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il 3 Apr 2022

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Moneymaker: I dealer alle WSOP? Dipende anche dalle nostre mance

Moneymaker: I dealer alle WSOP? Dipende anche dalle nostre mance

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Nei giorni scorsi ha fatto scalpore la notizia che alle ormai imminenti World Series Of Poker che cominceranno l’ultimo giorno di maggio, ci sarebbe una massiccia penuria di dealer.

La questione sembra essere talmente tanto spinosa, che, in un comunicato stampa apparso sul sito delle WSOP, l’organizzazione ha comunicato le nuove retribuzioni dei dealer che verranno impiegati durante la kermesse a Las Vegas.

Le nuove retribuzioni dei dealer

Il problema che fa capo a questa situazione che molti considerano di emergenza, va ricercato ovviamente nella pandemia che ha sconquassato gli equilibri economici e lavorativi di mezzo mondo.

A questo enunciato non viene meno il poker, anzi. Il comparto live si è praticamente fermato negli ultimi due anni. Gi operatori ai tavoli hanno dovuto trovare vie alternativi per mettere il pane a tavola e altri si sono semplicemente disinnamorati di una professione che ha comunque il suo fascino, ma richiede una certa continuità.

Quando tale continuità manca, i gesti, la manualità, il rapporto coi giocatori, alla lunga viene perduta e, per recuperarla, spesso son dolori. A causa della pandemia, è venuta a mancare anche la formazione dei nuovi dealer. In parole povere non ha tenuto il passo.

E poi ci sarebbe un problema di non poco conto… La retribuzione.

Senza entrare troppo nel dettaglio, il nuovo stipendio del dealer partirà da una base di $12.50 per ogni ora lavorata, alla quale vanno aggiunti tutta una serie di bonus a seconda dei down lavorati e delle specialità per cui si dà carte. Faranno la differenza, quindi, le ore passate ai tavoli di Texas Hold’Em e di varianti.

Cosa ha detto Chris Moneymaker

Nella giornata di ieri, è invece apparso un pezzo sulla rivista magazine online, Poker.org, nella quale Chris Moneymaker si lancia in una filippica piuttosto condivisibile in vari suoi punti.

È la reputazione del gioco stesso a essere messa rischio, comincia l’ex Campione del Mondo 2003. Non ci si può nemmeno immaginare un contesto in cui, in una kermesse così importante come le WSOP, possano essere messi a repentaglio, seppur parzialmente, un numero potenzialmente alto di eventi.

E questo potrebbe capitare anche in futuro, non solo per le World Series Of Poker. Lo scenario peggiore è quello dell’annullamento di eventi interi per la mancanza di dealer.

Comparatore Bonus

Questo comparatore confronta i bonus di benvenuto attualmente verificabili sui siti degli operatori italiani. Questa tabella ha una funzione informativa e gli operatori sono mostrati in ordine casuale.

Ma secondo Moneymaker, anche la retribuzione e le condizioni di lavoro fanno la loro parte, proprio come succede per tanti altri lavori, soprattutto di questi tempi. Ma è qui che noi, i giocatori, in particolare quelli che giocano professionalmente, possiamodobbiamo fare di più per aiutare i dealer e mostrare il nostro apprezzamento per il loro lavoro.

Il poker pro statunitense, ha rivelato che gli ultimi tornei che ha giocato, hanno palesato questo tipo di problema. Ma una cosa gli preme: quella di prendersi maggiormente cura degli operatori ai tavoli.

Per “prendersi cura” Moneymaker intende farlo concretamente. Parliamo essenzialmente delle mance.

Le mance come panacea di tutti i mali

La stragrande maggioranza dei giocatori, decide di dare una mancia in modo quasi “automatico”, “standardizzato”. Il fulcro del discorso è che da ora in avanti, ci si deve porre un obiettivo che fa capo a quella mancia. L’obiettivo è la salvaguardia del gioco stesso. 

I dealer svolgono un lavoro ingrato anche perché, frequentemente, l’unica volta in cui ottengono attenzione è nelle rarissime occasioni in cui commettono un errore. Se lo fanno, non rimproverarli; siamo tutti umani e commettiamo errori, non importa quanto possa essere frustrante per te o per il tuo piatto.

La proposta di Moneymaker è quella di, quando incassi in un torneo, offrire una mancia fissa di circa il 2%. E non dovrebbe capitare solo se fai primo. Si dovrebbe prendere l’abitudine di lasciare una mancia del 2% sia che si arrivi al tavolo finale che a un minimo di denaro riscosso. Moneymaker sa che non è facile dare la mancia quando non si guadagnano un sacco di soldi, ma alla fine della giornata, i dealer sono là fuori a lavorare sodo per noi e per il nostro divertimento/guadagno.

Tutti amiamo questo gioco“, conclude Moneymaker. “Vogliamo tutti che i nostri eventi dal vivo siano popolati da molta gente. Vogliamo tutti che molti giocatori si presentino e rendano ogni torneo un successo. Ma niente di tutto ciò accadrà se non abbiamo i dealer disponibili e in quantità”.

“Se tutti diamo una buona mancia e facciamo uno sforzo di gratitudine, potremmo incoraggiare più persone a scegliere questa come professione. In questo modo, possiamo fare la nostra parte nel continuare a far crescere il poker e aiutarlo ad evolversi”.

 

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