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il 17 Giu 2021

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La reazione di Emanuele Monari ai ban di thelusor89 e BisteccaAntica

La reazione di Emanuele Monari ai ban di thelusor89 e BisteccaAntica

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Se oggi ne stiamo parlando è grazie a lui.

Emanuele ‘barramp98k’ Monari ha fatto partire le segnalazioni e sollevato il polverone che ha portato ai ban dei player ‘thelusor89’ e ‘BisteccaAntica’, ritenuti responsabili di collusione dalla security di PokerStars durante il tavolo finale del Sunday Special dello scorso 10 maggio vinto proprio da Monari.

Il 22enne bolognese ci racconta la vicenda da Siviglia, dove è andato in vacanza qualche giorno assieme agli amici (foto sopra).

 

La visione del replay

Il racconto di Emanuele parte dalla visione del replay di quel tavolo finale:

“Era palese che fossero d’accordo anche perché un professionista sa benissimo quando un altro professionista fa cose storte. Non ho avuto dubbi da subito. Il fatto di dire che ‘BisteccaAntica’ fosse un giocatore occasionale era solo una scusa campata in aria. Qualsiasi professionista si rende conto che non era un comportamento regolare”.

Secondo Monari, al di là della mano 3 left in cui ‘BisteccaAntica’ openfolda da bottone una coppia di sette con uno stack inferiore a 20bb, la collusione tra i due player si poteva notare anche da tanti altri dettagli più o meno piccoli:

“Ci sono dei walk e delle mancate aperture che puzzano. Certo, volendo mettersi d’accordo la potevano fare in maniera più furba visto che il tavolo finale sarebbe andato in replay a carte scoperte. La mano con coppia di sette mi lascia senza parole, davvero non riesco a mettermi nella loro situazione, è una cosa ridicola, poi fatta da un regular è ancora più imbarazzante – fermo restando che non commento le persone ma la dinamica”.

 

La segnalazione

Dopo la visione del replay Monari ha sollevato la questione sui social, nel contempo segnalandola al servizio Security di PokerStars:

“Avevo un contatto nel servizio internazionale di PokerStars e ho inviato una email a loro e una al punto it, ho allegato il mio documento e anche diversi screenshot degli spot più controversi. Sapevo che la mail con la segnalazione doveva essere il più dettagliata possibile. Dal punto com hanno risposto subito dicendo che facevano partire le indagini. Probabilmente in questa solerzia da parte loro hanno contribuito le segnalazioni che hanno inviato altri regular che avevano visto i miei post sui social”.

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La comunicazione dei ban

Dopo aver inviato la segnalazione, Monari non ha dovuto far altro che aspettare. Di quanto in quando, nei principali database online, cercava i nickname dei due giocatori ora bannati, vedendo come la loro attività di gioco fosse rimasta a quel tavolo finale, a riprova del ‘congelamento’ dei conti durante le indagini di PokerStars. Una attesa ampiamente ripagata:

“Sinceramente quando mi è arrivata la mail in cui mi comunicavano i ban ho goduto molto, alla fine era quello che speravo. Oggi mi danno un po’ fastidio alcuni messaggi che leggo, c’è chi sostiene che il ban è inutile perchè tanto apriranno un altro account. A questo modo di pensare dico no: bisogna fare le cose per bene anche da un punto di vista morale, se c’è qualcuno che sgarra deve essere punito”.

Secondo Monari anche il polverone sui social ha avuto un significato preciso, nel quadro italiano attuale:

“A questi giocatori non si può toccare il portafoglio, visto che in Italia non è prevista la confisca dei fondi dai conti gioco. Sono assolutamente contento che quello che hanno visto tutti sia stato visto anche da Pokerstars”

 

Gli aggiustamenti necessari

Secondo Emanuele, oggi come oggi, sarebbero auspicabili tre ‘aggiustamenti’ delle poker room per potenziare i controlli e far emergere situazioni losche come quella da lui rilevata.

  1. Avere i replay dei tavoli finali non solo dei tornei domenicali: “visto che le porcate vengono fatte palesemente anche quando c’è il videoreplay a carte scoperte, non oso immaginare cosa succede nei tornei tipo Night On Stars o negli altri serali da 100€ e 250€”
  2. Congelare i conti gioco: “In Italia la legge non lo permette ma taglierebbe la gola a questi individui che al momento si disinteressano dei ban perché anche se vengono scoperti dal punto di vista delle finanze non vengono intaccati”.
  3. Che la Security di PokerStars prenda dei giocatori a lavorare: “li metterei a supervisionare facendo dei controlli a campione e non solo per quei tornei in cui arrivano segnalazioni. Se pensi che i due giocatori bannati hanno fatto porcate in un tavolo finale con replay a carte scoperte, ci possiamo immaginare cosa succeda a carte coperte”.

Per Emanuele devono contribuire tutti a rendere il gioco pulito:

“Se vedete cose che non vi piacciono segnalate per provare a pulire il gioco. E’ un qualcosa che mi sembra anche sensato, non farlo perché poi lo riaprono è una stupidata, intanto perché devono cambiare pc e connessione e poi soprattutto perchè è la cosa giusta da fare”.

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