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il 25 Giu 2009

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Lisandro chiude il tris. E Coppola “vede” il final table nell’omaha hi-lo

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Lisandro conquista il 3° braccialetto alle wsop 2009

LAS VEGAS – L’emozione c’è. E forte anche. Jeff Lisandro nasconde lo sguardo, ormai velato dalle lacrime, col suo inconfondibile cappello scuro. Ha appena vinto il suo terzo braccialetto in questa edizione delle World Series of Poker, “spaccando” letteralmente a metà il tavolo finale dell’evento 44, un seven card razz da 2.500$ di buy in, e realizzando così una tripletta nello stesso anno finora riuscita solo a Phil Ivey e Phil Hellmuth.

BRACCIALETTO AZZURRO? – Anche se domani dopo l’ora di pranzo nella Amazon room del Rio risuonerà l’inno nazionale australiano, l’Italia del poker può comunque gioire per il successo di Lisandro. Jeff LisandroSono mezzo australiano e mezzo italiano, certo che c’è una parte d’Italia in questi successi – ha dichiarato distrutto dalla fatica l’italo-australiano, che è nativo di Perth e in queste Wsop ha mostrato di essere il più forte al mondo nello stud vincendo un titolo di razzo, uno di stud e uno di stud hi-lo -. La mia famiglia è originaria di Salerno, come potrei non tenerne conto?”.

E allora esultiamo con Jeff, uno di noi anche se dell’idioma italico sa poco o nulla. Da qui a metà luglio avrà una occasione unica: conquistando un altro titolo potrebbe essere il primo della storia delle Wsop a fare poker.
E dietro l’angolo c’è il 50.000$ Horse, che tra le cinque discipline in cui viene disputato conta tutti e tre i tipi di stud.
Vincere un quarto braccialetto nel 2009 ed entrare nella storia? Non è il momento di pensarci – ha detto l’Aussie d’Italia – sono stanchissimo e ho bisogno di riposare, penso che dormirò almeno un giorno intero. Di certo però giocherò ancora qualche evento prima del main event, ma il titolo di giocatore dell’anno non è cosa a cui penso. Già in passato mi sono caricato di pressioni inutili quando giunsi secondo, questa volta non ho intenzione di farlo”.

Simone Rossi

Simone Rossi

SU E GIU’ CON L’OMAHA – L’impresa di Lisandro ha messo in ombra l’ottima performance dei colori azzurri nel day2 dell’evento 46, il 2.500$ omaha hi-lo.

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Fabio Coppola

Fabio Coppola

Tre gli italiani in the money: Simone Rossi, fuori in 43esima posizione per 4.739$, Max Pescatori, out 26esimo per 7.412$, e Fabio Coppola. Quest’ultimo, dopo essere rimasto cortissimo in zona bolla a causa di un grosso piatto perso con K-K-A-5 contro un avversario che lo ha controrilanciato con A-A-2-6 trovando poi il board perfetto con A-K-x, ha superato il rischio di andare in tilt ed è arrivato a chiudere giornata tra i 24 player attivi imbustando 230.000 gettoni, quando l’average è a 130.000 chip. Domani per il riminese trapiantato a Las Vegas ci sarà la grande chance di approdare al primo final table Wsop in carriera.

Max Pescatori

Max Pescatori

HOLD’EM CON I LIMITI – In chiave azzurra poco da dire, invece, per il day2 dell’evento 45, il mondiale di pot limit hold’em giunto ad un passo dal tavolo finale con John Kabbaj, Kirill Gerasimov e Isaac Haxton tra i 14 in corsa. Nessun italiano d’altronde era sopravvissuto alla prima giornata di gara, proprio come è capitato oggi agli azzurri di spicco iscrittisi al day1 dell’evento 47, un 2.500$ hold’em event. Sono infatti durati pochi livelli sia Cristiano Blanco che Marco Traniello. Potranno rifarsi presto, speriamo.

ETA’ DELL’ORO – Chiusura d’obbligo, infine per il senior no limit hold’em World Championship che ha regalato braccialetto e 437.538$ a Michael Davis, vincitore di un tavolo finale tra i più seguiti e partecipati dell’intera edizione delle Wsop 2009. I boati che si sono succeduti in Amazon Room durante le fasi calde dell’evento hanno infatti surclassato di gran lunga quelli di qualsiasi altro final table. Viva l’entusiasmo dei “vecchietti”. E onore al loro poker, magari un po’ datato e passivo, ma permeato di una voglia di divertirsi che molti dei più giovani paiono aver dimenticato.

Rudy Gaddo

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