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il 18 Giu 2014

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Luigi Pignataro trionfa al PPT Malta tra le polemiche. Il 3° classificato Prisco: “Non c’è differenza tra soft play e collusion!”

Luigi Pignataro trionfa al PPT Malta tra le polemiche. Il 3° classificato Prisco: “Non c’è differenza tra soft play e collusion!”

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Dopo quattro anni dal suo trionfo all’IPT di San Marino, Luigi Pignataro si porta a casa un altro evento live importante, trionfando nel PPTour di Malta che assegnava una prima moneta di €30.700.

Il player romano ha raccontato alla nostra redazione l’andamento del torneo e di come abbia conquistato un posto per il PPT attraverso un satellite online:

Mi sono qualificato dopo esserci andato vicinissimo per due volte. 5° nel primo satellite e 3° nel secondo. Alla fine ce l’ho fatta, per la mia felicità. Durante il torneo ho avuto un’ottima run, ho rischiato pochissimo e nei colpi mi sentivo invincibile. Avevo molta fiducia. Il momento cruciale è stato quando in 17 left, in piena bolla durata circa 90 minuti, mi trovavo al tavolo con il chip leader che con circa 800k, su bui 2.500/5.000 apriva tantissimi colpi. Io spillo AK e pusho per 45k e lui mi chiama istantaneamente con Q9. Il flop è 678 e il 5 al turn mi condannano, ma un bel 9 al river mi dà la possibilità di splittare il piatto. Da quel momento non mi sono più fermato”.

Pignataro, subito dopo la vittoria è stato travolto da una fastidiosa polemica che si è scatenata anche in seguito alla sua dichiarazione ad alta voce, durante il final table, di stare giocando in soft play contro runner-up dell’evento Domenico De Francesco. A sollevare dei dubbi sulla regolarità della sua vittoria è stato proprio il 3° classificato Francesco Prisco che, raggiunto telefonicamente, ha dichiarato:

La rabbia è ancora tanta e penso che la mia sia una reazione umana. Mi sento derubato e offeso: il comportamento di Pignataro e di De Francesco è stato quello di due ragazzini. Lui stesso ha dichiarato di aver giocato in soft play e lo ha ammesso anche durante il final table. Il problema è che non capisce che la cosa è vietata e il soft play è solo un modo edulcorato di chiamare la collusion. C’è veramente poca differenza. Adesso aspetto lo streaming perché, anche se non si può più far nulla, quantomeno voglio togliermi la soddisfazione di dimostrare che ciò che dico è vero. Lui ripeteva più volte che era in difficoltà a giocare contro De Francesco perché erano molto amici e in più di una mano ci sono state action clamorosamente sospette. Ad esempio Pignataro, dopo aver snappato con A3 il mio push per oltre 21bb, con AQ da small blind flatta soltanto con De Francesco che con AJ miniraisa. Call di Luigi e check di entrambi fino al river. Ho chiesto a chiunque in giro e un spot del genere, giocato in questo modo, risulta alquanto sospetto!

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La risposta di ‘gigetto’ non si è fatta attendere:

Riguardo a quella polemica sono stato molto giù questi due giorni. Gioco da dieci anni a questo gioco e in tutto questo tempo sono sicuro che nessuno dell’ambiente possa dire che io sia mai stato scorretto in qualche circostanza, portando anche delle prove. Io ho ammesso di giocare in soft play, ma di tutti i colpi giocati contro De Francesco solamente due sono discutibili. Non credo si faccia nulla di male, se si decide di non giocare 15bb quando l’average è 20bb, con un range top20 e contro un tuo amico che è anche un giocatore skillato e che rispetti. I vari tournament directors hanno assistito a tutto il torneo e hanno stabilito che tutto era svolto in piena regolarità. Quindi qui c’è solo il vento che si porta via le parole di una persona che ha fatto un buon torneo, ma che si è dovuto fermare ad un ottimo terzo posto”.

Nei prossimi giorni staremo a vedere se e come si evolverà la vicenda.

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