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il 9 Mag 2012

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Pietro De Marinis: «Niente stress al tavolo finale. Le critiche ricevute? I risultati mi danno ragione»

Pietro De Marinis: «Niente stress al tavolo finale. Le critiche ricevute? I risultati mi danno ragione»

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Pietro De Marinis, alias “PietroPS” su PokerStars, ha conquistato le luci della ribalta del poker online italiano: nel giro di pochissimi giorni ha vinto un Sunday Special ed ha conquistato il primo posto al Main Event delle SCOOP, 150.000 euro vinti in poco più di due settimane.

Noi di ItaliaPokerClub l’abbiamo intervistato per conoscerlo meglio, per capire come ha affrontato il tavolo finale delle SCOOP e se, a poche ore dalla vincita, ha già fatto programmi per il futuro.

Ciao Pietro, prima di affrontare i temi caldi della tua avventura al Main Event SCOOP, parlaci un po’ di te. Da dove vieni? Cosa fai nella vita?

Innanzitutto vorrei ringraziarvi per lo spazio che mi state dedicando. Ho 21 anni, sono nato e vivo a Napoli . Ho iniziato a giocare a poker circa 4 anni fa: per me era un divertente passatempo da fare con gli amici una o due sere al mese per passare la serata in compagnia. Da due anni circa, invece, gioco in maniera più “regolare”, ma sempre e solo per hobby e non per qualcosa di più, anche forse per colpa dei preconcetti che molte persone ancora hanno nei confronti di questo gioco, compresi i miei genitori.

Tocchiamo subito il tema caldo delle SCOOP. Quali sono state le tue sensazioni? Quando hai capito che il torneo stava prendendo la giusta piega per te?

Devo ammettere che è stato un torneo abbastanza fortunato almeno per il day 2 e non ho giocato il mio miglior poker: la stanchezza iniziava a farsi sentire. Rimasti in 27, la fortuna mi ha fatto sedere ad un tavolo direi quasi “facile” che mi ha permesso di giocare molto aggressivo e di potermi costruire un buono stack per il tavolo finale. Ho avuto una mano fortunata con coppia di 2 al tavolo finale riuscendo a settare al turn contro “ildecanofg”, che aveva top al flop: grazie a questo colpo sono riuscito a raddoppiare, creando una buona base per la vittoria finale.

Sicuramente, nel corso del torneo, hai dovuto affrontare anche qualche mano sfortunata. Come hai reagito?

Le bad beat sono capitate quasi tutte nel day 1. Ho perso due colpi all’80% quasi di fila ed è stato il momento più difficile per me: stava venendo meno la concentrazione e la fiducia. Per il resto, come ho già detto, la dea bendata non ha fatto troppi scherzi.

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Dopo aver superato le difficoltà sei arrivato al tavolo finale. Che strategia hai utilizzato?

Sono arrivato al tavolo finale con un ottimo stack che mi ha permesso di giocare aggressivo, anche se ammetto di aver fatto delle giocate molto molto al “limite” fatte unicamente perché sapevo che la posta in gioco era molto alta e sapevo che molti giocatori non avrebbero rischiato se non con ottime mani. Sono già stato criticato dal “mondo pokeristico” per queste giocate, ma dati i risultati ho avuto ragione io al momento.

Una prima moneta da 100.000 euro può creare ansia nel giocatore. Tu come hai gestito “lo stress” al tavolo finale? Cosa hai fatto per mantenere la concentrazione?

Ti rispondo sinceramente, non sono stato quasi per niente stressato al contrario del Sunday Special dove mi sentivo molto in tensione. Come mantenere la concentrazione? Bella domanda, è la cosa essenziale per riuscire a vincere un torneo così lungo e con tanti partecipanti. Io ascolto musica: in genere mi rilassa e riesco a stare concentrato.

Il tuo bankroll ora è schizzato alle stelle. Hai già in mente progetti per il futuro? Cosa farai della tua somma vinta?

Sono una bella somma per un ragazzo di 21 anni, contando anche i soldi del 1° premio dell’ultimo Sunday Special. Non so ancora come li userò: sicuramente non li “butterò, anche se un paio di sfizi non posso non levarmeli. Di una parte sicuramente ne beneficeranno anche i miei amici perché in verità glieli devo. Sarà assurdo dirlo, e molti non mi crederanno, ma la soddisfazione più grande è aver conquistato il primo posto battendo un field super competitivo, poi vengono i soldi. Inizierò prossimamente a giocare anche qualche live, ma per il momento ancora nessun progetto.

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