Russia: dalla mezzanotte di oggi chiuse tutte le sale da gioco.

Dalla mezzanotte di oggi entrerà in vigore la legge sul gioco d’azzardo votata dal parlamento russo nel 2006. Da domani roulette e blackjack saranno premesse solo in specifiche località: Kaliningrad sul mar Baltico, la zona meridionale di Azov, la regione dell’Altai in Siberia e l’area di Primorye, sulla costa del Pacifico.

Il poker invece potrà venir giocato in circoli sportivi autorizzati. Su questi ultimi i controlli saranno serrati per evitare che nascondano azzardo illegale. Molti però protestano: in questo modo 400.000 persone rimarranno senza lavoro.
Samoil Binder, presidente della Russian Association for Gaming Business Development, denuncia il governo che a suo dire non si sta assumendo le necessarie responsabilità. Un altro grosso problema, continua Binder, sarà trovare i quaranta miliardi necessari alla costruzione di questa “Las Vegas russa”. Sostiene che saranno necessari trentacinque anni per rientrare negli investimenti.

Si prospetta inoltre il pericolo dell’illegalità, anche se più di qualcuno sta proponendo slot machine legali dove non si vince né si perde niente, e si paga per il tempo di utilizzo. La richiesta dell’Unione Degli Imprenditori Russi di poter installare slot machine in alberghi e casinò è stata ignorata dal governo, che anzi ha sottolinato di non aver intenzione di tollerare ritardi nel trasferimento delle strutture del gambling nelle quattro zone. A questo proposito, tra l’altro, ha generato parecchio sarcasmo l’uso del termine inglese “zone”, che in russo significa “prigione”.

Sembra però che i russi siano d’accordo col governo: un recente sondaggio ha rivalato – sebbene su un campione di appena 500 opinioni – che il 72% approva le misure sul gioco d’azzardo. Il 58% ha dichiarato che continuerà a giocare online, una strada che sembra quasi obbbligata.