Taxi in Las Vegas

Se salite su un taxi a Las Vegas dovete rassegnarvi a una domanda perenne: “Come va?”. Al taxi driver penso non gliene freghi nulla, ma, evidentemente, la compagnia ha imposto a tutti i collaboratori di socializzare con il cliente. Non appena si è risposto “ok” ecco che arriva la seconda domanda: “Che fa qui?”. Prendendo il taxi due volte al giorno mi sono onestamente stancato di dire al conducente che sono un giornalista e seguo le WSOP: dopo un po’ ho iniziato a sparare balle mostruose. Verso fine giugno ero un attore italiano venuto nel Nevada per girare un film, ai primi di luglio ero un pornodivo che voleva fare fortuna in America…. “Unbelievable!”, mi dicevano, e dopo avermi scaricato al Rio mi chiedevano regolarmente la mancia. che, tra parentesi, va data perché la cifra che appare sul tassametro va interamente alla compagnia.

Oggi mi hanno chiesto, al solito, “che fa qui?” e ho risposto: “Mah, ho appena scontato 6 mesi di galera per avere picchiato un taxista, volevo un po’ divertirmi a Las Vegas….!”.

Mi ha portato a destinazione ed è ripartito in tutta fretta.