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il 15 Dic 2017

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Dal NL2 al NL200 in 10 mesi: l’incredibile scalata ai livelli cash game di Francesco Chillemi!

Dal NL2 al NL200 in 10 mesi: l’incredibile scalata ai livelli cash game di Francesco Chillemi!

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Dopo la storia di Massimiliano ‘MassiCicci8’ Amore, player capace di arrivare al NL100 in un anno partendo dal NL5, oggi vi facciamo conoscere la scalata ai livelli cash game di un ragazzo campano che ha superato l’aggrovigliato mondo dei microlimiti in tempi ancora più brevi.

Il giocatore in questione è Francesco ‘dekiller10’ Chillemi, 21enne di Napoli che partito dal NL2 ha raggiunto i tavoli del NL200 in soli 10 mesi!

Scopriamo insieme il percorso intrapreso da Francesco e tutti i dettagli di questa inarrestabile ascesa pokeristica.

M: Come hai conosciuto il Texas Hold’em? Perchè hai scelto il cash game?

F: Ho giocato per la prima volta a Texas Hold’em durante il primo anno di liceo. Passato un po’ di tempo da quell’evento del tutto casuale, sono iniziate le prime partite tra amici con cadenza settimanale; forse proprio grazie a queste si è svegliata la mia passione per il poker! Mi incuriosiscono molto i giochi di logica e di strategia: me la cavo discretamente bene a scacchi e a dama, quindi ha influito tanto anche questa mia attitudine. All’inizio ho giocato online alcuni sit’n go da 27 e 45 giocatori e qualche torneo dal buy-in micro; felice dei buoni risultati riscontrati ho pensato che il gioco potesse diventare una buona fonte di guadagno e ho caricato il mio primo bankroll di 100€ su PokerStars per giocare i sit. A quel punto, in vacanza, mi è stato proposto dal mio attuale coach e mentore Francesco ‘polpetta’ Lettieri un progetto di stacking e coaching per il cash game. Così è partito tutto, dal NL2!

M: Cosa ricordi di quel periodo? Quali sono state le prime cose che hai imparato dal tuo coach?

F: Pokeristicamente parlando, devo tutto al mio coach. Lui ha sempre visto in me quel qualcosa in più che mi ha permesso di imparare e giocare tanto; mi ha dedicato tantissimo tempo, ho studiato per infinite ore le sue lezioni e i miei risultati attuali dipendono sicuramente dalle sue attenzioni. Prima di questa esperienza nel cash game valevo zero! Lo stacking è durato circa 6-7 mesi: arrivato al NL50, ho deciso di aprire un altro conto, da gestire personalmente, e ho ripreso la scalata dal NL10 in maniera autonoma.

Il grafico del settembre di Francesco: 20mila mani giocate tra il NL100 e il NL200 per circa 3300bb di profit totale! (clicca l’immagine per ingrandire)

M: Pensi che la scelta di partire dal NL2 abbia influito sui tuoi risultati? Tutto ciò ti ha dato dei vantaggi su quei player partiti da livelli più alti per “ridurre” i tempi?

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F: Io credo che l’ideale per fare bene a livello professionistico in una disciplina inizialmente sconosciuta sia partire dal limite più basso. In questo modo si evita il rischio di dover tornare ai livelli precedenti per colmare tutte quelle lacune tecniche trascurate. Sono contento al 100% del mio percorso pokeristico e credo che anche il ritorno al NL10 sia stato benefico sotto tutti i punti di vista: fare level down non deve essere motivo di vergogna o di insoddisfazione; tutti i giocatori che hanno volutamente scansato la gavetta prima o poi dovranno analizzare il proprio gioco dalle origini. Per questo motivo so di non aver perso tempo, anzi. Ho superato di gran lunga le mie aspettative prima di quanto pensassi!

M: Quali livelli grindi attualmente? Quanto tempo dedichi al poker ogni giorno?

F: Oggi gioco il NL100 e il NL200, in qualche rara occasione mi siedo anche ai tavoli del NL400. Dedico al poker buona parte della mia giornata, circa 8-10 ore per un totale di 3-4 sessioni quotidiane, in base al traffico. In passato ho gestito fino a 12 tavoli in contemporanea, soprattutto per un discorso di rake back; adesso preferisco di gran lunga la qualità alla quantità, quindi non supero quota 7 tavoli.

M: Qual è stato il segreto dei tuoi risultati? Qual è il tuo vero punto di forza?

F: Credo che la mia passione per il gioco e la mia grande voglia di fare siano state fondamentali: tutto ciò non si acquisisce con lo studio ma si tratta di proprietà intrinseche, devi averle già di tuo fin dall’inizio! Ad ogni modo, penso che non esistano limiti massimi di miglioramento nel poker; c’è sempre qualcosa di nuova da imparare! Ad esempio, mi piacerebbe approfondire ancor di più l’aspetto mentale del gioco, posso ancora fare passi da gigante sotto il punto di vista del mindset.

 

 

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