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il 10 Mar 2011

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Il poker ti insegna a gestire le perdite ed evitare i conflitti personali

Il poker ti insegna a gestire le perdite ed evitare i conflitti personali

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Riprendiamo la lettura del saggio pubblicato da David Sklansky e Alan Schoonmake sul sito Twoplustwo, che ci illustra gli aspetti che rendono il poker una disciplina adatta a tutti sfatando quel mito che lo vede solo come un gioco d’azzardo puro. negli scorsi episodi abbiamo affrontato temi come : gli insegnamenti di vita del Poker, il miglioramento delle nostre capacità di studio, il potenziamento della logica di pensiero, gli aspetti del poker che ci guidano nella scelta giusta e più profittevole nel lungo periodo e ci eravamo lasciati parlando di come il poker ci insegni a non avere pregiudizi ed ad adattarci alle diverse situazioni.

Oggi riprendiamo la lettura affrontando un tema molto interessante : Gli aspetti legati alla gestione delle perdite ed l’importanza del non soffermarsi sui conflitti personali. Da grande teorico e saggio del poker qual è, Sklansky cerca di mettere in guardia non soltanto i giocatori, dal dare troppa importanza alle perdite e soprattutto dal continuare a nutrire una sete di vendetta nei confronti di qualcun altro. Tali temi sono quanto mai attuali al giorno d’oggi, e secono Sklansky e Schoonmake il poker ci insegnerebbe ad approcciarci verso questo situazioni.

Il Poker ti insegna a gestire le perdite

Molte persone non riescono a far fronte alle perdite. La perdita di posti di lavoro, la discussione e la perdita di un partener spesso generano in loro una tragedia enorme. Questi soggetti non riescono ad accettare la perdita che a volte può anche sfociare in una vera e propria ossessione. Spesso si è portati a cercare di riprende la propria vita guardando indietro piuttosto che avanti, commettendo un errore madornale.

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Il poker ti insegna come far fronte alle perdite perché avvengono frequentemente. Spesso si perdono le mani molto più di quanto si riesca a vincerle, e concludere una sessione in perdita fa parte del gioco. Inoltre in poker ti insegna a non avere fretta di recuperare, perché tale fretta causerebbe ulteriori perdite. La ricetta giusta è  accettare perdite a breve termine e continuare a svolgere un gioco solido e paziente. Non si potrà  essere un vincitore, nel poker o nella vita, se non si impara a superare le perdite e andare avanti.

Il Poker ti insegna a non soffermarti sui conflitti personali

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Molte persone prendono i conflitti troppo sul personale. Si può decidere di battere qualcuno così male che si finisce poi con il  vincere la battaglia, ma perdere la guerra. Peggio ancora, se non si riuscisse a vincere, si può arrivare prendere tale sconfitta come una sconfitta personale che alimenterebbe in noi il desiderio di vendetta. Chiunque abbia praticato con serietà uno sport doloroso e/o di contatto fisico (come il football, boxe e calcio) ha meno probabilità di prendere  un conflitto troppo sul personale. Farsi male insegna ad alcuni atleti che il conflitto è solo parte del gioco e della vita. Ahimè, molte persone non imparano mai la lezione.

Il poker ti insegna a spersonalizzare i conflitti perché si basa sul conflitto impersonale. L’obiettivo è quello di vincere altri soldi, non importa di chi siano. Non importa se si vince o si perde a Harry, Susan, o Bob. Le  chips di ognuno hanno lo stesso valore e il denaro di tutti si spende allo stesso modo.

Il poker insegna rapidamente che situazioni come l’ essere bluffato, sbeffeggiato, outplayato o semplicemente se un avversario ha giocato meglio in una mano, non rappresentano sfide personali o insulti, sono solo parte del gioco.  Il poker insegna anche che ingaggiare conflitti personali può essere estremamente costoso.

Se spinti dalla sete di vendetta, si può agire stupidamente e perdere un sacco di soldi. Giocando contro “il  nemico” può diventare così importante per noi da costringerci a dover foldare mani che non avremmo foldato in altre situazioni, oppure a provare bluff senza speranza o comunque ad assumere molte altre decisioni stupide,  che chiamiamo di solito azioni autodistruttive. I cinesi hanno un meraviglioso proverbio: “Se sei in cerca di vendetta, allora scava due tombe. Uno per lui e una per te”, uno principio del poker è di insegnare ad un giocatore ad aprire la sua mente.

Per rileggere i capitoli precedenti : Prima parte, Seconda parte, Terza parte, Quarta parte, Quinta parte.

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