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il 9 Feb 2011

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Il poker arriva in Parlamento : la Lega presenta un’interpellanza parlamentare

Il poker arriva in Parlamento : la Lega presenta un’interpellanza parlamentare

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È di oggi la notizia che alcuni deputati della Lega hanno presentato un’interpellanza parlamentare per sollecitare il governo e nello specifico il Ministero dell’Economia e delle Finanze a pubblicare il regolamento previsto dalla Legge Comunitaria.

È ormai risaputo che ci sono alcune regioni in cui si gioca a poker in assoluta normalità e nell’incuranza totale del blocco imposto dalle questure ed altre dove il poker nei circoli è severamente punito.

Questo sta portando al caos generale, specie perché alcune sentenze dei tribunali amministrativi regionali hanno accolto i ricorsi dei circoli creando così precedenti, che potrebbero pesare non poco sull’azione delle questure. Nei giorni scorsi il TAR di puglia nell’accogliere il ricorso presentato dal  River Club di Campomarino in provincia di Taranto, ha riconosciuto un vuoto amministrativo nella legge italiana in materia di Poker Live.

Questa sentenza ha portato alla riapertura di numerosi circoli in Puglia. Che alla Lega stia a cuore il destino del Poker Live in Italia? visto il peso politico del “carroccio” nell’attuale maggioranza ce lo auguriamo tutti.  I deputati leghisti Bragantini, Fugatti, Forcolin e Comaroli hanno così motivato la loro interrogazione :

“La legge 7 luglio 2009, n. 88 (nota come Legge Comunitaria 2008),  all’interno delle disposizioni riguardanti l’esercizio e la raccolta dei giochi a distanza, stabilisce, al comma 27 dell’articolo 24, che con regolamento del Ministro dell’Economia e delle Finanze, da adottarsi di concerto con il Ministro dell’Interno, vengono disciplinati i tornei non a distanza di poker sportivo.

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Tale regolamento non è stato ad oggi adottato e il 13 gennaio 2011, il Tar della Puglia ha bloccato l’ordinanza di sospensione dell’attività emessa dalla questura di Lecce nei confronti di un club locale, affermando che è proprio l’assenza di tale regolamento che consente l’organizzazione dei tornei di poker sportivo, a condizione che siano rispettate le direttive espresse dal Consiglio di Stato con il parere n. 3237 del 2008”.

A quanto pare dunque dopo la sentenza del TAR di Puglia, garantisce una copertura legislativa ai circoli della regione, sino a quando lo stato italiano non adotterà uno regolamento specifico, a patto che vengano rispettate le limitazioni suggerite dal Consiglio di Stato che ricordiamo stabilisce che:È gioco d’azzardo quello nel quale ricorre il fine di lucro, e la vincita o la perdita è interamente, o quasi interamente aleatoria e afferma che il gioco del poker sportivo non è considerato gioco d’azzardo, a condizione che la quota di iscrizione non superi i 30 euro, che non vengano distribuiti premi in denaro, che il giocatore non possa rientrare dopo aver esaurito la dotazione iniziale di fiches e che l’organizzatore del torneo non svolga nella medesima serata e nella stessa località più di un torneo”.

Ora non ci resta che aspettare e sperare che quet’appello non rimanga un faro nella notte buia della burocrazia nostrana.

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