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il 14 Set 2010

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Parola di Spewer – Intervista a Massimiliano “Visdiabuli” Martinez, vincitore del Sunday Special

Parola di Spewer – Intervista a Massimiliano “Visdiabuli” Martinez, vincitore del Sunday Special

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Massimiliano “Visdiabuli” Martinez, ha vinto lunedì il Sunday Special! Ma questo ormai lo sapete tutti, così come molti di voi sapranno benissimo chi è questo fortissimo player romano cresciuto nell’online (ai primi posti per il profit in MTT quest’anno) ma ormai già affermato anche nei tornei live (due vittorie ai tornei del PGP).

Approfondiamo direttamente con lui, la conoscenza di uno dei più estroversi e “spewer” personaggi del mondo del poker, certi che le sue risposte saranno altrettanto “aggressive” come il suo gioco ai tavoli!

Finalmente dopo i tempi di whine su FB è arrivato il sacrosanto momento del Brag ^-^, qual’è la prima cosa che hai pensato dopo aver vinto?

Non ho pensato nulla in particolare, se non di aver fatto il mio dovere. Entravo da Chipleader al tavolo con circa 3 average, il field non era dotato di grandi nomi e già nella fase 27 left in poi avevo visto di avere abbastanza edge. Un’occasione del genere non capita spesso e non avevo intenzione di farmela sfuggire e così è stato…e poi come dico sempre e come realmente è, sin da quando ho iniziato a giocare: “se arrivo, shippo!”.

“Visdiabuli” è un nick arcinoto per gli amanti dell’online, ma anche Martinez sta cominciando a diventare un nome popolare nei tornei live…ma dove ti senti più a tuo agio in realtà?

Per ora, ovviamente, mi trovo meglio nell’online, ma solo perchè spesso nel live mi annoio/deconcentro. Monotablare con 3 orbite orarie si e no, per un grinder che magari gioca tranquillamente quasi mille mani l’ora, è abbastanza noioso. Questo, talvolta, mi porta ad eccedere in alcuni spot. Ovviamente sto cercando di controllarmi e di giocare il mio A-game, anche se questo magari può vuol dire foldare per 1 ora di fila.

Quando sei ai tavoli, non si può certo dire che attendi il gioco degli oppo. Gioco costantemente in modo aggressivo, se ti dico che sei uno Spewer ti offendi? Ci dici finalmente cosa diamine significa essere “spewer”? 😉

Ovviamente non mi offendo se mi dici che sono uno Spewer, ma ormai non lo sono più come un tempo. Giocando col mio nick, ormai, anche proprio per questa intervista, tutti sanno che gioco aggro/laggish/maniac, quindi devo riadattare il mio gioco a come gli avversari si rapportano a me. E’ un ingranaggio molto sofisticato, soprattutto per chi gioca come me, dove si vive sempre al limite. Un call giusto marginalmente, può diventare una vaccata o un grande call… ci si deve adattare insomma.
Cmq definirei “spewer”, colui che gioca molto lag e non ha paura di mettere le chips dentro ai pot. Un buon esempio potrebbe essere: Bottone lag raisa, Small Blind aggro 3 betta il bottone e noi da Big Blind spewiamo pushando 89s. 🙂

Quando ti ho visto cercare di imbonire anche la Host che stava seguendo il vostro deal mi sono lasciato andare ad una risata di stima infinita ^-^ Quindi Spewer anche nella vita fuori dal poker?

Beh sono abbastanza spewer ovunque, se vuoi metterla così. Sono coerente con me stesso, non le ho mai mandate a dire e non lecco i culi. Non ho paura di risultare arrogante o presuntuoso e onestamente neanche mi interessa più di tanto. Se voglio una cosa, vado e me la prendo e non demordo finchè non la ho. Non mi accontento mai di nulla e voglio sempre di più. Solo un ambizioso può raggiungere l’Olimpo. In ogni caso, l’invito a cena all’host è stato suggerito da Crisbus, che su skype mi diceva “se sei un vero duro glielo dici…”. lol.

In molti ti vedono come un giovane privilegiato, che fa soldi con il poker e che a prima vista si diverte come un matto. E’ tutt’oro quello che luccica?

Non è mai tutto oro quello che luccica, ma sono dell’idea che “homo faber fortunae suae”. Tutto questo non ti cade addosso, ma devi costruirtelo con perseveranza, studio, tempo e dedizione. La parte divertente c’è, ma quando diventa una fonte di reddito, fidatevi che lo diventa molto molto meno. E’ un lavoro come un altro, solo che io investo su me stesso e sulle mie abilità speculando sull’incapacità altrui.

Sappiamo che le room hanno una certa concorrenza e rivalità, GD e PS su tutte, ma sembra invece che tra i player pro regni sovrana una certa stima reciproca. Come vedi il team di GD e quello di PS? Quali sono le reali differenze tra i vostri due gruppi se ci sono (a livello di gruppo piuttosto che di bravura ai tavoli…)?

Onestamente conosco bene entrambi i Team, anche non facendo parte né dell’uno, né dell’altro. Ovviamente sono legato più a quello di Gioco Digitale, sia perchè ci sono Tommaso (che conosco da ben 11 anni ormai, visto che stavamo nella stessa classe al liceo…bei tempi…) che Cristiano (che conosco da circa 2 anni e che abitiamo a 100 metri l’uno dall’altro…lol), sia perchè è stata la prima room con cui ho iniziato il mio percorso sulle room .it.

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Ormai sono grande amico di tutto il team e di coloro che ne lavorano. Con Carla, Irene, Rocco, Simone, Gianluca e suo fratello ( ahuahuahua, ltd rosica troppo quando viene definito “il fratello di…”), Enrico e Max, ormai condivido cene e trasferte, nonchè momenti extrapoker. Anche con i ragazzi di Ps.it, anche se in maniera minore come temporalità, sono amico, soprattutto con Simone Ruggeri, Antonio Tarantino e Pierpaolo Fabretti con cui sono stato + volte a cena e siamo usciti insieme a Roma, nonchè Dario.

Onestamente di differenze non ne noto molte, sono entrambi 2 team molto competitivi e in questo mondo, normalmente, senza ipocrisia, tra skillati ci si rispetta ed ammira e si è felici per le vittorie altrui.

Di sicuro quando si viene al Vagabond, le maglie arancioni hanno sempre la meglio…sei uno di quelli che sidebetta ogni cosa con gli amici anche tu? Hai voglia di raccontarci una side bet un pò folle che hai fatto (o subito) ?

Io di solito sono quello che propone le sidebet. Molte non si possono raccontare, ma ovviamente spesso sono sidebet sull’alcool o sul poker. Epiche rimarrano quelle di Carla e Irene.
La prima in cui Carla sfida Rubin sui 100 metri (l’esito lasciamolo stare…rofl), e la seconda in cui Irene si è fatta leccare da Mustacchione per una cifra iniqua…lol… e c’è anche il video su youtube se lo cercate
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Dai, sembra strano ma ci tocca anche parlare di poker giocato ^-^ Francamente, ho visto un player dominare il sunday dell’altrogiorno…si chiama “Visdiabuli”… è stato poi tutto facile come sembrava dall’esterno?

Non è stato tutto così facile ma da 150 left sono entrato nei top 5 del chipcount e non ne sono mai più uscito. Onestamente high blinds penso di avere molta edge, sia perchè è una fase che conosco meglio di tanti players che non grindano come me, sia perchè non sono moneyscared e gli altri lo sono. L’obiettivo già da allora mi era chiaro e qualsiasi altra posizione che non fosse stata la vittoria, l’avrei ritenuta come un fallimento.

Ovviamente la bravura conta, ma nel singolo torneo servono episodi fortunati. Stranamente non ce ne sono stati molti, se non il flip 150 left che mi ha fatto balzare in alto. Nelle fasi iniziali ho fatto un bello scoppio (88 vs QQ vs AA), ma tolto quello non ce ne sono stati altri. Ho imposto bene il mio gioco ed ho saputo sfruttare la situazione. Nel prebolla final table penso di aver giocato quasi alla perferzione. Lì molti sentivano la pressione e sono stato davvero un rullo compressore e sono molto soddisfatto del mio gioco in quella fase, che mi ha portato ad arrivare al FT con oltre 3 milioni di chips.

Successivamente ho cercato di gestire il mio margine continuendo ad aggredire, ma giocando maggiormente straight-forward. Con quello stack e con le mie skills potevo tranquillamente aumentare il mio stack e arrivare in fondo riducendo al minimo rischi e showdown, tant’è vero che nonostante abbia fatto solo 2 all in pre-flop, entrambi flip ed entrambi persi, la mia chipleading non è stata, quasi mai, messa in discussione. Insomma non proprio una passeggiata, ma neanche una scalata.

Quest’anno hai iniziato vincendo il PGP Finale a GEnnaio, poi l’Omaha sempre al PGP di giungo (bissato dal FT di Luglio), ora il Sunday Special…cos’è rimasto nel cassetto dei desideri per questo fine 2010?

Nel 2010 qualcosina l’ho portato a casa. Oltre i risultati da te detti, sono molto soddisfatto di aver vinto 2 WTA su 4 per il Main Event delle WSOP (entrambi cashati). Quelli mi hanno dato molta soddisfazione, soprattutto nel ripetermi a breve distanza. Obiettivi futuri: Pgp Venezia, Ipt Nova Gorica e se va bene Ept Londra, nonchè le Icoop. Usando 2 canzoni dei Queen: ” I want it all & Don’t stop me Now”… e come ho scritto su facebook dopo aver shippato: “It’s just the beginning…”

Grazie mille Vis, naturalmente Complimenti da parte di tutto lo staff IPC e IPF 😉

Grazie a te e a tutti quanti quelli che lavorano per Italia Poker Club. E’ sempre un piacere per me poter rispondervi e un saluto a tutti.

P.s. Ci risentiremo presto per qualcosa di + grosso. Non è una minaccia, ma una promessa.

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