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il 9 Nov 2009

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TonyG di nuovo a Las Vegas – Seconda Parte

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Giovedì mattina, dopo un po’ meno di quattro ore di sonno, maxi colazione alle 9 del mattino al Buffet del Bellagio. Alle 10 sono di nuovo nel privè, con una gran voglia di riscatto. Invece incappo in un’altra seduta negativa. Prendo 14 colpi vinti, 29 persi e sono sotto di altri 4K in neanche un’oretta. Mi alzo. Quanto mi scoccia..sono molto contrariato. Mi secca iniziare così. Trasferta forse già bruciata. Andare sotto di 9K in neanche 24 ore significa avere davanti un lungo periodo in cui bisognerà pedalare in salita.

Prima decisione, allontanarmi quanto prima dai tavoli. Devo resettare la mente, allontanare i brutti pensieri. Evitare ogni voglia di recuperare subito e velocemente. Lo so dov’è il posto giusto, per ripulire il cervello: l’Oxygen Bar al Venetian. Esco fuori, il clima è meraviglioso. Saranno 26-28 gradi. Al sole si sta una magnificenza. Decido di andare a piedi al Venetian. Su al primo piano, tra le calli veneziane, prima di arrivare in Piazza San Marco, sulla sinistra c’e’ l’Oxygen Bar.

venetian las vegas

Due ragazze giovani, carine e prosperose ti aiutano e ti forniscono di questi inalatori attraverso i quali l’ossigeno, che e’ allo stato liquido in

alcuni contenitori a vista, arriva nelle tue narici. Nel frattempo una delle due ragazze ti fa un massaggio alla schiena con un apparecchio che vibra, poi uno alla testa con un altro apparecchio e poi ancora ti applica sulla schiena degli elettrodi che vibrano in varie modalità e con intensità regolabile. Dopo tutto ciò, mi sento rigenerato (al modico prezzo di 25 dollari), i brutti pensieri generati dalla doppia battuta d’arresto sono cancellati e non riesco a dire di no alla sorridente ragazza che per un centinaio di dollari riesce a vendermi gli elettrodi che potrò applicarmi a casa mentre gioco on line o vedo la tv steso sul divano.

Un giro per i negozi del Venetian, un caffè espresso veramente buono, lì da Espressamente Illy, maxi gelateria all’interno del Palazzo, la nuova ed elegante appendice del Venetian. Rientro al Bellagio, mini seduta al Punto e Banco, seduta neutra. Ok, intanto ho messo fine alla serie negativa. Poi in camera a riposare. Alle 19,30 ho un appuntamento cui voglio arrivare sveglio e fresco.

Alle 19, al punto di ritrovo prefissato (gli ascensori sotto le camere) ci sono che mi aspettano Max, che la sera prima ha giocato fino alle 8 del mattino al No Limit 5/10, ha chiuso la seduta in attivo di 2K e si è svegliato praticamente alle 16, e anche gli altri amici che sono con noi in vacanza (vacanza pura, in quanto non sono giocatori). Io ho i biglietti per tutti: i biglietti per i Los Angeles Lakers. Infatti stanotte i Lakers giocheranno a Las Vegas, in amichevole precampionato, contro i Sacramento Kings. Andiamo col taxi alla Thomas & Mack Arena.

mack arenaUn palazzo dello sport da 18mila posti. All’interno tutto intorno agli ingressi che danno accesso ai posti, ci sono decine di punti di ristorazione, punti di merchandising dove puoi comprate tutti i gadget della tua squadra del cuore. Il 50% degli spettatori indossa una maglietta dei Lakers, quasi tutti quella col nome di Bryant sulle spalle. Posso non omologarmi? Subito per me una maxi porzione di nachos con formaggio fuso nel quale intingerli e un mezzo litro di coca: così sono perfetto!

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L’Arena sembra vuota fino a 5 minuti dall’inizio, in effetti poi invece è praticamente “tutto esaurito”. L’abbigliamento di questi fan e’ “amerikano”, colori improbabili abbinati tra pantaloni e shirt in modo, per usare un eufemismo, “fantasioso”. Chi ha qualche primavera sulle spalle ricorderà quando la NBA non era visibile qui in Europa. Le prime trasmissioni furono su Pin.tv e l’Italia scoprì il pianeta basket Nba attraverso le mitiche telecronache di Dan Peterson. Chi non ricorda le brevi apparizioni nei filmati (con prolungati commenti) delle Cheerleaders del Los Angeles Lakers?Rivederle ora dal vivo, le loro eredi, non quelle originali of course, è stata un’emozione particolare (oltre alla percezione del tempo che è passato). Eccovi il video:

httpv://www.youtube.com/watch?v=dur2qogbAzQ&feature=player_embedded

La partita è stata super: in tv non si percepisce la velocità d’esecuzione di questi atleti. Dal vivo si capisce che la differenza tra il basket Nba e il resto del mondo è ancora enorme. I Lakers, campioni in carica, senza Pau Gasol, hanno disposto come hanno voluto degli avversari. Un paio di numeri di Joe Bryant han fatto venire giù una marea di applausi. Dopo la partita, alle 22, cena da Prime, all’interno del Bellagio.

Una steakhouse di alto livello, carne di qualità eccellente, una tappa immancabile per gli amanti del genere. Il ristorante affaccia sulle fontane del Bellagio, la scelta dei vini è ampia e ottima e capace di soddisfare anche i più esigenti: noi decidiamo di rendere omaggio alla nazione ospitante e optiamo per un Cabernet della Napa Valley: questi vini californiani non hanno la tradizione dei nostri, ma non sono affatto male.

Dopo cena saluto Max che va alla poker room a cercare o uno stud 20-40 o 30-60 o un Texas No limit e vado a “macinare” ore di gioco nel privè del Punto e Banco: tre ore di gioco, seduta abbastanza anonima, chiudo a + 800 dollari. Torno in camera che faccio fatica a tenere le palpebre aperte, rinvio all’indomani l’approntare la strategia per i giorni futuri…

………………..(continua)………..

TonyG

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