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Daniel Negreanu a ruota libera: non sono certo i soldi che mi hanno spinto a giocare
Che Daniel Negreanu non abbia mai avuto remore a mettere sul tappeto le sue idee, le sue convinzioni, il suo modo di pensarla su ogni campo della sua vita, è fuori discussione.
Una prova ulteriore è giunta alcuni giorni fa, quando è intervenuto al Reddit’s Fan AMA, rispondendo senza remore alle domande di chi è voluto intervenire nell’angolo online creato appositamente per lui.
Il 7 volte braccialetto WSOP non si è sottratto nemmeno alle domande più anguste, tenendo alto l’interesse per tutta la durata del face to face online con i suoi fan.
Mantenere l’ecosistema sano con l’arrivo della Intelligenza Artificiale
Uno dei problemi ai quali occorrerà fare fronte al più presto, secondo Daniel Negreanu, è quello dell’arrivo sempre più massiccio dell’Intelligenza Artificiale, che sta invadendo sempre più a fondo il web e, di conseguenza, le nostre vite quotidiane.
“Mantenere l’ecosistema sano diventa la priorità per i responsabili delle varie room online. È il gioco del gatto e col topo”, comincia Negreanu. “L’IA sarà un’arma che i giocatori useranno per cercare di ottenere un vantaggio, ma gli operatori avranno anche accesso a questi strumenti e saranno in grado di individuarla, si spera”.

Daniel Negreanu courtesy Pokernews
Il poker live e il solito problema della perdita di tempo
“Ogni torneo con un buy-in di $5k o superiore deve avere il clock o un sistema di cronometraggio del tempo“, ha sostenuto, dicendo che troppi giocatori stanno sfruttando l’assenza di penalità.
“Oggi come oggi, se sei davvero bravo, puoi ancora fare un sacco di soldi. Ciò che è cambiato è che prima potevi semplicemente essere OK e vincere perché i cattivi giocatori erano troppo scarsi. Oggi, i giocatori occasionali sono molto meglio di una volta”.
“Sento di aver fatto un buon lavoro bilanciando la mia attività di giocatore, con quella di Ambassador di alcuni marchi che operano nel settore. Sono stati impegni che non tolgono troppo alla mia capacità di giocare bene”.
La questione dell’età
Negreanu si è anche soffermato sul discorso dell’età perfetta per giocare a poker: “Un tempo si diceva che i 40-45 anni fossero all’apice della propria possibilità di gioco, e probabilmente è ancora vero, anche se a 51 anni sono decisamente migliore e più acuto di quanto non sia mai stato“.

Daniel Negreanu courtesy Pokernews
Alcuni momenti dell’incontro online, Negreanu si è lasciato andare anche ad alcuni momenti più leggeri, come quello in cui ha ricordato la mano che gli toglie il sonno ormai da anni, quella del Main Event WOP del 2001, quando Negreanu si giocò il coinflip da chipleader a 12 left, perdendolo ed uscendo poco dopo all’undicesimo posto.
La scelta sull’avversario con il quale gli piace giocare maggiormente, è invece ricaduta su Phil Hellmuth, che “borbotta ogni volta che perde un piatto, e questo è divertentissimo”.
Sulla domanda che in tanti gli hanno fatto in relazione ai soldi vinti con il poker: “Sono davvero terribile con il conteggio dei soldi e non ne ho idea. I soldi non sono mai stati ciò che mi ha spinto a giocare e ho sempre avuto una mentalità tale sin da quando ero giovane”.