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il 24 Ott 2019

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Il resoconto del testa a testa in cui Hellmuth ha mancato il 16° braccialetto WSOP

Il resoconto del testa a testa in cui Hellmuth ha mancato il 16° braccialetto WSOP

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La curiosità era tanta ieri quando Besim Hot e Phil Hellmuth si sono giocati il braccialetto nel Day 3 del Mixed Games Championship delle WSOP Europe di Rozvadov.

Siamo sicuri che appassionati da tutto il mondo erano interessati soprattutto alle gesta del variantista Hellmuth, il recordman delle World Series. Qualcuno probabilmente faceva il tifo per lui mentre altri lo ‘gufavano’. Fatto sta che Hellmuth alla fine si è dovuto accontentare di un secondo posto (tra 45 entries) da 238.509 euro.

Andiamo allora ad analizzare per filo e per segno il testa-a-testa finale del King’s dal quale Hellmuth è uscito malissimo. Gli stack potevano far pensare a una bella lotta all’inizio, ma in realtà Hot ha dominato facendo tiltare Hellmuth non poco…

 

La partenza a razzo di Hot

Hot parte bene con un bluff nel PLO. In un piatto limpato il flop recita J92. Check to check. Turn 6. Hellmuth check-calla la puntata di 500k. River K. Hellmuth check-folda la puntata di 1M, invitando l’avversario a mostrare il bluff. In effetti Hot gira A873. Hellmuth dichiara un K.

Si passa al Limit. Hot rilancia e Hellmuth chiama. Flop K64. Hellmuth check-calla. Turn 9. Hellmuth check-folda.

Poco dopo Hellmuth limpa, Hot rilancia da grande buio e Hellmuth chiama. Flop A93. Hot punta, Hellmuth rilancia e Hot chiama. Turn 7. Hot check-calla ancora. River K. Hot punta e Hellmuth chiama stavolta. Hot gira niente meno che KK e vola sopra i 30 milioni di chips.

Hot prende ulteriormente il largo poi grazie a un paio di meni nel Seven Card Stud Hi-Lo 8 or Better. Sale a 38.200.000 di stack e Hellmuth dichiara: “Sarà il torneo più veloce di sempre, stai vincendo ogni mano“.

La reazione di Hellmuth

E invece Hellmuth finalmente batte un colpo grazie al 2-7 Lowball Triple Draw. Hot limpa e Hellmuth checka. Entrambi scartano tre carte. Hellmuth punta e Hot snappa. Hellmuth pesca una sola carta e Hot due stavolta. Hellmuth punta nuovamente. Hot ci pensa un attimo e chiama. Hellmuth non pesca più, Hot sì: ultima carta per lui. Check to check finale. Hellmuth gira 10-9-6-3-2 e Hot con una Q non può farci niente.

La musica è la stessa nel NL Hold’em. Hot dice: “Oh, penso che andremo all in adesso“. Cosa che non succede in realtà.

In un pot limpato il flop è 997. Check to check. Hellmuth punta allora 400.000 prima ancora di vedere il 10 al turn. Hot rilancia a 1.200.000 e Hellmuth chiama. River A. Hellmuth check-calla la puntata avversaria di 2.500.000 e Hot gira 97: full vincente.

Si passa al Seven Card Stud dove Hot gira una coppia d’assi e vola a 42.750.000 di stack. Hellmuth esclama. “Come è possibile? Che succede?“. Per sua fortuna trova quasi un raddoppio nel Razz risalendo a 7 milioni. Ma la sofferenza finisce subito dopo…

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L’epilogo nel PLO

Pot Limit Omaha. Hot rilancia a 750.000 da bottone e Hellmuth chiama da grande buio. Flop 1099. Hellmuth checka, Hot punta 500.000. Hellmuth rilancia a 2 mln e Hot pusha. Hellmuth mette tutto.

Allo showdown Hot gira QJ97, Hellmuth A943. Il kicker migliore è quello di Hellmuth ma Hot ha le sue carte utili nel mazzo. E al turn casca proprio una di esse: il J.

Per l’undicesima volta in carriera Phil Hellmuth è il runner-up di torneo WSOP mentre Hot festeggia il suo primo braccialetto.

 

Ringraziamo i colleghi di PokerNews per le foto delle WSOPE

 

Chi è Besim Hot?

Nato in Macedonia ma trasferitosi in Svizzera da giovane, attualmente Hot risiede a Zurigo. È il numero 1 della Money List svizzera con oltre 2,2 milioni vinti in tornei live negli ultimi dodici anni tra Europa e USA.

In questo Championship appena vinto si è iscritto nel Day 2 ed è stato quasi sempre in testa al count. Ecco il suo racconto: “Ho fatto il mio gioco dall’inizio, come sempre. Non giocavo le carte ma contro gli avversari. Ho bluffato tanto, specialmente nei grossi piatti, costringendo gli altri a foldare. Non importa se avevo contro Phil Ivey o Isildur“.

Per lui il braccialetto rappresenta una grande rivincita personale: “Sei o sette anni fa ero uno dei migliori giocatori in Svizzera e sono volato a Las Vegas per vincere il braccialetto. Ma la mia stupidità mi ha portato a perdere l’intero bankroll la prima notte e sono dovuto subito tornare a casa. Tutti ridevano di me. Ora non so cosa giocherò. Seguirò l’istinto“.

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