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il 5 Ago 2012

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I consigli di Mike Caro – Come leggere una mano solo dagli occhi dell’avversario

I consigli di Mike Caro – Come leggere una mano solo dagli occhi dell’avversario

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Mike Caro è da sempre considerato uno dei massimi esperti in fatto di “Tell” ai tavoli da gioco. Non a caso il suo libro “Poker Tells” è stato uno dei più venduti e fonte di ispirazione per moltissimi giocatori del live. Posto che ovviamente, i tempi sono parecchio cambiati da allora, rimane sempre interessante seguire i suoi ragionamenti nell’analizzare alcuni tipici comportamenti al tavolo da poker.

Una delle cose che più è da tenere sott’occhio (è proprio il caso di dirlo) mentre si è al tavolo, è certamente l’importanza dello sguardo. Il significato di alcune azioni, infatti, è probabilmente riconducibile al reale valore della mano che ha in mano il nostro avversario. Vediamo come ha spiegato Mike Caro (nelle pagine di PokerPlayerNewsPaper), come affrontare al meglio alcune situazioni, tenendo monitorato lo “sguardo” dell’avversario.

 

Lo sapevate che si possono vincere molti soldi anche semplicemente individuando la direzione dello sguardo del nostro avversario? Sta guardando noi? Sta guardando lontano da noi? Sta guardando il flop o le sue carte? Partiamo dall’inizio.

Domanda uno : Ok, ci si innervosisce sempre quando un’avversario ci sta fissando. Ma dovrei essere preoccupato?

Di solito No. Ogni avversario che palesemente ci sta fissando, vuole ovviamente che tu lo sappia. Il che è solo prova di debolezza. Solitamente quindi, stanno cercando di renderci più difficile il puntare o chiamare.

Certo ci sono delle eccezioni. A volte un avversario potrebbe utilizzare uno sguardo penetrante con una buona mano proprio per indurci a chiamare, ma non è un comportamento tipico. E quando comunque individuiamo un tipo di avversario del genere, sai che lo potrebbe fare anche in futuro, quindi basterà inserirlo a mente in una speciale categoria e approfittare di questa nostra conoscenza anche in seguito.

Ma ripeto, non è questa la norma. Quando un giocatore ci fissa costantemente, dovremmo cominciare a pensare che in mano potrebbe avere, nella migliore delle ipotesi, delle mani medie. Loro non vogliano che noi puntiamo e fingono di essere estremamente fiduciosi. Stessa cosa per lo sguardo verso il basso. Quando siete in una di queste situazioni, è di solito utile puntare con mani mediamente forti per valore, le stesse mani con cui altrimenti fareste check.

Domanda due : E con quegli avversari che si rifiutano di guardare verso di noi?

Probabilmente hanno paura di essere “letti” in qualche modo, o sono semplicemente a disagio. Raramente hanno mani molto forti. Sono preoccupati esattamente come quei giocatori che ci fissano sempre. Spesso potrebbero avere un breve contatto con i nostri occhi, ma solo per qualche secondo.

Quando si osserva questa mancanza di volontà nel guardarsi “Occhi negli Occhi”, il nostro avversario è probabilmente vulnerabile. Si dovrebbe puntare anche con mani borderline o, se quel giocatore ha già puntato, pensare di rilanciare anche con mani mediamente forti.

Domanda tre : Allora i giocatori che si guardano in giro vuol dire che sono a disagio, che non sono una minaccia e posso puntare io?

No, non ho detto questo. Ho detto che chi si rifiuta costantemente di incrociare e sostenere il nostro sguardo è probabilmente a disagio. Ciò significa, di solito, che non hanno mani particolarmente forti. Ma questo è diverso dai giocatori che stanno volontariamente tenendo lo sguardo lontano da noi.

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Nel primo caso hanno paura del contatto degli occhi perchè non vogliono lasciare trasparire che hanno una mano debole. Nel secondo caso non sono confusi su cosa fare, e non ci evitano per debolezza. Stanno facendo qualcosa di molto più profondo.

Stanno imbastendo uno spettacolo solo per noi. Stanno guardando lontano da noi e lontano dall’azione. Questo è quasi sempre fatto quando stanno aspettando che facciamo noi l’azione, prima di agire a loro volta.

Questo significa una sola cosa, stanno cercando di apparire disinteressati al piatto rendendo più facile per noi puntare. E c’è una sola ragione per cui stanno facendo questo, per farci credere che la nostra puntata sembri “sicura”. Diventa necessario quindi chiedersi “Come mai stanno facendo questo?”.

Voglio dire, come mai i nostri avversari vogliono farci sembrare sicura la nostra eventuale puntata?  Forse proprio perchè non gli importa se puntiamo o no? Lo fa perchè ha già intenzione di abbandonare il piatto visto che le sue carte sono inutili nella mano? Si, potrebbe essere. Ma in tal caso non avrebbe avuto bisogno di fare fatica per inventarsi un teatrino elaborato e progettato per mostrare una mancanza di interesse.

Ecco una cosa veramente strana. Molti avversari che hanno intenzione di abbandonare una mano senza speranza, mettono su un teatrino. Ma non è il teatrino che ci si aspetta. Loro guardano verso di te, spesso con fare minaccioso, stanno fingendo estremo interesse. Che è progettato proprio per indicare l’opposto della vera debolezza delle loro carte.

Ma tornando a noi, con giocatori che volontariamente tengono lo sguardo lontano da noi, meglio non puntare con mani medie che non siamo disposti a giocare ad un loro probabile rilancio.

Domanda quattro : Cosa succede se il nostro avversario si fissa con lo sguardo su qualcosa di specifico?

Ci sono alcuni suggerimenti a riguardo.  Se il giocatore si sofferma troppo a guardare le proprie carte o le proprie chips, è probabile che la sua mano sia debole o peggio. Si tratta di un atto concepito per far credere che la loro mano sia interessante. Non cascateci.

Questa caratteristica è particolarmente vera nel preflop dell’Hold’em e nella carta finale dello Stud. Se vedete giocatori che riguardano in quei momenti le proprie carte, non preoccupatevi. Se le carte fossero molto buone o significative, le avrebbero certamente riconosciute subito smettendo presto di guardarle per spostare lo sguardo “lontano” e apparire disinteressati. Questo è uno dei Tell più importanti nel poker e fate attenzione quando lo vedete perchè avranno probabilmente mani molto forti.

La regola dei “due secondi” ci dice che a Stud, per esempio, se un giocatore fissa la sua ultima carta per più di due secondi probabilmente non lo ha aiutato. Se invece si gira istantaneamente indietro e guarda da un’altra parte, avremo bisogno di una mano molto forte per poterlo chiamare. Si potrebbero fare considerazioni simili anche per il Flop del Hold’em. Se si continuano a guardare le carte del flop, significa debolezza.  Se le guardano velocemente e poi danno un’occhiata alle loro chips per poi guardare rapidamente altrove, allora significa molta forza.

 

Tutti consigli molto utili quelli del buon Mike Caro. Va detto però, che sempre più player dei circuiti live ormai hanno assimilato a memoria queste sue considerazioni, e ne hanno ovviamente preso immediatamente le contromisure. Per cui sono molti i “fake tell” che possiamo vedere ai tavoli. In sostanza se il player che abbiamo davanti è inesperto, può essere valido seguire i consigli di Mike. In altri casi la regola è sempre quella di stare attenti. Non fidatevi troppo di un giocatore di poker!

 

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