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Giuliano Bendinelli racconta il bracciale WSOPE: “Una cosa folle! In heads-up tanta fortuna, adesso l’obiettivo è…”
La voce è rotta dall’emozione, ma la maratona che lo ha visto al tavolo diciotto ore prima di cingere al polso l’ambito bracciale non ha lasciato il segno più di tanto.
“Ho dormito cinque o sei ore e adesso mi sento fresco come una rosa. Sarà l’adrenalina ancora in circolo – ci dice Giuliano Bendinelli prima di iniziare a raccontare la straordinaria vittoria che lo ha reso il primo pokerista italiano della storia a poter affiancare un Main Event EPT a un braccialetto delle World Series Of Poker.
Una gestione perfetta
Raccontando la vittoria al 2.000€ Monsterstack WSOPE, Bendinelli inizia dalla gestione del torneo:
“Ho gestito benissimo dal punto di vista tattico e strategico, ancora più che dal punto di vista tecnico, tutta la parte del pre-final table e del final table. Avevo addosso un sacco di pressione ICM perché partivo quarto di nove, quindi sarebbe stato un disastro uscire prima di quelli che erano più short di me. Fino a cinque left ho gestito benissimo la situazione e dopo ho trovato il momento perfetto per cambiare marcia e andare a prendermi il titolo. Sono fiero di come ho gestito dal punto di vista tattico, secondo me in maniera perfetta.”
Quando la fortuna mette una toppa alla stanchezza
“In heads-up ho giocato tre showdown in cui partivo dietro, ma la fortuna è stata soprattutto per i runout: ero morto al flop e ho preso dei miracolosi runner runner in all-in per la tournament life, quindi sono molto grato a tutto quello che la vita mi sta regalando.”
Anche perché, arrivato al testa a testa finale, Bendi ha iniziato ad avvertire la stanchezza:
“La giornata è stata davvero estenuante perché abbiamo iniziato il final day alle 14 ed è finito alle sette del mattino, quindi è durato 18 ore, nelle ultime battute ero sveglio da quasi 24 ore. Però poi ho dormito cinque sei ore e ora mi sento fresco come una rosa.”
Obiettivo Triple Crown
Il giorno dopo il bracciale WSOPE, Giuliano ha già rimodulato i suoi obiettivi pokeristici.
“Prima non volevo pensare alla Triple Crown, ma ora invece sì che diventa un obiettivo dichiarato. Rischedulerò il 2026 mettendo molti più eventi WPT perché io i WPT non li giocavo praticamente mai. Non sarà facile perché vincere un torneo è sempre complicatissimo, però paradossalmente ho vinto i due circuiti più complicati, manca quello sulla carta più semplice anche se ovviamente semplice non è nulla.”
Secondo Giuliano, dopo la vittoria del Main Event EPT Barcellona e questo bracciale WSOPE, è con la Triple Crown Live che potrà iscrivere il suo nome nella storia del poker a imperitura memoria.
“In pratica è l’unica cosa che mi manca per la gloria eterna: l’hanno vinta solamente dieci giocatori al mondo nella storia del poker e ovviamente nessun italiano, quindi sarebbe una cosa folle. Già solo il pensiero mi elettrizza.”
