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il 14 Set 2023

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Il problema dello stallo, del clock e delle time bank cards. Parla Toby Stone

Il problema dello stallo, del clock e delle time bank cards. Parla Toby Stone

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È di qualche settimana fa l’intervista rilasciata da Toby Stone, il Direttore del Torneo del Main Event dell’European Poker Tour di Barcellona e, ormai da anni, la figura di spicco degli eventi targati PokerStars quando si tratta di Floorman e Tournament Directors.

Propio in Catalogna Stone ha risposto alle domande postegli da Howard Swains, pubblicate proprio sul portale di PokerStars all’inizio di settembre.

Un’organizzazione perfetta sotto l’aspetto regolamentare

Se vogliamo parlare di gestione di un torneo prestigioso al quale partecipano i giocatori più forti del pianeta, investendo buy in impegnativi, quella che viene costruita per gli European Poker Tour, non è seconda a nessun’altra organizzazione.

Come tutti i lavori e le professioni, però, chi si ferma è perduto e va da sé che le modifiche per il miglioramento delle proprie prestazioni in ambito lavorativo, siano il sale per chi vuole rimanere su un livello di eccellenza.

Ecco perché lo staff del Direttore del Torneo Toby Stone, non manca mai di confrontarsi con i giocatori, cercando, nel limite del possibilie, di accogliere i suggerimenti che possano migliorare, torneo dopo torneo, la permanenza degli stessi players che, alla fin fine, sono i veri protagonisti degli eventi.

Time Bank cards

Il primo aspetto che viene toccato dall’intervista, è quello del Time Banks e dello stallo dei tornei che, fino a qualche anno fa, era diventato un vero cruccio da parte dei giocatori che avrebbero desiderato un più snello svolgimento delle parti più significative del torneo, bolla e pre-bolla in particolare, che alle volte sono sembrati più una litania, che un un torneo di poker.

Qualche anno fa l’EPT ha deciso di introdurre il sistema del clock sui tavoli e delle time bank cards, accelerando così le tempistiche decisionali da parte di ognuno dei giocatori chiamati all’azione, ai quali sono così stati assegnati 30 secondi da utilizzare per ogni turno di gioco, terminati i quali si sarebbero potute usare delle schede, più o meno numerose a seconda dell’evento, che avrebbero concesso un’estensione di ulteriori 30 secondi nel caso in cui le decisioni si fossero rivelate più difficili del previsto.

Questa la disamina di Stone in seno all’argomento:

“Il problema con le time bank cards ( da adesso TBC ), era che creava confusione. Avevamo tornei diversi, un numero diverso di carte, a volte le davamo al Day successivo, a volte le davamo solo al tavolo finale. A volte il tavolo finale era il Day nuovo, quindi le diamo, non le diamo? I floorman, giustamente, venivano da me tutto il tempo: “Quante carte vanno date oggi? E quante per questo torneo?” E nemmeno io lo sapevo.

Toby Stone

Il problema degli High Roller

Quindi abbiamo deciso di semplificare tutto ora. Abbiamo diversi tornei che usano le TBC, incluso il Main Event dal Day 3. E nel Main Event, ne ricevi solo sei ogni giorno. Non importa quanti giocatori ci siano. Non importa quando hanno raggiunto il tavolo finale. Ne distribuiamo sei ogni giorno, dal terzo giorno. È abbastanza semplice.

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Poi abbiamo altri eventi con Buy In da €10K+, nei quali decidiamo di distribuirle fin dall’inizio. Quello che facciamo lì è un po’ diverso, ne diamo quattro o sei fin dall’inizio. Non importa che tipo di torneo sia, è lo stesso. L’unica differenza sono quattro o sei all’inizio.

Un ulteriore problema del problema sorse a Parigi, negli eventi da €25.000 quando, dando 6 TBC e aggiungendone uno ogni ora, si arrivava ad avere addirittura 20 o 25 TBC nei momenti cruciali dei tornei, per cui il rischio “stallo” diventava evidente ed in effetti in qualche caso è stato veramente così. Abbiamo così deciso di cambiare e consegnarne quattro iniziali, una ogni due ore e la cosa è sensibilmente migliorata. 

 

Lo stallo è ancora un problema?

Non è un problema per me. È il torneo dei giocatori, sono loro che stanno perdendo tempo.

È che lo fa solo una piccola percentuale dei giocatori. I players che non lo fanno iniziano a lamentarsi. Lo vedono come un nostro problema, che noi dobbiamo risolvere, peraltro giustamente, a questo punto. 

Il tutto è stato scritto nella SOP [la procedura operativa standard, essenzialmente i termini e le condizioni di gioco sull’EPT]. Ho inserito in ogni SOP: -Noi operatori, in qualsiasi momento, possiamo limitare la quantità di tempo che le TBC rappresentano-. Quindi, se capiamo che qualcuno sta inutilmente bloccando e interrompendo il gioco, allora possiamo rivolgerci a quel giocatore.

Va bene negli eventi da 25.000 euro di iscrizione.  A quei giocatori non dispiace davvero. Per loro, va tutto bene, lo fanno tutti, fa tutto parte della strategia. Dà loro un po’ di vantaggio e lo fanno tutti. Quindi per loro non è un grosso problema. È per tutti gli altri tornei che succede il finimondo. Quindi, aver aggiunto quella postilla al SOP ci permette di intervenire senza che nessuno possa eccepire nulla.

Il problema è vigilare sui tornei dai field più vasti. Ci potrebbero essere 15 tavoli e devi mettere una persona su ogni tavolo a guardare ogni giocatore. Una volta che hai detto a un giocatore che non gli è permesso usare più le carte, o che gli sono concessi solo 10 secondi, devi stare attento che questo accada. 

 

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