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il 27 Set 2016

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Le tre skill di base per battere il No Limit Hold’Em cash game secondo Ed Miller

Le tre skill di base per battere il No Limit Hold’Em cash game secondo Ed Miller

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Cosa serve per essere un giocatore vincente nel cash game dal vivo?

Ce lo spiega direttamente il pro e coach americano Ed Miller, autore del libro ‘The Course: Serious Hold’Em Strategy For Smart Players’.

Vi abbiamo già riportato un articolo del testo di Miller che parlava del gioco preflop. Facciamo oggi un discorso ancora più generale.

Partiamo da una buona notizia che ci dà lo stesso Miller: “Penso che quasi tutti possano imparare a vincere nelle partite live di no limit hold’em.

Per prima cosa bisogna acquisire le skill di base, quelle più semplici. Poi si può passare alle skill successive, costruite sulle prime.

E così via. Dopo aver imparato alcune skill, si possono battere le partite più facili nel cash game 1$-2$ live.

Per migliorare bisogna impossessarsi di skill più difficili ma il processo di apprendimento è piuttosto lineare, una skill dopo l’altra.

Il concetto non è più valido se si vuole competere nel poker ad altissimi livelli. Lì la faccenda si fa complessa, contro-intuitiva, non lineare. Ma il livello di poker giocato in giro per il mondo nelle sale da poker non è così ostico“.

Eccole dunque le tre skill di base del giocatore vincente nel cash live; secondo Miller bastano queste tre cose per battere il livello più basso del cash game live, ovvero l’1$-2$.

 

Skill #1 – Gioca una strategia semplice preflop

Senza dubbio, i problemi della maggior parte dei giocatori iniziano preflop. Il giocatore live entra in troppe mani tipicamente. Se giochi troppe mani, per definizione tutte le mani di troppo sono mani scarse.

Dopo il flop ci sono tre modi per giocare le mani scarse: poi foldarle, continuare a giocare comunque o provare a bluffare. Nessuna di queste opzioni però risolve il problema. Cercano solo di nasconderlo.

Il primo step per vincere all’1-2$ è giocare tight preflop. La tua strategia deve prevedere soprattutto coppie servite, carte alte suited e suited connectors.

Inoltre, devi rilanciare spesso preflop. Consiglio di non limpare dalle posizioni che non sono i bui. Limpare non è per forza sbagliato ma di solito è preferibile un raise.

Consiglio inoltre di controrilanciare spesso preflop. Quando gioco a no-limit, di solito sono il giocatore più tight al tavolo e sono anche quello che 3-betta più frequentemente. Questa strategia del reraise dà il via al processo punitivo nei confronti degli avversari che giocano troppe mani.

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Infine, raccomando di imparare una strategia e di attenersi ad essa. Un tempo giocavo in maniera fluida preflop adattandomi alle condizioni di gioco.

Non raccomando più quella filosofia, almeno non nel preflop. Anche in questo caso non è per forza sbagliato adottare una strategia più flessibile, ma credo che non dia abbastanza vantaggi.

Insomma, se volete battere l’1-2 e poi magari anche i livelli superiori, dovete cominciare giocando in maniera semplice, tight e tattica preflop.

 

Skill #2 – Non pagare la gente

Questa skill è semplice ma potente. È basata su un’idea strategica che si applica su tutti i tavoli di no-limit hold’em. Quando la gente fa puntate grosse e rilancia al turn o river, non sta bluffando.

Ovviamente non è vero che non bluffano mai.  Non bluffano però così spesso da rendere profittevole un call. Quindi, se qualcuno fa una grossa puntata o un raise, devi fargli la mano che sta rappresentando. Questo significa di solito che devi foldare.

Se devi foldare, devi foldare. Ogni volta. Questa è la parte più dura. È facile convincersi a chiamare. Hai paura di essere outplayato. Magari hai floppato una bella mano e fai fatica ad andartene. Forse non hai chiaro quello che l’avversario sta rappresentando e sei confuso o curioso.

Non mi interessa. Folda. Dopo aver adottato una solida strategia preflop, imparare a foldare in queste situazioni è una skill critica per battere le partite 1-2$.

 

Skill #3 – Valuta il valore della tua mano

Tutti capiscono quando hanno floppato top pair o no. È più difficile capire quanto valga la tua top pair. Questa risposta dipende dalla forza del kicker, dal board, dal numero di avversari e dalle loro tendenze.

Un errore comune che i giocatori all’1-2$ fanno è di farsi guidare dalla loro paura di essere outplayati. Quando floppano top pair, pensano ai modi di mandare via gli avversari per difendere il proprio punto.

Questo è esattamente l’approccio sbagliato. Se una mano finisce prima dello showdown, è irrilevante avere top pair. Potresti anche avere due blank cards. È importante aver floppato top pair solo se si arriva allo showdown dove puoi mostrare le tue belle carte.

Il tuo scopo quando floppi top pair o qualche altra mano di valore è capire come arrivare allo showdown massimizzando.

Questa skill non è facile come le prime due. Può essere complicato dare un valore alle tue mani buone. Inoltre il valore può cambiare con turn e river. Ma padroneggia questa skill e avrai tutto per battere l’1-2$.

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