Poker Room
Comparazione Bonus
-
RoomBonus
Ultime notizie
Video consigliati
Telefoni, taxi e black-jack
LAS VEGAS – Suona il telefono. Corrado Montagna si sveglia di soprassalto, ancora intontito dal sonno e dalle ore piccole della notte di Las Vegas
. “Pronto? Ciao, sì stavo dormendo. Ma non ti preoccupare tanto devo andare a giocare tra un poco. Qui tutto bene. Ieri ho chiuso a un milione di chip. Vedremo come andrà oggi. A proposito: che ore sono?”. “Qui in Italia le diciannove – risponde l’amico”. “Come? Le nove? – si agita Montagna, che è tra i 187 player in corsa per il braccialetto più ambito del mondo del poker -. Ma le nove italiane sono le dodici qui…Porca…ma il torneo sta iniziando!” e via di corsa fuori dalla stanza con scarpe slacciate, felpa e cintura ancora in mano.
Taxi che di volata porti dallo Mgm al Rio. Poi, all’arrivo nella Amazon Room, il deserto.
“Il day6 è già finito? Sono arrivato troppo tardi?” si chiede il 31enne reggiano, rivolgendo poi la medesima domanda anche ad un addetto di sala. “No, scusi, sono ancora le dieci e mezza. Il torneo inizia fra più di un’ora” replica questo. “Ha detto diciannove, non nove…” realizza allora Corrado, avviandosi ai tavoli del black jack per ingannare l’attesa. Solo a Las Vegas. Queste cose capitano solo a Las Vegas. Anzi, solo alle World Series of Poker, dove il Main Event è talmente lungo da mandarti nel pallone. E da farti perdere il contatto con la realtà.
Rudy Gaddo