La storia del pokerista Bill Gates, dalle deludenti partite universitarie al 3-6$ Limit del Mirage

Lo sapevate che l’uomo più ricco del mondo è stato per anni un grande appassionato di poker?

Proprio così! Il 61enne americano Bill Gates, fondatore di Microsoft, fin da quando era giovane non ha mai nascosto il suo amore per le carte.

Il suo rapporto con il poker in particolare nacque ai tempi del college, proprio come ai giorni nostri capita con i ragazzini del’online!

Il giornale universitario ‘The Harvard Crimson’ riporta a riguardo la testimonianza di un ex compagno di studi di Gates, tale Greg Nelson.

Sentite cosa racconta: “Bill era bravissimo in matematica, eppure le sue capacità scientifiche non davano buoni frutti nel poker. Era noto per essere un giocatore aggressivo ma non molto bravo.

Di solito formavamo un tavolo da sei persone e all’inizio mettevamo 100$ a testa. Con il passare dei mesi però la posta aumentava. Ci giocavamo anche mani da oltre 1.000$. Bill spesso perdeva, tuttavia pagava sempre i suoi debiti“.

Fa sorridere ovviamente pensare a un Bill Gates indebitato, oggi che il suo patrimonio viene valutato circa 86 miliardi di dollari dalla rivista specializzata Forbes…

Se le storie universitarie sul Gates pokerista non vi sono bastate, vi riportiamo allora anche una recente testimonianza di Mori Eskandani, importante produttore americano e veterano del gioco.

Eskandani può vantare la produzione di popolari programmi sul poker, come Poker After Dark, High Stakes Poker e National Heads-up Championship. Ai tavoli statunitensi cominciò a fare esperienza nei lontani anni ’80 ancor prima di trasferirsi a Las Vegas.

Qualche giorno fa è intervenuto nel canale YouTube di Joe Ingram. In un’intervista durata quasi due ore, Eskandani ha snocciolato diversi aneddoti interessanti.

Quasi subito ha voluto raccontare la sua storia personale con Bill Gates: “Non dimenticherò mai di quando l’ho conosciuto a Las Vegas, per la precisione al Mirage. Lui era là perché era molto interessato al poker.

Si limitava a giocare il 3-6$ Limit anche se c’era una partita più ricca in corso. La gente provava a mandargli messaggi spiegandogli che c’erano partite più interessanti, ma nessuno capiva che quando vali 60 o 70 miliardi di dollari non c’è differenza tra un un 3-6 e un 3-6k. Gli piaceva il poker e basta.

Una sera stavo giocando una partita di HORSE a bui 150-300$. Lui ci ha visto giocare le varianti ed è rimasto dietro di me da mezzanotte fino alle sei del mattino seguendo quella partita! Si divertiva, era affascinato“.

Eskandani racconta infine una storiella molto banale che però gli è rimasta molto impressa: “Ad un certo punto durante la partita un giocatore ha lanciato un bicchiere verso un cestino, mancandolo. Bill si è alzato e si è preoccupato personalmente di cestinarlo. Non dimenticherò mai quel semplice e umile gesto“.