Salvo, Wsop e gli occhiali che vanno e vengono

LAS VEGAS – Salvatore Bonavena si sta giocando il braccialetto a un tavolo finale delle World Series of Poker 2010. Spinge i resti in steal. Spizza asso-asso e tutti passano.

Chiama i controrilanci fuori posizione con 3-5 di picche e mette pure al flop con bottom pair. Insomma, non proprio una ordinaria giornata in ufficio. Non almeno per un giocatore normale.Forse sì, invece, per Bonavena che di situazioni del genere effettivamente ne ha vissute diverse, trionfando sia all’European Poker Tour che all’Italian Poker Tour.

Come spiegare altrimenti che Mister Ept in simili situazioni, ogni volta che s’accorge di avere la macchina fotografica puntata addosso, si tolga regolarmente gli occhiali da vista, per poi inforcarli nuovamente per guardar meglio il flop a click avvenuto?

Che non sia in questi gesti, sintomo di lucidità e di capacità di distacco dal tavolo più che di deconcentrazione, la spiegazione della forza di questo giocatore, che col suo stile solido e conservativo e con la sua capacità di lettura riesce comunque a mettere spesso nel sacco le young guns del “raise”, “reraise”, “4bet” e “5bet”?

Las Vegas, dal nostro inviato Rudy Gaddo