Detti e frasi celebri: anche il poker ha le sue tradizioni popolari

Il poker non è solo un gioco, ha la sua storia e le sue tradizioni, le sue leggende ed i suoi miti; insomma anche il poker è “pop”.  Sono così tante le citazioni sul poker che non potremmo riassumerle tutte, ma ne riportiamo alcune veramente significative ,perché sottolineano come questo gioco sia entrato a far parte della nostra cultura. “Il poker dovrebbe essere insegnato a scuola. Infatti offre, in sintesi, la rappresentazione di tutti i rapporti umani che i bambini ritroveranno più tardi, nella vita”; così Yves Montand, celeberrimo cantante ed attore Italiano, descrive il poker come fosse uno specchio della vita.

“Ci sono poche cose così imperdonabilmente trascurate nel nostro Paese come il Poker. La classe elevata ne sa pochissimo. Ho conosciuto uomini di chiesa, brava gente, liberale, sincera, e tutto, che non ha idea di cosa sia una scala reale. E’ abbastanza per vergognarsi della specie”. Lo scrittore Americano Mark Twain è vissuto in un momento storico in cui il gioco del poker era fortemente osteggiato dalle autorità e lo ha spesso utilizzato come strumento polemico.

Il grande giocatore di poker Thomas Preston, megio conosciuto come Amarillo Sim, disse una frase entrata nella storia del poker, descrivendo una situazione in cui prima o poi ogni giocatore viene a trovarsi; “Se non riesci a individuare il pollo al tavolo da gioco nella prima mezz’ora, allora il pollo sei tu”.

“Un giocatore dovrebbe sapere che una volta che il denaro sta nel piatto, cessa di essere suo”.  Herbert Yardley , importante crittologo Americano, era un grande appassionato di poker e scrisse un libro tutt’ora molto letto dai giocatori di tutto il mondo “L’Educazione di un giocatore di poker”.

Tutte queste citazioni rivestono, anche se in modo diverso ed in contesti lontani tra loro, una grande importanza storica e testimoniano come il poker possa diventare anche uno strumento di comunicazione sociale ed un veicolo di idee innovative.