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il 6 Mar 2019

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Storia delle scale nel poker

Storia delle scale nel poker

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Meglio di tris, peggio di colore: il valore della scala nel Texas Hold’em può cambiare a seconda della variante che si sta giocando. Ad esempio nello ‘Short Deck Poker’ (analogo live del 6+ Holdem in arrivo su PokerStars) viene battuta dal tris, ma c’è stato un tempo in cui la progressione di carte neanche era considerata tra i punti del poker.

Una storia travagliata, quella delle scale nella tabella dei punteggi del poker, come ha chiarito un interessante excursus del blog internazionale di PokerStars.

 

Scale non contemplate

Ai suoi albori, verso i primi dell’800, il poker era giocato con un mazzo da 20 carte. Solamente in un secondo momento il numero di carte si ampliò fino ad arrivare alle 52 del mazzo pieno.

Nel primo libro che incluse il poker tra i giochi – l’edizione americana del 1845 di Hoyle’s Games – il punteggio del gioco è il seguente: coppia -> doppia coppia -> tris -> colore -> full -> poker.

Come si vede dal punteggio mancano le scale, che non sono contemplate in quanto punto neanche per scale colore o reali. Perchè le cose cambino bisognerà aspettare quasi 20 anni.

 

Tris batte scala

Nel 1864 infatti esce il libro American Hoyle con la seguente lista di valori delle carte: Coppia -> Doppia Coppia -> Scala, sequenza o rotazione -> Triplette -> Colore -> Full -> Quattro con lo stesso nome (in originale: One Pair – Two Pairs – Straight, Sequence, or Rotation – Triplets – A Flush – Full Hand – Four of the same denomination).

Come salta subito all’occhio, la scala viene battuta dai tris. Ma a dirla tutta in questo periodo nella maggior parte delle partite la scala non viene conteggiata.

Nella edizione del 1864 del già citato Hoyle’s Games, infatti si specifica: “nel gioco le scale non sono considerate, nonostante in alcuni luoghi vengano giocate. Se sono ammesse deve essere dichiarato all’inizio della partita”

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Scala batte tris

Sui rapporti di forza tra scala e tris nel poker si aprì un dibattito tra giocatori che durò anni. Il dato certo è che nel 1875 la scala era giustamente diventato un punto più forte del tris.

In quell’anno infatti un lettore del New York Tribune inviò una lettera al quotidiano in cui sosteneva con fallace matematica che i tris avrebbero dovuto battere le scale, diversamente dalla abitudine che si era consolidata.

 

Scale colore e scale reali

La prima testimonianza delle scale colore si ha invece nella edizione del 1864 di Hoyle’s Games, e in una successiva revisione una nota a margine chiariva che si era aperto un dibattito tra giocatori sui rapporti di forza con il poker, come già successo tra scale e tris.

Nella edizione del 1874 di American Hoyle la scala colore viene descritta nel dettaglio, anche se con il nome di scala reale.

Per una tabella dei valori propriamente detta, in cui figurano anche le scale colore, bisognerà però aspettare fino al 1911.

 

Chiudiamo con una nota a margine: una situazione simile sembra oggi verificarsi nel 6+ Holdem, in cui al momento i tris battono le scale. Ma questa nuova eccitante variante presenta altre criticità: ad esempio secondo voi è giusto che la coppia batta carta alta anche se con il mazzo corto è statisticamente più probabile?

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