Wednesday, Apr. 24, 2024

Strategia

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il 28 Lug 2010

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Contare gli Outs: Parziali, Progetti backdoor e Redraw

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Quando giochiamo un colpo, molto spesso saremo indietro nella mano, ma le carte che usciranno al turn o al river potrebbero ribaltare la situazione a nostro favore. Ogni qualvolta il punto che abbiamo dovrà migliorare, il nostro compito è quello di contare in maniera accurata i nostri outs, ossia le carte che potrebbero aiutarci a potenziare la nostra mano per risultare vincenti allo showdown.

Per spiegare in maniera accurata il reale valore degli outs, li divideremo in out parziali, progetti backdoor e redraw

Gli out parziali sono le carte che miglioreranno la nostra mano ma non ci daranno il nuts. Solamente una percentuale di volte ci assicureranno una mano migliore.
Se sul board è presente un progetto di colore e noi stiamo cercando un asso o un re per migliorare la nostra situazione, dovremo eliminare dal conteggio le carte del seme che potrebbero far chiudere un ipotetico draw al nostro avversario. Diviene obbligatorio annullare due out per evitare di valutare esageratamente la nostra mano e risparmiare così una puntata sbagliata.

Un’altro modo di valutare gli out parziali è quello di attribuirgli metà valore. Ad esempio, se siete sicuri che il vostro avversario abbia coppia di dame oppure re sul flop con Q carta alta e voi avete in mano AK, dovrete considerare ognuno dei tre assi come mezzo out, in quanto solamente il 50% delle volte vi farà vincere il colpo. Nel caso il nostro avversario abbia legato set di dame saremo parecchio dietro; con coppia di re avremo una maggiore percentuale per ribaltare il colpo. Con un out e mezzo dovremo avere almeno odds di 30 a 1 per chiamare. Anche in questo caso sopravvalutare la mano potrebbe essere deleterio.

Evitiamo comunque di compiere l’errore opposto, ossia di svalutare troppo i nostri out. Non sottovalutiamo troppo le nostre probabilità di vittoria ed evitiamo di foldare in maniera esagerata.

Il progetto backdoor è concettualmente più rischioso in quanto per vedere realizzato il nostro punto abbiamo bisogno di essere aiutati al turn e al river. Agli occhi degli altri sembrerete dei pazzi, ma se seguirete l’approccio logico di gioco affidabile e analitico, le loro parole si dissolveranno al vento.
Il reale valore deriva dal possibile realizzo di un ulteriore progetto. Se al flop avete legato la bottom pair con A kicker dello stesso seme e vi si presenta la possibilità di legare un progetto colore backdoor nuts, il valore globale dei nostri outs aumenta; individualmente non abbiamo una mano fortissima, ma al turn abbiamo ben quindici carte che migliorerebbero la nostra situazione in maniera significativa (le dieci carte del seme, tre A e due 4).

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Facendo un preventivo ragionevole del valore aggiunto alla nostra mano da un progetto, possiamo stimare il backdoor come 1,5 outs (la stessa stima approssimativa viene fatta per il progetto di scala) . Che aggiunti ai tre A e ai due 4 ci danno sei outs e mezzo.
Il call al flop è motivato da due ulteriori situazioni; se non veniamo aiutati al turn potremo fare facilmente fold; inoltre se completiamo il colore, spesso il nostro avversario ci regalerà una puntata extra al river, in quanto difficilmente sospetterà un progetto legato su un flop rainbow.

Il redraw è invece la possibilità che il nostro avversario ci superi al river, dopo che il turn ha migliorato la nostra mano. Calcolare la possibilità di essere esposto a nuovi progetti ci farà giocare in maniera prudente quelle mani che sono soggette ai redraw. Quindi attenzione ai flop che nascondono dei progetti più forti dei nostri e a quelle carte che potrebbero farci comunque perdere nonostante migliorino la nostra mano.

Oltre modo quando stiamo pensando di realizzare un progetto, cerchiamo sempre di essere nel testa a testa; se è presente più di un avversario facciamo attenzione alla nostra posizione relativa. Proseguire la mano quando siamo certi che il nostro call concluda l’azione è ben diverso rispetto a quando ci sono dei giocatori ancora attivi a parlare.
Questi ultimi potrebbero a loro volta rilanciare e sminuire il nostro progetto, soprattutto se debole. Un eventuale rilancio successivo deve essere un motivo abbastanza valido per farci foldare eventuali carte deboli, ma non dovrebbe dissuaderci dal chiamare qualora avessimo progetti molto forti.

Valutare bene gli outs ed i progetti è fondamentale. L’importanza di capire quando non è profittevole chiamare alla lunga progetti deboli mette in risalto la nostra abilità e non sminuisce la puntata che diviene una semplice scommessa scriteriata. Viceversa, avere un idea di come giocare progetti forti può farci vincere più colpi del dovuto.

Ricordatevi di usare la testa e le nozioni sopra scritte, per aggiungere informazioni importanti da immagazzinare nel vostro arsenale; naturalmente per diventare dei giocatori ancora più completi.

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