Cash game live: una mano a un tavolo 1/3, puntare per valore o fare check?

Nel poker, una delle migliori doti di un giocatore è quella di risultare imprevedibili e di mettere i propri avversari in condizione di dover fare delle scelte difficili.

Oggi andremo a vedere cosa sia recentemente successo al Casino Commerce di Los Angeles, in una mano che merita un approfondimento.

Cash game: puntare per valore o fare check?

Ci troviamo a Los Angeles, Casino Commerce, proiettati in un tavolo 1$-3$ disputato qualche sera or sono.

In questa mano, il giocatore su hi-jack apre a 15$, il cutoff chiama e Mike (questo il nome del protagonista della vicenda), con uno stack di circa 965$, opta per una 3bet a 65$ in posizione con A 5. Entrambi gli avversari chiamano (entrambi con circa 800 dollari dietro). Il cutoff e Mike si conoscono da tempo, e uno contro l’altro hanno sempre tenuto atteggiamenti abbastanza aggressivi.

Flop per tre (pot 199$)

7 7 4

Doppio check degli avversari, parola a Mike che va in c-bet per 70$. Hi-jack chiama, cutoff folda e si rimane in heads up.

Turn per due (pot 339$)

8

Cutoff fa check, la parola va a Mike che si trova piuttosto indeciso: nonostante l’8 gli apra un progetto di scala ad incastro, viene da chiedersi quale mano chiami il flop e foldi il turn. Tuttavia, punta 225$. Cutoff chiama ancora.

River (pot 789$)

A

Cutoff fa check, la parola va a Mike. Che in questo caso si chiede se fare check o puntare ancora. Avrà o meno la mano migliore? Punterebbe per valore oppure rischierebbe di venire rilanciato?

Dopo questa azione, che mano assegnare al cutoff? Sta chiamando in floating oppure ha una mano di valore?

Che fare?