Thursday, Apr. 25, 2024

Strategia

Scritto da:

|

il 16 Set 2011

|

 

E’ sempre conveniente fare coaching ?

E’ sempre conveniente fare coaching ?

Area

Vuoi approfondire?

Argomenti correlati

Per quanto il poker sia a detta di molti una disciplina semplice dalla quale trarre profitto non è difficile, sempre più sono i giocatori che utilizzano il coaching per poter migliorare il proprio rendimento ai tavoli e magari aumentare i propri profitti.

Ma prima di rivolgersi ad un coach capita di porsi delle domande : Come si fa a scegliere il coach giusto ? quali caratteristiche deve avere un coach ?Quanto costa?

Le prime due domande sono state ampiamente trattare da Mario Sabbatini in un articolo di qualche tempo fa nel quale lo scrittore analizzava gli aspetti fondamentali che un coach deve possedere per essere tale, mettendo in risalto le differenze tra l’essere un buon giocatore con un win rate molto alto e l’essere un buon coach, aspetti questi che non sempre coincidono.

Oggi tenteremo di rispondere alle altre domande, valutando la convenienza del rivolgersi ad un coach, i costi del coaching e se effettivamente il coaching fa al caso nostro o meno.

CHI PUO’ RIVOLGERSI AD UN COACH

In linea di massima il coaching è rivolto a tutti i giocatori, dal più esperto al neofita che si approccia per la prima volta al poker. Questo però non vuol dire che tutti debbano necessariamente rivolgersi ad un coach, le domande fondamentali da porsi se si sta pensando di rivolgersi ad un esperto sono : Cosa voglio ottenere ? Dove voglio arrivare ? Qual è il mio livello di gioco ?

Se siamo giocatori alle prime armi che giocano a poker come passatempo settimanale magari per staccare dalla routine del lavoro quotidiano e non abbiamo particolari aspettative, forse un coaching non fa proprio al caso nostro. Ci basterà leggere in rete qualche guida pratica, imparare le regole fondamentali e magari dare uno sguardo all’area tecnica dei Forum. Allo stesso modo se pur avessimo voglia di scalare i livelli e trarre profitto dal poker, ma abbiamo da poco imparato le regole del gioco, forse sarebbe meglio prima sperimentare sulla pripria pelle il nostro reale livello di gioco. Quindi giocare per un po’ di tempo ai livelli più bassi cercando di costruirci un piccolo bankroll da reinvestire poi in un coaching.

Quindi sostanzialmente il prototipo dell’allievo ideale è il giocatore che ha voglia di imparare e migliorarsi, ma che di base ha già una piccola esperienza nel poker magari ha già battuto di suo i livelli più bassi e grazie al coaching potrà tentare la scalata con più facilità e in meno tempo.

QUANTO COSTA IN COACHING NEL POKER

Comparatore Bonus

Questo comparatore confronta i bonus di benvenuto attualmente verificabili sui siti degli operatori italiani. Questa tabella ha una funzione informativa e gli operatori sono mostrati in ordine casuale.

Questo è senza dubbio uno degli aspetti più controversi e delicati per chi decide di affidarsi al coaching per migliorare. Solitamente non esistono regole scritte o tariffe precise, l’orientamento del “mercato” spesso va verso due tipi di coaching : uno del tutto gratuito e l’altro remunerato.

Il coaching gratuito spesso è legato allo stacking, il coach dopo aver formato il proprio allievo decide di finanziarlo per cominciare a giocare ottenendo in cambio una percentuale sulle vincite del suo allievo. Questa pratica è molto diffusa, ma presuppone alla base una fiducia tra i due soggetti e oltretutto la scelta da parte del coach dei propri allivei.

I vantaggi per l’allievo sono molteplici : non deve sborsare denaro di tasca propria nell’immediato; non rischia denaro proprio nello scalare i livelli ed ha la possibilità di migliorare il proprio gioco praticamente gratis. I contro invece sono legati ai tempi : solitamente il coaching con stacking presuppone contratti tra le due parti per tempi lunghi, dai 3 mesi ad 1 anno mediamente. Durante questo periodo il giocatore pur traendo profitto dal proprio gioco è costretto a dividerlo con il proprio coach.

Il coaching remunerato invece si basa su tariffe orarie che ogni coach stabilisce autonomamente, solitamente si acquistano pacchetti di ore (mediamente 10 ore) durante le quali l’allievo e il coach stabiliscono di comune accordo gli obbiettivi da raggiungere. Questa pratica a differenza della precedente non implica lunghi tempi durante i quali dividere i propri profitti, ma viceversa può arrivare a costare svariate centinaia di euro.

E’ SEMPRE CONVENIENTE FARE COACHING ?

Questo concetto è conseguenza principale delle prime due domande a cui abbiamo cercato di dare risposta poco fa, valutare la convenienza di un coaching dipende fortemente dalle nostre aspettative e obbiettivi che vanno poi commisurati al costo del coaching. Se siamo giocatori di micro limiti e volgiamo cercare di fare un level up agli small stakes sarebbe inutile chiedere un coaching a Tom Dowan, ci costerebbe circa 6.000$ l’ora e sicuramente ci fornirebbe concetti per noi troppo avanzati, sarebbe come far guidare un’auto da corsa ad un neopatentato.

In quel caso meglio puntare su un’utilitaria, o magari una berlina se proprio ci volgiamo lanciare. In soldoni bisogna cercare di evitare passi più lunghi della gamba affidandoci a qualcuno in grado di seguirci e che ci fornisca i concetti adatti al nostro livello di gioco. In questo caso potremo trarre notevoli benefici dal coaching e  aumentare di molto i nostri profitti al tavolo verde.

Articoli correlati

ItaliaPokerClub non è un operatore di gioco a distanza, ma un portale informativo dedicato ai giochi. Tutte le poker room partner del nostro portale hanno regolare licenza AAMS. Il gioco è riservato ai soggetti maggiorenni e può causare dipendenza e ludopatia.
Consigliamo, prima di giocare, di consultare le probabilità di vincita dei singoli giochi presenti sui siti dei concessionari