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il 16 Giu 2009

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Mondiale di limit, Minieri tra le stelle: Chan, niente record. Benelli vola nel 2.000 no limit

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LAS VEGAS – Il limit hold’em sarà anche un gioco ormai in disuso, perché meno spettacolare ed adrenalinico della cadillac del poker, il no limit. Fatto sta che, a muoversi all’interno dei nastri che circondavano l’area di gioco del 10.000 dollari limit hold’em World championship iniziato oggi al Rio, c’èra da emozionarsi come scolaretti al primo giorno di scuola.

Se Doyle Brunson, Phil Hellmuth, Phil Ivey, Erik Seidel, Daniel Negreanu e tutti i 186 giocatori iscritti avessero indossato i loro braccialetti Wsop, in quei pochi metri quadrati della Brasilia room in cui si è giocato il day1 dell’evento 33 ci sarebbe stato abbastanza oro da comprarsi mezzo palazzo lungo la Strip. Dari Minieri alle wsopAd aumentare l’emozione, in mezzo a cotanta meraviglia poi c’erano pure due punte di diamante azzurre, Dario Minieri e Max Pescatori. Il talento romano ha resistito fino al termine dell’ottavo livello, imbustando a fine giornata 38.000 chip dopo essere stato a lungo tra i chip leader con oltre 60.000 punti. Il pirata di Gioco Digitale invece si è dovuto arrendere ad un’ora dal riposo, eliminato da corto da un river fortunato di Chris “Jesus” Ferguson.

BenellimilanoMeglio per fortuna è andata alla sparuta pattuglia di azzurri presente al 2.000 dollari no limit hold’em.
Andrea Benelli ha chiuso il day1 a 81.000 chip, con uno stack quasi doppio rispetto alla media dei 261 sopravvissuti, 45.000 chip. Bene anche Alessio Isaia, 55.000 chip, mentre corti sono Andrea Dalle Molle e Nicola Paolucci, 17.000 e 22.000 punti. Ha difeso l’onore tricolore con i denti anche Marco Traniello nel 1.500 dollari Horse che oggi ha concluso il suo day 2: mister Harman però non ha potuto far più di un piazzamento in the money, 56esimo per 3.689 dollari, mancando quindi l’approdo tra i migliori 21 della competizione tra cui figurano una sempre più in forma Vanessa Rousso, il francese Fabrice Soulier e l’afroamericano Paul Darden.

Oggi però è stato soprattutto il giorno del fallito assalto di Johnny Chan al record di braccialetti di Phil Hellmuth. Il vincitore di due main event nell’87 e nell’88 è uscito ai quarti di finale del campionato del mondo di heads up, steso da Strokes, poi comunque escluso dalla corsa al braccialetto e ai 625.000 dollari della prima moneta, aperta ormai solo a Leo Wulpert e John Duthie, pro’ di Pokerstars ma soprattutto inventore dell’Ept.

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JUANDAIl tavolo finale di maggior livello tecnico domani sarà però senz’altro quello del 2.500 dollari pot limit omaha. Tra i nove player attivi infatti figurano nomi del calibro di Theo Jorgensen, Jeff Kimber, Ross Boatman e John Juanda.
Proprio il pro’ di Full Tilt, percorrendo la strada verso l’ennesimo final table della sua carriera, ha tentato senza successo di “multitablare” live proprio come Ivey nei giorni scorsi, correndo da una sala all’altra per portare avanti pure il championship di limit in cui poi è stato eliminato. Citazione infine, per Mike Eise, trionfatore in mezzo al tripudio dei suoi chiassosi amici dell’evento 28, un 1.500 dollari no-limit hold’em.

Rudy Gaddo

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