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il 24 Giu 2018

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Da dove hanno origine i soprannomi più famosi del poker?

Da dove hanno origine i soprannomi più famosi del poker?

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Tanti giocatori di poker sono diventati famosi insieme ai loro soprannomi, negli States e non solo.

Ma da dove derivano questi soprannomi? Quelli di PokerNews hanno provato a indagare durante le WSOP sul tema, interpellando dei personaggi noti a tutti gli appassionati del giochino.

Faraz Jaka per esempio racconta come mai proprio ‘the Toilet’ è il suo soprannome storico: “Quando iniziai a giocare al college mi spiegarono solo le regole. Nessuno mi insegnò strategie o altro. Quindi tutte le carte suited mi sembravano buone, le giocavo, chiudevo sempre colore e venivo pagato. The toilet flushed again, dicevano i miei compagni imprecando.

Quando ho iniziato a giocare online ho dovuto scegliere un nickname. Non pensavo che sarei finito a giocare seriamente e professionalmente. Tutti mi chiamavano ‘the toilet’ e allora ho usato quel nick. Ho caricato 300 dollari e qualche mese dopo ero seduto ai tavoli high stakes. La gente lo trovava esilarante e le battute si sprecavano“.

Mike Matusow spiega da chi ha avuto l’idea per il proprio nick: “Todd Brunson mi ha chiamato ‘Loud Mouth Mike‘ perché la mia voce è molto forte. Poi ho deciso di modificare il soprannome in ‘Mike The Mouth‘.

Parlavo molto ai tavoli. Mi hanno conosciuto tutti con quel nick tra il 1999 e il 2007. Era divertente. Adesso non faccio trash talking con nessuno che non conosco“.

La storia di Daniel Negreanu è abbastanza semplice: “Kid era il mio soprannome a Toronto. Ero l’unico giovane a giocare, tutti gli altri erano 40enni. Non sapevano nemmeno quale fosse il mio vero nome. Tutti mi chiamavano così. Poi mi sono fatto perfino un indirizzo email con il nick Kidpoker e da lì mi è rimasto per sempre“.

Un pochino più complicato è l’aneddoto di Allen ‘Chainsaw’ Kessler: “Nel 2007 al Foxwoods avevano uno show chiamato Poker Road con Gavin Smith, Ali Nejad, Joe Sebok. Lì mi sono piazzato sesto al WPT. Ho mostrato qualche bluff e hanno cominciato a fare battute. Giocavano a un gioco chiamato Chainsaw Update e lo usavano come effetto sonoro.

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Dopo un anno ho scoperto che c’era un altro giocatore in California che aveva lo stesso soprannome. Si trattava di Steve Dempsey. Prima del 2007 se cercavi su google ‘chainsaw poker’ ti appariva il suo nome. Ma adesso compare solo il mio“.

 

 

Questi sono alcuni esempi di soprannomi storici nati un po’ per caso. Famosissimo per esempio è anche quello di Doyle Brunson, che è stato storpiato da Texas Doyle a Texas Dolly da un commentatore non molto attento… Quel commentatore era Jimmy Snyder e involontariamente ha inventato un nick che sarebbe diventato celebre in tutto il mondo.

C’è poi il professore Howard Lederer, il capelluto Chris ‘Jesus’ Ferguson che assomiglia molto a Gesù… E ancora Phil ‘The Poker Brat’ Hellmuth che non ha bisogno di presentazioni o ‘the grinder’ Michael Mizrachi (restando in tema WSOP)…

Anche in Italia i soprannomi non mancano. Tutti conoscono il pirata Max Pescatori, il fabbro Alessio Isaia e il genio delle tartarughe Sergio Castelluccio. Insomma, per essere un grande player un nickname è quasi obbligatorio!

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