Monday, Apr. 29, 2024

Strategia

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il 19 Feb 2020

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A scuola di bluff da Greg Raymer

A scuola di bluff da Greg Raymer

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Come ragionano i professionisti di poker quando decidono di piazzare un bluff?

Lo scopriamo con una mano giocata da Greg Raymer al Tavolo Finale dell’Heartland Poker Tour poi vinto.

In questo spot ‘Fossilman’ difende il big blind e check-raisa flop con due overcards, ottenendo il fold avversario con la mano migliore sulla second barrel turn.

Ecco la grafica riassuntiva di tutta la action della mano:

barany raimer mano

Vediamo subito qual è stato il thought process di Raymer in game, come raccontato dallo stesso Greg al portale statunitense CardPlayer.

 

Preflop

E’ una buona mano, hai due carte alte. Non sono le più alte ma devi difendere i tuoi bui abbastanza liberamente in spot di questo tipo. Stai avendo un prezzo favorevole. Quello che non voglio in situazioni simili, è difendere con mani trappola tipo K-5 o cose simili. Preferisco avere 7-5 piuttosto che K-5 a essere onesto perchè posso venire invischiato in una grossa perdita quando il mio kicker è peggiore.

Un fattore a quel punto del torneo era che l’avversario sembrava abbastanza loose. Aveva rilanciato tante mani ed era il giocatore più attivo nell’ultima mezz’ora. Inizi a chiederti quanto sia largo il range con cui sta aprendo. E’ sempre una domanda tricky: sta giocando tante mani o piuttosto sta ricevendo tante buone mani?

 

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Flop

Nel mio bluff bisogna considerare due componenti, principalmente. Di una ho già detto, in base alla history sembra che il suo range sia molto largo. In qualche modo però su questo board potrebbe essere un fattore negativo perchè è più probabile che abbia un 7 o un 5 un giocatore così, piuttosto che un giocatore tight. Quando qualcuno sta giocando davvero tight, in uno spot così la principale preoccupazione sono le overpair. L’altro fattore importante è che finchè difendo il buio con tutte quelle mani connesse, ci sono buone possibilità che io abbia hittato questo board. A meno che l’avversario non abbia una coppia alta si ritroverà in uno spot complicato. Se gioco così e lui decide di chiamarmi con mani come A-K o A-Q sta facendo un hero call che gli fa rischiare quasi tutte le sue chips.

Tendenzialmente qui potrei avere ogni coppia anche se tendenzialmente sto dicendo che ho un 7 o un 5. Oppure, al turn, sto dicendo che l’8 mi ha fatto chiudere scala. Avrei potuto giocare 6-4 nello stesso modo in cui ho giocato Q-J. Avrei giocato ogni doppia coppia o trips in un modo simile. Con mani più deboli come 4-4 avrei solamente chiamato. Ma qui non posso rappresentare una mano che sta andando per valore contro tutte le combo di carte alte come A-K. Posso rappresentare una mano tipo trips, full house o una scala che sta cercando valore contro il suo intero range.

 

Il call avversario al check-raise flop

La maggior parte delle volte l’avversario non avrà una mano con cui vuole chiamare il raise. A rigor di logica dovrebbe chiamare questo check raise solamente se ha deciso di metterle tutte in mezzo al river. Ma è un call che ci può stare, dipende dal plan: se pensa che io faccio un tentativo in bluff e se punto ancora significa che ce l’ho, non può chiamare al turn. Se il suo pensiero è stato ‘non sono sicuro di crederti, call’ allora il suo problema è che sta affrontando un giocatore che bluffa in check raise al flop e che bluffa di nuovo al turn. Contro un giocatore così non puoi chiamare quel check-raise al flop se non hai intenzione di chiamare anche al turn perchè sennò stai buttando via i tuoi soldi.

 

Turn

Sul turn le carte che non volevo vedere erano un Asso e un Re, anche un Q o un J se non li avessi avuti io in mano. Il 10 anche sarebbe stata una carta problematica. Mi sono immaginato che non fosse un turn che hittava il range avversario e allora avrei barellato su una mano che non stava foldando.

La cosa è che se stai rappresentando trips allora vuoi che arrivi un Asso sul board. Se l’avversario ha coppia di Assi sei fregato, ma se ha A-K allora vuoi puntare di nuovo con trips per estrarre il massimo valore possibile. Dipende un po’ da cosa stai rappresentando e da cosa l’avversario pensa che tu stia rappresentando.

Certamente se arriva un A e io punto ancora per lui sarà difficile chiamare anche con A-K. Sarebbe un crying call… Io non mi aspetterei necessariamente un fold, ma se anche dovesse chiamare non sarebbe felice fino al momento di vedere la mia mano.

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