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il 8 Lug 2011

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Scandalo Collusion su PokerStars – L’opinione di Fabrizio Dosi a riguardo

Scandalo Collusion su PokerStars – L’opinione di Fabrizio Dosi a riguardo

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Le vicende che stanno sconvolgendo il mondo dei “Reg” della room con la Picca, ovvero il blocco dei conti di Marco “magicbox_V” Bognanni, Litterio “litex83″ Pirrotta, Claudio “clapagano” Pagano e Marco “cekinthedark” Esposito per sospetta “collusion” hanno portato dietro di sè una miriade di commenti, come spesso accade divisi tra colpevolisti e non. Davvero da non perdere il pensiero di Fabrizio Dosi, uno che ci sa fare sia con la penna che con le carte…

Abbiamo letto quasi di tutto in giro sui vari forum, dove ognuno proponeva la propria opinione a riguardo (a torto o a ragione lo lasciamo decidere a voi). Abbiamo chiesto anche ai diretti interessati come avete potuto leggere sulle nostre pagine in precedenza (leggi qui). Ora proviamo a vedere anche l’opinione di uno che nel mondo poker ci vive dentro da anni, e che (chi lo conosce lo sa) non ha certo peli sulla lingua nel dire cosa ne pensa a riguardo. Una voce leggermente fuori dal coro quella di Fabrizio Dosi, che trova molti consensi e molte critiche, come è naturale ogni volta che qualcuno dice la sua in maniera diretta e senza veli.

Leggiamole insieme allora, le parole che Fabrizio Dosi ha voluto pubblicare anche tramite la sua bacheca di FaceBook, trovando subito molti consensi a riguardo. Ma che di sicuro non mancherà anche di scatenare qualche polemica tra quelli che invece non la pensano allo stesso modo a riguardo :

“Qual’è il potenziale economico di un capro espiatorio?

Forse in questa nota dirò un mare di cazzate, forse  perchè sono il solito malfidato che ha smesso di credere nella giustizia e nel principe azzurro da troppo tempo, forse  perchè i boss mafiosi e i leader terroristici vengono arrestati o ammazzati solo prima delle elezioni, forse perchè “Etica” è ormai una parola morta…neanche fosse latina. Apro il giornale mediatico di facebook e dei forum pokeristici ed eccolo lì, sbattuto come sempre in prima pagina: Il “Mostro”. Il mostro all’alba di un battesimo importante, l’arrivo del cash game online. 4 tra i più noti grinders di pokerstars sospesi dal gioco e sotto indagine per collusion e condotta irregolare.

“Hanno usato skype!!!!” urla la folla. “Non si sono rubati i bui!!!” urla ancora la folla sempre più indignata. Sarei uno scemo se pensassi che tutto ciò non sia avvenuto, che loro non sappiano di averlo fatto. L’hanno fatto loro come lo abbiamo fatto tutti, senza però sentirci, nemmeno una volta, dei ladri di galline, dei pessimi uomini, dei criminali. Gli uomini puri, gli “idioti” che Dostoevskij voleva rappresentare attraverso la creazione del Principe Myskijn forse esistono, ma sono solo l’eccezione che conferma la regola.

La regola tattica alla base del nostro gioco: gioca il giocatore, non le carte. E così,seguendo questa regola, è normale che al tavolo si attacchi il giocatore ritenuto più debole, si rispetti di più un giocatore forte, amico ma anche non. Se mi trovassi al tavolo con Phil Evey potrei essere accusato di collusion se decidessi di foldare aq off su una sua semplice apertura preflop? Io credo di no…potrebbe anche essere che forse non sono così scemo.

Fabrizio Dosi al ReMida in compagnia di Irene Baroni e Giorgio Silvestrin

Riporto una mano live giocata recentemente al torneo “Re Mida” in modalità cash game. Salgo con un amico, viaggio in 2, dividiamo la camera, ci conosciamo da una vita, c’è un ottimo rapporto di amicizia. Al torneo capitiamo allo stesso tavolo, posto 5 lui, posto 7 io. Apro Utg+1 con 88, chiama bottone, piccolo e lui da bb. Il flop è 852 con 3 fiori. L’azione è semplicemente questa. Check, check, bet, fold, fold, call. Turn j no fiori. check,bet io, call. Turn 9 no fiori. Check, bet io, call lui. Io giro 88 per il set, lui gira colore al k. L’azione è anomala ed è chiaro che non ci siamo voluti fare del male.

E’ sicuramente collusion se interpretata nel senso che non abbiamo giocato la mano come l’avremmo giocata contro un avversario random, soprattutto da parte sua. Interviene un giocatore e chiede a lui: Come mai non hai rilanciato river? ” E’ original raiser, può avere colore all’asso e non ho voglia di trovarmi nella situazione scomoda di dover giocarmi 400 bb se mi fa re-raise all in e magari foldare davanti a un bluffone che tanto se non ha colore non mi paga il rilancio”.

Il ragionamento ci può stare ma lui sa benissimo che è una scusa banale. Io guardo le cose da un’altro punto di vista e penso: lui la mano la può giocare come vuole ma se mi rilancia river, io, che lo conosco, so benissimo che  ha sempre colore, e questo  in qualsiasi momento della mano in cui lui deciderà di fare quella azione. Senza bisogno che lui me lo dica, senza bisogno di accordi, tatici o espliciti. Semplicemente perchè è mio amico e non mi ruberebbe mai un piatto.

Non c’è modo di porre rimedio alle conseguenze dei rapporti umani, nel poker come in qualsiasi altro campo della nostra vita. Ed ecco che schierandomi dalla parte di chi diventa semplicemente il capro espiatorio di un fenomeno incontrollabile sociologicamente che incomincio a riflettere sulla coincidenza dei momenti in cui accadono le cose. E nel farlo mi perdo nei mei pensieri, volo sulle nuvole e sogno mondi fantastici,dimensioni parallele, reami ipotetici.

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Immagino un paese immaginario, un piccolo reame gestito dal temutissimo Re AAMMMSSSS. Questo reame è composto da 5 province, ognuna con il nome del Barone che la regna. La più grande è la provincia del Barone Stella, poi ci sono le province del Barone Lotteria, la provincia del Barone Digitale, la provincia del Barone dei Cavalli e al confine del regno, nei territori più remoti, la provincia del Barone Eneto.

Il re AAMMMSSSS temutissimo da tutti  è avido e lussurioso, pronto a punire o a premiare i propri baroni in base alla quantità di tasse che loro riescono a raccogliere attraverso l’erario provinciale. Ogni singolo individuo diventa quindi un potenziale cittadino da tassare che tutti vorrebbero nella loro provincia. Più cittadini hai, più sei potente.

Il barone Stella, preoccupato per il calo demografico della propria provincia si interroga sui motivi e su come porre rimedio alla mortalità infantile, alle ondate migratorie, alla mancanza di fedeltà dei propri cittadini. “Siamo in tanti e la criminalità è un problema, deve essere controllata con il pugno di ferro, dobbiamo far sentire i nostri cittadini sicuri, dobbiamo fargli smettere di avere paura. Il volgo mormora e minaccia di non pagare più le tasse, perchè dice che premiamo solo quelli che hanno reddito alto, quelli che hanno almeno 4 stelline al merito retributivo.

Vogliono scappare, è ora di dargli il loro ingenuo contentino”…bisbigliava nell’orecchio del Barone Stella, Klaus Bis, il misterioso consigliere incampucciato. “Ho sentito dire che tra i nostri “Supertassati” i conti Magicarimessa, Cippoalbuio,LittexWiller e Clapaganininonripete hanno violato il coprifuoco e hanno festeggiato nel giorno della quaresima in onore del Re. Puniamo loro!!!! Puniamo loro!!! Tutti li conoscono, tutti sanno i loro nomi e se vedono che puniamo loro tutti potranno ingenuamente credere che la giustizia è uguale per tutti! Tutti sapranno che da noi la sicurezza è la priorità più importante, la voce si spargerà in tutte le provincie e chi non si sentirà sicuro verrà da noi! Verrà da noi!!”

Il re sembrò convinto, un’unica perplessità però lo scosse: “Ma non lo fanno tutti gli anni e abbiamo sempre tollerato?”

“Egregio barone…secondo me si sbaglia, noi non l’avevamo mai saputo…”

Un ultima cosa Bis:”Ma questi 4 baroni fanno parte della guardia provinciale?

“No!”, rispose Klaus Bis…

” E così sia!” sentenzio il Barone…

E vissero tutti felici e contenti….”

Fabrizio Dosi

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