! Non è come adesso, che basta aprire un laptop per sapere le percentuali di A-A contro J-J…” 

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In definitiva il field sì, oggi è molto più duro di un tempo, ma solo grazie al lavoro dei vecchi pionieri del poker. Quando tutta la cultura da loro creata non c’era, bisognava inventarsela.

Pochi al giorno d’oggi secondo Negs ce la farebbero, forse Jason Mercier e Scott Seiver.

“Se prendessimo un Doyle Brunson a 40 anni e lo mettessimo contro un qualsiasi ragazzino di 25 senza internet, Texas Dolly lo distruggerebbe, come ancora fa con molti di loro!” 

Per finire Daniel ricorda che sa ciò di cui sta parlando, essendo uno della vecchia guardia che ancora oggi è sulla cresta dell’onda.

“Sono andato a Vegas soltanto con un sogno e una piccola possibilità di conseguirlo, e senza alcun tipo di supporto. Era un mondo completamente diverso.”

 

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