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il 10 Giu 2016

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Reg Identikit – Andrea ‘Naked85’ Iocco

Reg Identikit – Andrea ‘Naked85’ Iocco

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La rubrica ‘Reg Identikit’ solitamente la riserviamo a grinder ancora poco conosciuti, ma oggi facciamo un’eccezione.

Andrea Iocco, infatti, è un player già noto, il quale però ha sempre preferito stare a testa bassa a cliccare evitando le luci della ribalta.

Con un po’ di insistenza lo abbiamo convinto e la speranza è che da quest’intervista possa venire fuori un profilo interessante.

“Ho iniziato tra il 2007 e il 2008, dopo essermi appassionato in tv, con un gioco per console e non volevo perdere nemmeno a soldi finti. Poi ho fatto le prime partite live nei circoli della mia città. A quei tempi frequentavo Scienze Manageriali all’Università di Pescara, ma a metà percorso decisi di fermarmi perché non mi sentivo troppo portato. Cominciai a lavorare con mio padre, ma il grinding notturno mi toglieva sempre più tempo. Fu così che un giorno, con già alle spalle buoni risultati, decisi di prendere il poker più seriamente. Iniziai a grindare a tempo pieno, facendo sessioni anche di 14/15 ore…”.

Iocco è un player completo, ha provato un po’ tutte le discipline nell’arco della carriera e si cimenta bene sia nell’online che nel live.

“La mia specialità sono gli mtt, seppur mi reputi un giocatore a 360°. Iniziai col cash game sul dot com quando ancora si poteva farlo dall’Italia, dopo passai ai sit’n’go 9/18/45/180 max fino agli heads up, con ottimi risultati. Nei tornei – spiega Andreacredo di avere come punti di forza la lettura dell’avversario, il saper controllare i momenti di massima pressione, in cui rendo al massimo, e il coraggio, perché non mi tiro mai indietro. Quest’ultimo aspetto talvolta è stata un’arma a doppio taglio, passando il tempo però sto maturando sempre più”.

Iocco è legato da un rapporto di lavoro, ma anche di profonda amicizia, con Gabriele ‘Galb’ Lepore, che è stato il suo primo coach.

“Collaboro con lui in un progetto ambizioso di coaching/staking, abbiamo una ventina di player che giocando low e mid stakes e posso dire che stiamo facendo un ottimo lavoro. Il mio rapporto con lui è speciale, siamo diventati super amici. E’ stato il mio primo coach, nonché il mio investimento migliore quando ho capito di poter diventare un professionista. Dunque consiglio a tutti coloro che vogliono migliorare in breve tempo di prendere un coach o entrare in un progetto serio”.

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Il grafico di Andrea relativo al network iPoker.it: 3.774 giochi, stake medio 22,83€, ROI medio 57,6%, profit 51.050€

 

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Ultimamente ha ottenuto notevoli risultati live, su tutti il secondo posto nel Main Event ISOP di Nova Gorica, dove è stato battuto solo da Alessandro Meoni.

“E’ proprio live dove ho ottenuto i miei più grossi risultati. Mi sento leggermente più forte rispetto all’online. Seppur nei tornei dal vivo sia molto più difficile gestire i momenti in cui non gira nulla, si è spot/card dead e quando si subiscono scoppi pesanti. Live credo di riuscire a mettere in evidenza ancor meglio le mie skill, mi ‘impadronisco’ maggiormente degli avversari e dei loro punti deboli, poi riesco a tenere sempre alta la concentrazione, seguendo tutto ciò che succede anche in quegli spot in cui non sono direttamente coinvolto. Mi prendo poche distrazioni e sfrutto bene le pause. Penso queste siano le cose più importanti per quanto concerne gli mtt dal vivo e che in troppi, per fortuna, trascurano. Puoi prenderti più info e sfruttarle successivamente a tuo favore, devi crearti una sorta di database umano nel minor tempo possibile…”.

Il duro lavoro fatto lo porterà per la seconda volta a vedere le scintillanti luci di Sin City, città nella quale si stanno tenendo le World Series of Poker.

“Sono molto felice, ho lavorato sodo per poterci tornare! Oltre al Main WSOP, farò altri tre eventi da 1.000$/1.500$. In più farò qualche side event non ufficiale e tanto cash game low stakes. Sono carico e mi sto preparando al massimo, ho venduto quote e ho tanta voglia di ripagare la fiducia che mi è stata data. Alloggerò al Rio, dove sarà tutto più comodo data la vicinanza col padiglione WSOP”.

Vincere il braccialetto è il sogno di un pokerista, abbiamo chiesto a Iocco cosa farebbe della sua carriera se vincesse un evento delle WSOP: quit or not?

“Nessun torneo al mondo credo possa esser capace di farmi smettere per sempre. Mi nutro di competizione e voglio migliorarmi sempre più. Una grossa vincita ti dà la tranquillità giusta per dedicare del tempo anche ad altre attività, quindi se dovesse succedere sicuramente investirei”. 

Andrea non ha troppi rimpianti, ma è cosciente che se avesse iniziato in un altro periodo avrebbe potuto guadagnare più soldi.

“Nessun rimpianto, solo quello di non aver potuto grindare a livelli alti quando il livello era bassissimo e molti hanno potuto incassare grosse cifre. Paradossalmente sono emerso nel periodo più duro del punto it, questo sinceramente mi è stato d’aiuto e spero lo sarà sempre più nel futuro. Per adesso sono soddisfatto di come ho saputo affrontare i momenti difficili, perché è in quelli che avviene il reale miglioramento”.

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