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il 9 Set 2021

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WSOP story: i primi passi alle World Series di Phil Hellmuth

WSOP story: i primi passi alle World Series di Phil Hellmuth

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Tutto è iniziato il 26 ottobre 1987, nel deserto del Nevada, a Reno. Torneo “Pot of Gold” , evento da €1.000 dollari più 40 di rake da pagare alla casa, non proprio spiccioli per il poker di fine anni ’80. Si siedono 33 appassionati di texas hold’em no limit (al tempo il gioco che andava per la maggiore erano i giochi limit), tra i quali un giovane Phil Hellmuth Junior .

Il futuro recordman delle WSOP ha soli 23 anni e riesce ad entrare in the money ed incassare un premio doppio rispetto al buy-in pagato. Al tempo non esisteva ancora il poker online e ai tavoli c’erano per lo più veterani e vecchi gamblers.

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In Nevada, tra i professionisti, il suo nome però inizia a girare. Phil in primavera vince anche un side sempre a Reno che gli vale un premio da 17mila euro, che rafforza il bankroll di uno studente universitario venuto da lontano ma con la forte passione per il gioco. E’ il primo torneo di No Limit Hold’em che vince nella sua lunghissima carriera.

Un colpetto che gli consente di provare l’ebrezza delle WSOP e farsi un giro al Main Event (torneo da $10.000).

Il suo destino prende la strada della città delle luci e va a premio anche nella Cajun Cup poche settimane prima delle WSOP 1988.

Il 10 maggio dello stesso anno, Las Vegas conosce quel ragazzone nato a Madison, cittadina da 260.000 anime e capoluogo della Contea di Dane, nello stato del Wisconsin.

Phil Junior ottiene la sua prima bandierina alle WSOP, con un altro quinto posto nell’evento $ 1.500 Seven-Card Stud Split. Al tavolo finale anche un guru come David Sklansky (ottavo).

6 giorni dopo il giovane Phil Jr arriva 33esimo nel Main Event vinto da Johnny Chan su Erik Seidel. La storia può attendere.

In un anno il mondo si ribalta, tra Perestroikacade il muro di Berlino che vacilla (cadrà dopo pochi mesi) e la fine della guerra fredda.

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Anche Las Vegas vive la sua rivoluzione pokeristica. C’è un simbolico cambio della guardia tra old school e new generation (quella degli anni ’80). Poker Brat diventa il più giovane campione del Mondo il 14 maggio del 1989, negando a Johnny Chan la possibilità di vincere il Main Event WSOP per 3 volte di fila.

Phil Hellmuth Jr batte un field molto ristretto di 178 professionisti a soli 24 anni, all’epoca un fatto molto inusuale.

In quel torneo incrocia le armi con alcune istituzioni del Binion come il compianto David “Chip” Reese (per Brunson il migliore cash gamer di tutti i tempi) in deep run al 23esimo posto e Puggy Pearson.

Il ragazzo venuto da una terra lontana (Wisconsin) incassa $ 755.000 e mette un’ipoteca sul futuro delle WSOP e del poker. Vincerà altri 14 braccialetti (mai nessuno come lui) in 34 anni di onorata carriera.

Rimane tra i più vincenti e longevi con quasi 25 milioni di dollari lordi vinti in carriera nei tornei live. E’ 21esimo nell’All Time Money List pur non frequentando high roller. L’unica eccezione è il One Big One Drop che gli ha fruttato $ 2,6 milioni nel 2012.

Il suo cognome oramai fa rima con World Series: i suoi piazzamenti in the money sono ben 165 nei campionati del mondo per oltre $15.050.000 vinti.

 

Nell’immagine in copertina Phil Hellmuth con Jack Binion al momento della premiazione del Main Event WSOP 1989 (photo courtesy of ESPN.com)

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