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il 25 Mag 2011

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Intervista a “Bollazzo” giovane grinder : “molti giocatori hanno un rapporto sbagliato con la varianza”

Intervista a “Bollazzo” giovane grinder : “molti giocatori hanno un rapporto sbagliato con la varianza”

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Continua il nostro viaggio alla scoperta dei giovani gridner .it che per svariati motivi continuano a distinguersi nel mondo del poker online. Oggi abbiamo scelto di parlare con Elia, un ragazzo di 22 anni che in circa due anni è riuscito a costruirsi un roll partendo da zero, con i freeroll, fino ad arrivare a grindare MTT middle – high stakes.

“Bollazzo” questo il suo nick su Pokerstars.it e su GDpoker, oltre ad essere un ottimo grinder di MTT è anche un ragazzo, che nonostante la sua giovane età, dimostra una maturità pokeristica e non, dandoci molti spunti per discussioni interessanti.

 

Ciao Boll, essendo un giovane grinder di MTT ritengo doveroso cominciare la nostra intervista con una piccola presentazione, così da farti conoscere meglio ai nostri lettori ?

Salve a tutti. Mi chiamo Elia, ho 22 anni, sono nato e cresciuto in provincia di Piacenza ma vivo ormai da quasi quattro anni a Pisa, dove studio Ingegneria Informatica. Grindo principalmente mtt mid stakes, il mio nick “storico” è Bollazzo su Pokerstars.it, ma negli ultimi tempi gioco anche su GDpoker, sempre con il nick Bollazzo e su PokerClub con il nick VivaElPochoLavezzi.

Da quanto tempo giochi a poker, come hai cominciato ?

Gioco da poco meno di due anni. Ho iniziato per caso, giocavo su facebook per passare il tempo, o magari ogni tanto qualche partita “live” con gli amici, poi un giorno installai PS.it e cominciai a fare qualche freeroll, sempre per divertimento.

Qual è stato il tuo percorso nel poker sino ad ora, da dove sei partito e dove speri di arrivare in futuro ?

Sono partito dai freeroll dove ho vinto le prime decine di euro, poi per un periodo ho giocato i sit ai microlimiti e heads up di Razz per costruirmi un piccolo bankroll, appena il bankroll mi ha permesso di giocare una mole di mtt perlomeno decente (è impossibile grindare solo gli 1 euro mtt su una sola piattaforma essendocene pochissimi al giorno) sono passato a giocare solo mtt. Ora gioco principalmente mtt da 20 a 50, aggiungendo qualche 100 “succoso”. Anche se il roll probabilmente mi permetterebbe di giocare un avg buyin più alto di quello che gioco, preferisco abituarmi gradualmente agli swing che si possono avere giocando limiti più alti. I miei obiettivi rimangono comunque soprattutto “skill-oriented”, spero un giorno di poter diventare uno fra i giocatori tecnicamente più preparati negli mtt in Italia, ma la strada è ancora lunga.

Dunque sei partito praticamente da zero, è stata dura ? Hai fatto coaching ?

Certamente non è stato facile, soprattutto dal punto di vista del tempo impiegato per arrivare a giocare i livelli che gioco ora, se si vuole fare del poker una fonte di reddito ed avere risultati immediati di certo non consiglio un percorso simile al mio. Non ho avuto un vero e proprio coach, ma sicuramente una persona molto importante nella mia crescita è stata Teo “teonzo” Favaro, che mi ha consigliato lungo tutto il mio percorso di grinder.


Che giocatore ti reputi, quali credi siano i tuoi punti forti e quelli deboli ?

Non credo che in mtt abbia particolarmente senso etichettare il proprio stile di gioco. Certamente ci sono delle differenze negli stili dei vari reg, ma dovrebbe esserci soprattutto un adattamento situazionale in base alle variabili in gioco (stack, stack degli avversari, tavolo, struttura ecc.). Credo il mio punto di forza sia principalmente la capacità di analisi post-sessione, in cui cerco sempre di sviscerare a fondo gli spot, cercando di non tralasciare nessuna info, per poi poter modellizzare matematicamente e trarre conclusioni più vicine possibili alla realtà. Punti deboli ne ho tantissimi, e ogni giorno me ne vengono in mente di nuovi su cui lavorare, se devo sceglierne uno direi il gioco postflop reg vs reg, in cui purtroppo ho poca esperienza avendo giocato soprattutto midstakes.

Che ne pensi del coaching nel poker, volendo fare una classifica delle cose indispensabili o necessarie ad un giocatore per diventare reg. o comunque migliorarsi, cosa metteresti al primo posto ?

Penso il coaching sia una specie di catalizzatore per il processo di apprendimento, come del resto in qualsiasi altra disciplina il ruolo del maestro è spingere l’allievo a produrre nuove idee con la propria testa, una volta spiegatogli il perché delle scelte.

Penso la caratteristica principale che un wannabe regular dovrebbe avere sia proprio non fermarsi ai luoghi comuni e a scelte precotte, ma chiedersi ogni giorno il perché delle scelte che compie, da ogni punto di vista (strategia di gioco, gestione del roll, scelte poker-related ecc).

So che sei un utente molto attivo e stimato all’interno di diverse comunità di poker online, che ne pensi dei forum come momento di crescita nel poker ?

Penso i forum siano fondamentali nel processo di crescita di un giocatore. Ho letto centinaia di post dei top reg mtt e credo che ciò mi abbia profondamente cambiato come player. Più in generale penso che nel poker il confronto con gli altri players sia fondamentale. Se si cerca di rielaborare le informazioni con spirito critico, il confronto con qualunque player , all’estremo anche quelli molto più deboli e “artigianali”, non può far altro che condizionarci positivamente. Il poker è un gioco di informazioni incomplete, più buchi si riempiono, più si alza il profit.

Da ormai qualche mese il decreto sui giochi online ha portato grosse novità nei palinsesti di tutte le rooms e a breve dovrebbe arrivare anche il cash game. Che ne pensi ?

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I nuovi buy in non mi sembra abbiano particolarmente cambiato il panorama degli MTT, credo verranno utilizzati soprattutto per eventi speciali. Si parla comunque di cifre parecchio alte per l’utente medio, quindi, in termini di traffico, non credo ci sarebbero le possibilità di ampliare l’offerta in questa direzione. Spero l’avvento del cash porti nuovi giocatori sulle piattaforme italiane, non penso di giocarlo perché richiederebbe parecchio tempo adattarsi ad una specialità che è completamente diversa da quella che gioco ora, ma sono curioso di vedere come reagirà il movimento.

Che consiglio daresti ad un giocatore di poker che vuole specializzarsi nei tornei MTT, quali credi siano le caratteristiche fondamentali per un MTTers ?

Forse io sono troppo maniacale nel valutare quest’aspetto, ma credo la cosa assolutamente indispensabile per un grinder di mtt sia la gestione del roll, considerando la natura stessa del gioco, che porta a vincere “tanto” in poche occasioni e a perdere “poco” spesso: se non si è ben rollati e tranquilli psicologicamente rispetto agli swing, si sarà sicuramente portati a giocare peggio.

Riguardo al gioco penso una delle cose principali sia avere in testa una strategia definita a priori sia per il torneo nel suo complesso che per ogni singola mano. Spesso le mani, o i tornei, giocati male, sono figli di una carenza in questo aspetto. Si arriva ad una determinata mano, o in una determinata strada della mano stessa, odiando sostanzialmente ogni scelta possibile, perché non abbiamo pensato preventivamente a cosa sarebbe potuto accadere.

Se ti va, mi piacerebbe affrontare dei temi che riguardano il poker e la real life, perché credo sia un aspetto importante della vita di un grinder. Tu quante ore a settimana dedichi al poker, giocato e non ?

Grindando mtt non puoi scegliere gli orari, se decidi di grindare devi farlo perlomeno per mezza giornata. A me non pesa particolarmente grindare tante ore di fila, quindi, quando gioco, preferisco addirittura dedicare l’intera giornata, partendo verso le 15 coi pomeridiani, finendo verso le 3-4 nelle giornate migliori. Nei periodi di grinding massivo, d’altra parte, gioco poco più di una giornata su due. E’ difficile valutare quanto tempo si dedichi al poker non giocato, perché inevitabilmente si finisce quasi ogni giorno a discutere spot con altri giocatori, controllare forum o a  railare qualche amico.

Cosa ne pensano i tuoi familiari ed i tuoi amici di quello che fai. Come l’hanno presa i tuoi quanto hai cominciato a dedicarti al poker sempre più assiduamente ?

I miei familiari non hanno troppo presente la dimensione della cosa. Essendo partito come un hobby e non avendoci mai investito denaro non mi sono troppo preoccupato di parlargliene. I miei amici la considerano una passione come altre, con il vantaggio di portarmi ad incassare qualche soldo a fine mese.

Riesci a conciliare la tua vita extra poker con il grinding, mi riferisco a studio, ragazza, amici e parenti ed al tempo che sottrai a loro ( se ne sottrai) per dedicarlo al poker ?

Non credo il poker occupi più tempo rispetto ad altre attività. Praticare uno sport, ad esempio, è molto più impegnativo perché solitamente vincola ad orari fissi, mentre nel poker è più facile conciliare le proprie esigenze sociali con il grinding, basta sapersi organizzare il tempo.

Ritieni che si possa vivere giocando a poker  per tutta la vita come con le altre professioni ? o prima o poi si spegneranno i riflettori  e tornerà tutto com’era prima?

Credo nessuno possa avere la risposta a questa domanda. La mia opinione personale è che prima o poi, nemmeno fra troppo tempo, sarà molto più difficile fare profitto con regolarità, ma forse la mia è una visione troppo catastrofista. Per ora sembra che la crescita della cosiddetta pokermania non si sia ancora arrestata, bisognerà vedere quando questa moda sfiorirà se ci saranno per sempre abbastanza giocatori occasionali per permettere ai regular di fare profitto.

So che sei ancora molto giovane per questa domanda, ma secondo te cosa saresti ora se non avessi conosciuto il poker, come sarebbe stata la tua vita e come ti vedi tra qualche anno con o senza il poker ?

Senza il poker avrei qualche soldo in meno in tasca, un altro hobby principale (sono una persona tendenzialmente monomaniacale, circa in ogni periodo della mia vita ho avuto un hobby che sovrastava nettamente gli altri come impegno e dispendio di tempo e risorse), per il resto credo sarei circa la stessa persona.

Vuoi aggiungere qualcosa, che magari può essere sfuggito durante questa chiacchierata ?

Una banalità. Penso molti giocatori abbiano un rapporto sbagliato con la tanto citata, spesso a sproposito, varianza. Credo sia fondamentale nella vita di un giocatore avere bene presente quanto siano i guadagni sostenibili in un determinato numero di mani/tornei nella specialità in cui gioca. E’ difficile, se non impossibile, rendersi conto oggettivamente di come si sta “runnando” in MTT durante una sessione: ogni colpo perso ci sembrerà unico e fondamentale, ogni colpo vinto una nostra giocata sopraffina, l’unico modo per uscire da questa spirale autodistruttiva è cercare di essere oggettivi con noi stessi, guardando i risultati a mente fredda.

Un caloroso grazie da noi di ItaliaPokerClub, ed un in bocca al lupo per il futuro.

Crepi!

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