Malaugurata sorte per Flaminio “Flamingo” Malaguti: Vince Mueller su Naalden che spezza i sogni azzurri!

Si porta a casa 194.854$ Greg “FBT” Mueller, dopo avere sconfitto Marc Naalden, nel testa atesta finale del Limit Shootout da 1.500$. Era una sfida tra titani, visto che entrambi i contendenti si erano già portati a casa un braccialetto nel corso di queste World Series of poker e l’ americano, a questo punto, avrà pure tanta voglia di eguagliare Jeff Lisandro che è a quota tre. Le carte immortalate in mezzo alle chip nella tradizionale foto ricordo del trionfo sono un K e un 5 e resteranno a lungo impresse nella mente del palestrato pokerista: gli valgono 70.000$ in più e un bis che è un biglietto da visita.
Il tavolo finale a otto aveva visto presente anche il nostro Flaminio Malaguti che, purtroppo, aveva incrociato una mano sfortunata con l’olandese protagonista dell’ atto finale. “Se avessi avuto la meglio in quella occasione sarei divenuto chipleader e sono certo che le cose sarebbero andate diversamente. E’ una mia caratteristica cercare di fare stack immediatamente per poi cercare di dominare il tavolo, vari colpi sfortunati non me lo hanno permesso. Appena mi sono seduto ho detto al rappresentante del paese dei tulipani: per me vinci tu! Lui ha sorriso e poi mi ha eliminato in sesta posizione… Peccato perché sentivo di potercela fare”.

Fisiologici i rimpianti per “Flamingo” che esce, comunque, a testa alta da questo evento che lo ha visto protagonista nei primi due giorni, nel terzo ha incrociato la sfortuna e, siamo sinceri, dei grandi campioni. La sensazione, però, è che il ferrarese trapiantato a Las Vegas, a differenza di tanti altri giocatori italiani, sia estremamente versatile e abbia tutte le capacità per portare a casa un braccialetto in qualsiasi specialità. Per ora, però, non gli resta che fare i complimenti a Greg Mueller, anche perché, vista la sua struttura fisica, diventa difficile non farglieli: sai mai che se la prenda.

A margine di questo tavolo finale che ci vedeva coinvolti emotivamente si sono svolti altri quattro eventi. Nel torneo dei nababbbi, H.O.R.S.E. da 50.000$ il Day 3 si conclude con 19 pretendenti al trono e Vitaly Lunkin davanti a tutti con 1.527.000 chip. Ma Freddy Deeb lo pressa da vicino con 1.300.000 chip. Sembra tornato in auge pure Gus Hansen che chiude a 801.000. Ultimo del plotone lo short Todd Brunson.

Giorgio Miconi

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Il 1.500$ NL Hold’m con 2.781 iscriiti, iniziato ieri e ormai privo di interessi per l’assenza di azzurri, si spinge fino agli ultimi 35 contendenti con Durand Thibau decisamente davanti a tutti con 1.650.000 chip.
I due eventi nuovi di giornata erano lo Stud Hi-Low da 1.500$ e il Triple Chance Hold’em NL da 3.000$.
Lo Stud partiva con 467 contendenti e con la presenza dei soliti ignoti, da Max Pescatori ad Alessio Isaia, passando per Marco Trevix (out), Simone Rossi e l’amico svizzero Claudio Rinaldi. Gli azzurri dovrebbero aver chiuso la giornata ancora in gara (ndr mentre scriviamo si sta concludendo l’ultimo livello) e dovremmo rivederli in azione per il Day 2.
Infine il Triple Chance Hold’em NL fa segnare 854 spettatori paganti. Non gira per nulla bene a Gabriele Lepore ed Emanuele Marzano del team Sisal Poker. A fargli compagnia nella gabbia dei cattivi, lentamente ma progressivamente si aggiungono, Lanini, Cirianni, Bonavena e Giaroni che si vede scoppiare A-Q da A-9 nel penultimo livello.
Gli unici a tenere alti i nostri colori sono un concentratissimo Giorgio Miconi che chiude a 36.200 chip e un coriaceo e paziente Luca Castagnola che però firma la busta con sole 7.500 gettoni quando rimangono in 149 per un average di poco sotto alle 50.000 chip. Andranno a premio in 81, sperare è lecito.
Domani è un altro giorno, giunge l’ora di fare i conti con l’orologio e l’ammaliante alba di las Vegas….

Matteo Viola & Jack Bonora