Poker Live Adventure – Italiapokerclub https://www.italiapokerclub.com Thu, 31 May 2018 13:43:19 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.4.3 Justin Bonomo comanda i 14 left del Super High Roller Bowl, Vogelsang cerca l’incredibile back to back! https://www.italiapokerclub.com/tornei-poker-reportage-news/253256/super-high-roller-bowl-2018-day2-justin-bonomo-chipleader/ https://www.italiapokerclub.com/tornei-poker-reportage-news/253256/super-high-roller-bowl-2018-day2-justin-bonomo-chipleader/#respond Tue, 29 May 2018 11:13:36 +0000 https://www.italiapokerclub.com/?p=253256 Il Day2 del Super High Roller Bowl 2018 si è appena concluso con la chiplead di un Justin Bonomo in grande spolvero, alla guida dei 14 players left alla penultima giornata di azione. L’evento ha preso il via con i […]]]>

Il Day2 del Super High Roller Bowl 2018 si è appena concluso con la chiplead di un Justin Bonomo in grande spolvero, alla guida dei 14 players left alla penultima giornata di azione.

L’evento ha preso il via con i 30 giocatori rimasti dai 48 partecipanti iniziali, dopo i primi 7 livelli completati, e non sono mancate pesanti eliminazioni e altrettanti spot imparabili.

Il primo player out del Day2 è stato l’ex campione Rainer Kempe, seguito a ruota dai due connazionali Arne Ruge e Koray Aldemir. Dopo la prima pausa eliminato anche Cary Katz, che ha abbandonato il torneo con top set, non sufficiente allo showdown contro la scala chiusa al river da Kahle Burns.

Nello stesso tavolo, il SHR Bowl saluta anche Phil Ivey, invischiato in uno spot davvero sfortunato: Phil apre 10.000 da CO, Brandon Adams e Bryn Kenney callano rispettivamente da BTN e BB.

Su flop K Q 10 Ivey cbetta 30.000 chips, Adams folda e Kenney calla; al turn cade Q e Kenney check/pusha sulla second barrel a 70.000 di Phil che chiama!

Allo showdown si aggiudica il pot Kenney con Q 10, full house; Ivey mostra J 9.


Fine dei giochi anche per Fedor Holz pochi minuti più tardi, eliminato proprio dal chipleader Justin Bonomo: dopo l’open a 12.000 chips di Jason Koon, Holz 3betta 35.000 da CO e riceve la 4bet di Bonomo a 95.000 da SB; fold di Koon e call di Fedor.

Flop 7 5 3 – Bonomo betta 70.000 e Holz chiama.

Turn 3 – Bonomo spara la seconda a 150.000 e Holz rilancia fino a 390.000 chips; quick call di Bonomo.

River 7 – Bonomo check/call il push di Holz: flush al flop per entrambi, A K batte J 10!


Altro protagonista di giornata è stato senza dubbio Christoph Vogelsang, in corsa per un incredibile back to back e attualmente quarto nel chip count.

“Sento di aver giocato davvero bene”, ha dichiarato il tedesco ai microfoni di PokerNews. “Oggi è andata molto bene, è stato così per gran parte della giornata, sono felice!”


Chipcount Day2 Super High Roller Bowl


Payout Super High Roller Bowl

1 $5,000,000
2 $3,000,000
3 $2,100,000
4 $1,600,000
5 $1,200,000
6 $900,000
7 $600,000

Il Super High Roller Bowl 2018 riprenderà questa sera a blinds 6.000/12.000 e ante 12.000 a partire dalle nove ora italiana.

 

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Super High Roller Bowl 2018 Day1 – Daniel Negreanu al comando dei 30 players left! https://www.italiapokerclub.com/tornei-poker-reportage-news/253176/super-high-roller-bowl-day1-daniel-negreanu-chipleader/ https://www.italiapokerclub.com/tornei-poker-reportage-news/253176/super-high-roller-bowl-day1-daniel-negreanu-chipleader/#respond Mon, 28 May 2018 10:20:42 +0000 https://www.italiapokerclub.com/?p=253176 Appena concluso il Day1 della quarta edizione del Super High Roller Bowl da $300.000 di buy-in, torneo che riunisce i migliori giocatori di poker del mondo, i nomi più prestigiosi, i personaggi più carismatici per l’evento più esclusivo dell’anno, antipasto prelibatissimo in […]]]>

Appena concluso il Day1 della quarta edizione del Super High Roller Bowl da $300.000 di buy-in, torneo che riunisce i migliori giocatori di poker del mondo, i nomi più prestigiosi, i personaggi più carismatici per l’evento più esclusivo dell’anno, antipasto prelibatissimo in vista delle WSOP.

Partiti in 48 presso l’ARIA Resort & Casino di Las Vegas, saranno solo 30 i fortunati partecipanti al Day2, pronti a darsi battaglia per un montepremi ricchissimo da 14.4 milioni di dollari.


Al termine dei primi 7 livelli di gioco, Daniel Negreanu ha conquistato una travolgente e netta chip lead (stack 1.618.000 chips), coerente con la forte dichiarazione di poche ore prima: “Sono qui per vincere questo torneo”.

‘Kid Poker’ si dimostra ancora un osso duro per i giovani campioni della nuova generazione, probabilmente galvanizzato dalla buona riuscita del suo hybrid poker

L’ascesa di Daniel in cima al chip count è iniziata con lo spot vinto contro Polk (successivamente eliminato), grazie ad una corposa value bet pagata da Doug con coppia di dieci su board pairato, non abbastanza per le dame di Negreanu.

Immediatamente alle spalle del campione canadese, Jason Koon a quota 986.000 chips, vincitore dell’enorme coin flip che ha segnato l’eliminazione di Timofey ‘Trueteller’ Kuznetsov: A K vs J J su board 8 9 10 2 J, decisamente favorevole per lo statunitense.

Gradino più basso del podio per Steffen Sontheimer, alle calcagna con 960.500 chips!

Altri nomi importanti tra i ‘caduti’ al termine di questo Day1: David Peters, Tom Marchese, Antonio Esfandiari, Phil Hellmuth, Isaac Haxton, Ben Tollerene, Erik SeidelIgor Kurganov e anche Adrian Mateos, eliminato da Justin Bonomo durante l’ultima mano di giornata.

Grandi stack ancora in gara includono Stephen Chidwick (888.500 chips), Bryn Kenney (852.500 chips), Kathy Lehne (801.500 chips), Seth Davies (738.000 chips), Justin Bonomo (675.500 chips), Sam Soverel (634.000 chips) e Nick Petrangelo (564.000 chips) a chiudere la top ten. Dentro anche il campione in carica Christoph Vogelsang, in 21° posizione con uno stack di ha 232.500 gettoni.

 

Chipcount Day1 Super High Roller Bowl

Payout Super High Roller Bowl

1 $5,000,000
2 $3,000,000
3 $2,100,000
4 $1,600,000
5 $1,200,000
6 $900,000
7 $600,000

Il Super High Roller Bowl 2018 riprenderà questa sera a blinds 2.000/4.000 e ante 3.000 a partire dalle nove ora italiana.

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Perché i giocatori vincenti zoppicano nelle World Series of Poker? https://www.italiapokerclub.com/poker-news/251153/giocatori-vincenti-zoppicano-wsop/ https://www.italiapokerclub.com/poker-news/251153/giocatori-vincenti-zoppicano-wsop/#respond Sun, 08 Apr 2018 10:12:19 +0000 https://www.italiapokerclub.com/?p=251153 Sei un regular online vincente, hai bisogno del brivido delle partite dal vivo e il tuo obiettivo è dimostrare quanto vali sbancando le World Series of Poker. È il sogno di tutti, no? Ashley Adams, giocatore ed autore di centinaia […]]]>

Sei un regular online vincente, hai bisogno del brivido delle partite dal vivo e il tuo obiettivo è dimostrare quanto vali sbancando le World Series of Poker.

È il sogno di tutti, no? Ashley Adams, giocatore ed autore di centinaia di articoli a tema poker, ha elencato sul portale PokerNews i 5 ostacoli che separano gli ‘eroi casalinghi’ dal successo in quel di Las Vegas.

Scopriamoli insieme!

1) Statistica e percentuali

Le tue skills superano abbondantemente il livello medio del field e riesci a raggiungere la zona premi nel 20% dei tornei a cui partecipi.

Ottimo, ma guardiamo l’altra faccia della medaglia. Non c’è alcun ritorno economico quattro volte su cinque e la probabilità di raggiungere il final table è spesso incalcolabile. In secondo luogo, probabilmente stai sopravvalutando le tue capacità e sottostimando l’esperienza e l’abilità di coloro che tendono a farcela.

Sei più forte del concorrente medio ma sei in grado di confrontarti con chi vince quotidianamente? Le probabilità sono contro di te!

2) Avversari preparati

I tuoi risultati nei tornei ed ai tavoli cash game non sono quelli sperati e non riesci ad individuarne la causa.

Sveglia, sei a Las Vegas! Ti stai dirigendo nelle sale da poker più famose del globo, le migliori, quelle di cui hai sempre sentito parlare.

Aria, Wynn, Bellagio, Venetian. Indovina un po’? Ecco dove trovare i giocatori più forti.

3) Svantaggio ambientale

Il fattore skills non è l’unico problema da affrontare.

Sei un turista, un player in cerca di azione durante un soggiorno limitato ed il tempo è tiranno.

I tuoi avversari non hanno alcuna pressione temporale: vivono in prossimità del ‘posto di lavoro’, lo stesso che hai raggiunto in aereo, e il poker fa parte della loro routine quotidiana.

Sono tranquilli, riposati e conoscono cose sugli altri giocatori che tu non sai: sei nel loro habitat naturale!

4) Status sfavorevole

Non sei al meglio e lo sai. A casa giochi quanto e quando vuoi, sei concentrato, mangi e bevi senza eccessi.

A Las Vegas, dopo un lungo viaggio, potresti non essere al top della condizione.

Il fascino della capitale del divertimento e tutte le sue tentazioni potrebbero alterare la tua concentrazione, stay focused!

5) Interesse smisurato per l’azione

Sei abituato a scegliere con attenzione i tavoli più profittevoli, la table selection è un punto fisso della tua strategia.

Non oggi! Stai per giocare le WSOP e probabilmente la tua voglia di giocare supera il tuo buon senso.

Inoltre, non hai abbastanza informazioni sui tuoi avversari e quindi trovare il tavolo ideale è davvero un’impresa…

Ad ogni modo, chi può biasimarti? Sfrutta al massimo il tuo breve soggiorno, buona fortuna!

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Charlie Carrel analizza una mano del WSOP Europe High Roller for One Drop: “Più un tell è frequente, più la sua assenza è significativa!” https://www.italiapokerclub.com/poker-news/250863/charlie-carrel-analizza-tell-live-mano-wsop-europe-high-roller-for-one-drop/ https://www.italiapokerclub.com/poker-news/250863/charlie-carrel-analizza-tell-live-mano-wsop-europe-high-roller-for-one-drop/#respond Sat, 31 Mar 2018 08:53:04 +0000 https://www.italiapokerclub.com/?p=250863 Live tells e bias di conferma sono sempre stati il suo pallino del gioco. Charlie Carrel, noto campione e protagonista delle migliori partite high-stakes del globo, ha recentemente analizzato nel podcast ‘The Chip Race’ una mano particolare giocata durante l’High […]]]>

Live tells e bias di conferma sono sempre stati il suo pallino del gioco.

Charlie Carrel, noto campione e protagonista delle migliori partite high-stakes del globo, ha recentemente analizzato nel podcast ‘The Chip Race’ una mano particolare giocata durante l’High Roller for One Drop da €111.111 di buy-in delle WSOP Europe 2017.

Lo spot in questione, poi riproposto da Zachary Elwood sul portale PokerNews, ha costretto il forte player britannico ad uno studio minuzioso del comportamento avversario che ha influenzato l’intera action postflop.

Diamo un’occhiata al colpo.

Blinds 15.000/30.000. Paul Newey, regular degli high rollers noto per la sua natura piuttosto tight, apre il gioco da middle position e riceve la 3bet a 165.000 del bottone, player occasionale e dall’immagine loose.

Carrel, con uno stack di 3.2M di chips, opta per una cold-4bet a 425.000 con A K da small blind; avendo messo il suo avversario su un ampio range di aggressione, la size scelta è stata appositamente pensata per indurre il 3bettor al call.

E così è stato! Fold di Newey, chiama bottone: pot da circa un milione di chips.

Flop 6 2 2 – Carrel cbetta 275.000 e oppo entra stranamente in the tank per almeno un minuto e mezzo prima di callare.

Prima riflessione: Charlie aveva scambiato qualche parola con bottone, player amichevole e scherzoso, e lo conosceva bene, dunque il suo comportamento ha reso probabile il vantaggio del britannico nello spot. Un timing così singolare per una decisione relativamente semplice indica raramente una mano forte. La disamina potrebbe portare a conclusioni diverse solo se oppo fosse un estraneo capace di avere atteggiamenti ingannevoli per mascherare forza.

Il pot raggiunge quota 1.55M.

Turn 5 – Check di Carrel, bottone betta 800.000 lasciandosi dietro 600.000 chips.

Seconda riflessione: la size scelta da oppo ha reso più complicata l’analisi dello spot. Charlie si aspettava una bet più piccola, qualcosa come 550.000, ed ha iniziato a parlare nel tentativo di ottenere alcune informazioni immaginando di ottenere spesso una risposta.

Dopo un minuto, bottone non aveva ancora detto una parola. Conoscendo la personalità del ragazzo, questo silenzio era un altro probabile segnale di debolezza.

“È difficile mantenere una certa compostezza ed ignorare le parole quando qualcuno parla in maniera amichevole”, afferma Carrel rivedendo lo spot. “Se il mio avversario avesse avuto mani di valore avrebbe sicuramente interagito!”

Terza riflessione: in generale, parlare da scommettitore è un segnale di tranquillità. Il silenzio è la norma ed è dunque complicato intuire da questo se l’avversario ha valore o il nulla cosmico, ma tutto ciò potrebbe essere falso in questo specifico caso per un giocatore occasionale. “Più un tell è frequente, più la sua assenza è significativa”.

Per avere ulteriore conferma del suo pensiero, Charlie chiama l’orologio su stesso, ed è in questa occasione che il suo avversario regala un tell importantissimo.

Dopo la richiesta del clock, bottone sorride. Reazione fatale: Carrel lo mette ai resti con A high e il giovane snap-folda!

Quarta ed ultima riflessione: le reazioni sono direttamente proporzionali al valore dell’action ed esprimono più o meno rilassamento. Come per il silenzio, anche i sorrisi possono avere difficile lettura in quanto lo scommettitore potrebbe indossarne uno sia in bluff che per valore. In questa precisa mano però, avendo a che fare con un giocatore ricreativo, Carrel ha giudicato quel sorriso come un segnale troppo contenuto per la situazione, un tell che gli ha suggerito la mossa corretta.

Tutti i comportamenti discussi sono perseguibili solo grazie alle informazioni di base certe che si hanno sull’avversario e che ne hanno facilitato la lettura; la stessa situazione riproposta su un giocatore esperto probabilmente non avrebbe portato alle stesse conclusioni, almeno non con la stessa probabilità di successo.

Durante le partite live captare ogni informazione può essere decisivo, occhi aperti!

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High Roller PCA – Quads vs Full House Nuts: che cooler tra Mandavia e Yaroshevskyy https://www.italiapokerclub.com/tornei-poker-reportage-news/247684/high-roller-pca-quads-vs-full-house-nuts-cooler-mandavia-yaroshevskyy/ https://www.italiapokerclub.com/tornei-poker-reportage-news/247684/high-roller-pca-quads-vs-full-house-nuts-cooler-mandavia-yaroshevskyy/#respond Sat, 13 Jan 2018 15:53:54 +0000 https://www.italiapokerclub.com/?p=247684 Nel day1 dell’high roller da 25.000$ di buy-in della Poker Caribbean Adventure, torneo che vede ancora in corsa i nostri Mustapha Kanit e Rocco Palumbo, un cooler surreale ha visto protagonisti Ankush Mandavia, 4.456.064$ di vincite in tornei live, e […]]]>

Nel day1 dell’high roller da 25.000$ di buy-in della Poker Caribbean Adventure, torneo che vede ancora in corsa i nostri Mustapha Kanit e Rocco Palumbo, un cooler surreale ha visto protagonisti Ankush Mandavia, 4.456.064$ di vincite in tornei live, e l’ucraino Igor Yaroshevskyy, player da ben 2.977.565$ d’incassi negli ‘MTT da casinò’.

Il ‘fattaccio’ si è verificato nel corso dell’ottavo livello di gioco: blinds 600/1.200, ante 1.200 (sì, questo torneo prevede Ante paritari al big blind a partire dal primo livello di gioco).

Mandavia (in foto copertina) apre a 2.800 da utg e Yaroshevskyy tribetta da big blind a 9.000. Gioca Ankush.

Flop: 2J7

C-bet a 10.000 per Igor, just call per Mandavia.

Turn: 7

L’ucraino check/calla la bet a 16.000 del suo avversario.

River: A

Lead-out 25.000 per Yaroshevskyy, all-in 78.200 per Mandavia e snap call per Igor che, disgustato, vede girarsi 77 del suo avversario. I suoi Assi (AA) volano nel muck tra lo stupore generale del tavolo.

Igor Yaroshevskyy

Igor busterà di lì a poco, Ankush imbusterà top 10.

Alcuni di voi ricorderanno Mandavia in occasione del torneo Heads-up delle WSOP 2014: l’americano di origini iraniane fu infatti l’avversario di Davide Suriano nei quarti di finale, nel torneo che regalò il braccialetto al nostro portacolori.

Suriano riuscì poi a sconfiggere un certo Daniel Colman in semifinale e Sam Stein nel testa a testa della vita.

Una serie di coincidenze ci rimembra che fu proprio “mrgr33n13“, un anno fa alle Bahamas, a centrare in diretta streaming un colpo analogo a quello di Mandavia. Impegnato nel PokerStars Championship, Daniel chiuse poker di 2, contro il full d’assi del povero Christoph Vogelsang…!

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Melanie Weisner sul poker in rosa: “Non c’è cosa che mi fa tiltare più di un ladies event!” https://www.italiapokerclub.com/poker-news/225458/melanie-weisner-poker-femminile-ladies-event-tilt/ https://www.italiapokerclub.com/poker-news/225458/melanie-weisner-poker-femminile-ladies-event-tilt/#respond Tue, 25 Oct 2016 16:25:44 +0000 https://www.italiapokerclub.com/?p=225458 Penultima donna sopravvissuta all’ultimo main event WSOP, Melanie Weisner ha raccontato il suo punto di vista sulla presenza femminile nel poker in una lunga intervista comparsa sul portale internazionale Pokerlisting. Polacca per metà, un quarto russa e un quarto austriaca, Melanie […]]]>

Penultima donna sopravvissuta all’ultimo main event WSOP, Melanie Weisner ha raccontato il suo punto di vista sulla presenza femminile nel poker in una lunga intervista comparsa sul portale internazionale Pokerlisting.

Polacca per metà, un quarto russa e un quarto austriaca, Melanie si è stabilita a Los Angeles dal 2014 dopo aver dimostrato a tutti le sue skill nel poker online. L’exploit alle ultime WSOP l’ha portata sotto la luce dei riflettori, principalmente perché quando una donna arriva in fondo ad un evento di tale portata, in un field composto quasi totalmente da uomini, è sempre una notizia.

Alla domanda su quanto possa essere lusinghiero per una donna venire celebrata per queste ragioni Melanie risponde: “Si, penso che esaltare le figure femminili sia un modo per coinvolgere maggiormente le donne in uno sport che, di fatto, ha una componente maschile fin troppo predominante. Insomma, è una buona scusa per celebrare una minoranza importante e finché tutti vengono trattati con rispetto e senza disparità non c’è alcun problema.

Per quanto riguarda i ladies event però, Melanie non pare essere così entusiasta: “Capisco che un ambiente esclusivamente femminile possa risultare più confortevole per una donna, ma fortunatamente mi sono fatta le ossa online e i ladies event non sono affatto un incentivo per me. Dirò di più. le dinamiche che si instaurano al tavolo tra donne mi fanno letteralmente tiltare, perciò preferisco partecipare agli altri eventi.

Secondo lei sarebbe ora che una donna arrivasse nuovamente in fondo al main event, come accaduto una sola volta in passato a Barbara Enright, quando però ancora i field erano decisamente ridotti rispetto ai giorni nostri: “Devo ammetterlo, sentivo di avere gli occhi addosso perché in fondo non rappresentavo soltanto me stessa ma l’intero genere femminile.

Ciò che le importa maggiormente è la soddisfazione personale: “A parte il fatto di esser rimasta tra le ultime donne in gioco, arrivare in fondo al main event e poter competere con un bello stack contro gli altri giocatori è gratificante soprattutto dal punto di vista personale. E’ un riconoscimento al lavoro e alla dedizione che ho messo nel poker sin da quando ho cominciato a 20 anni.

Chissà che in un futuro non troppo lontano questa disparità non venga completamente annullata, sta di fatto che testimonianze come quella di Melanie fanno bene ad un movimento che ha un gran bisogno di rinnovarsi anche sotto questo punto di vista.

 

E voi cosa ne pensate a riguardo? Scriveteci le vostre impressioni sulla nostra Fanpage!

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Treccarichi e il bis sfiorato nell’H.O.R.S.E.: “Sono migliorato guardando i replay dei final table WSOP!” https://www.italiapokerclub.com/interviste-poker/225372/walter-treccarichi-bis-horse-malta/ https://www.italiapokerclub.com/interviste-poker/225372/walter-treccarichi-bis-horse-malta/#respond Mon, 24 Oct 2016 14:10:26 +0000 https://www.italiapokerclub.com/?p=225372 Ok, la prima si perdona… Ma alla seconda, come vuole il detto popolare, si comincia a ragionare. E allora eccoci qua a cercare di capire cosa si nasconda dietro il secondo (quasi) successo di fila centrato dal nostro Walter Treccarichi […]]]>

Ok, la prima si perdona…

Ma alla seconda, come vuole il detto popolare, si comincia a ragionare. E allora eccoci qua a cercare di capire cosa si nasconda dietro il secondo (quasi) successo di fila centrato dal nostro Walter Treccarichi ad un evento H.O.R.S.E.

Appena due settimane fa infatti, il buon Cesarino era riuscito a portarsi a casa l’evento da 300€ al WPTN Sanremo, ammettendo candidamente ai nostri colleghi presenti sul posto di non essere affatto un esperto della variante in questione.

Tra il serio e il faceto la sua vittoria poteva anche essere giustificata dall’esiguo numero di partecipanti (8) e da una buona dose di run. Ma che dire invece del runner-up appena conquistato a Malta nel side H.O.R.S.E. da 500€? Stavolta i concorrenti erano 44 e tra loro ci sarà pur stato qualcuno con alle spalle un po’ di esperienza, ma nonostante ciò ecco un’altra bella torta alla quale è mancata soltanto la ciliegina.

Sarà forse per via della maledizione del runner-up ai side EPT che perseguita Walter da diverso tempo, sempre che  la si possa chiamar così, ma di certo lamentarsi dei risultati nell’H.O.R.S.E., dopo due tornei giocati di cui uno vinto e uno chiuso al secondo posto, sembra quasi blasfemo.

Abbiamo quindi provato a contattare l’astro nascente, come venne etichettato poco tempo fa agli award di Pokerlisting, della disciplina tanto cara a Max Pescatori, per farci spiegare quale sia il segreto del suo exploit…ecco cosa ci ha risposto:

Come avevo già detto al WPT, la passione per questa variante è nata seguendo Jason (Mercier ndr.), con cui siamo molto amici, ai tavoli finali delle WSOP e da lì in poi ho cominciato a studiare le regole anche se prima di Sanremo non avevo mai preso parte ad un evento. In quell’occasione il field non era difficilissimo quindi è stato sufficiente conoscere un po’ le dinamiche per riuscire a portare a casa la vittoria.”

L’appetito vien mangiando e Walter ha deciso di dedicarsi alla causa nei giorni precedenti allo start del festival EPT: “In questi dieci giorni in cui son stato a casa, ho cominciato a guardare i replay dei tavoli finali H.O.R.S.E. alle WSOP e mi sono appassionato sul serio. Anche soltanto osservando si capiscono tante cose, inoltre i telecronisti spiegano in modo dettagliato tanti aspetti del gioco per cui ho imparato diversi concetti ai quali non ero abituato. Insomma, mi sono rimesso subito in gioco qui a Malta ed è andata bene.

L’obbiettivo di Cesarino al momento è quello di farsi le ossa nella specialità prima di confrontarsi con un field più esperto: “Questi tornei sono utilissimi per prepararmi alle prossime WSOP, nel corso delle quali ho intenzione di giocare alcuni eventi…speriamo bene!” E allora in bocca al lupo al nostro portacolori, chissà che la prossima estate non sia proprio lui, run permettendo, a stupirci con una bella sorpresa alle WSOP.

Intanto la trasferta maltese ha già fruttato due picche ai player italiani: la prima con Ivan Gabrieli nel No Limit Hold’em e la seconda firmata Gregorio De Pasquale, compagno di villa alle WSOP di Dario Sammartino, il quale ha messo in riga i 14 partecipanti dell’evento H.O.R.S.E. dealer’s choice per una prima moneta da 3.400€.

 

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Max Pescatori chiude in quarta posizione l’evento H.O.R.S.E.: “Un’ottima pratica in vista delle WSOP!” https://www.italiapokerclub.com/tornei-poker-reportage-news/191200/tilt-poker-cup-max-pescatori-horse/ https://www.italiapokerclub.com/tornei-poker-reportage-news/191200/tilt-poker-cup-max-pescatori-horse/#respond Fri, 01 May 2015 14:01:16 +0000 https://www.italiapokerclub.com/?p=191200 Il Final Day del torneo H.O.R.S.E. esprime i primi verdetti. Scoppiata la bolla dopo circa due ore di gioco, è arrivata anche la prima eliminazione tra i quattro player finiti’in the money’. A sorpresa il primo ad abbandonare la truppa è […]]]>

Il Final Day del torneo H.O.R.S.E. esprime i primi verdetti.

Scoppiata la bolla dopo circa due ore di gioco, è arrivata anche la prima eliminazione tra i quattro player finiti’in the money’. A sorpresa il primo ad abbandonare la truppa è stato Max Pescatori, uno dei favoriti ai nastri di partenza, che nel complesso si dichiara comunque soddisfatto:

E’ sempre bello giocare un torneo H.O.R.S.E. in Italia. E’una buona pratica in vista delle WSOP, per vedere tanti spot diversi e trovarsi in situazioni particolari come la fase
vicina all’ITM“.

La corsa di Max si è arrestata proprio nella fase cruciale, complice alcuni spot poco fortunati:

Non sono mai riuscito a mettere le mani sui piatti, poi i blind sono saliti e io sono uscito quasi subito. Ho fatto anche un paio di fold interessanti, in situazioni nelle quali avrei potuto perdere tante chip. Le mani chiave sono state contro Limongi: ho perso due coin-flip con l’Hold’em e alla mano successiva ero già fuori“.

Le varianti raccolgono sempre un numero inferiore di giocatori rispetto ai tornei di Texas Hold’em, ma non per questo il field risulta più morbido, anzi secondo Max:

Alcuni perfetti sconosciuti si siedono a tavolo sapendo bene cosa fare: insomma il field non è poi così basso. Certo, poi magari qualcuno commette degli errori, ma è normale sbagliare. Piuttosto è bello notare come i partecipanti fossero piuttosto appassionati del gioco. Se potessi scegliere farei addirittura un 7 games, ovvero un torneo H.O.R.S.E. più il no-limit Hold’em e il pot-limit Omaha, magari così giocherebbe qualcuno in più“.

Un buon allenamento anche in vista del ‘dealer’s choice’ in programma a Vegas nelle prossime WSOP, che però comprenderà tantissime altre varianti:

Io vivendo in Europa non ho la possibilità d praticare tutte le varianti, anche perché non è possibile giocarle online, comunque avendo un buy-in da 1.500$ lo giocherò sicuramente assieme ad altri tornei, una quindicina in totale. Se fosse stato un torneo da 10.000$ non l’avrei giocato di sicuro perché ad buy-in così elevato in una variante così complessa si iscrivono soltanto i più forti”.

E dopo il buon ITM ottenuto nell‘H.O.R.S.E. Max si prepara a schierarsi in questo Day1 B della Tilt Poker Cup:

“Ma prima andrò a riposare un poco, il torneo è molto lungo e le registrazioni saranno aperte per diverse ore“.

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Tilt Poker Cup Venezia – Dimmi come metti le chip e ti dirò che giocatore sei! https://www.italiapokerclub.com/tornei-poker-reportage-news/191143/tilt-poker-cup-venezia-disposizione-chip-come-metti-chi-sei/ https://www.italiapokerclub.com/tornei-poker-reportage-news/191143/tilt-poker-cup-venezia-disposizione-chip-come-metti-chi-sei/#respond Fri, 01 May 2015 11:56:15 +0000 https://www.italiapokerclub.com/?p=191143 Il Day1 A della Tilt Poker Cup è ormai passato in archivio, una giornata che ha visto partire anche ‘evento H.O.R.S.E. con Max Pescatori, Giovanni Rizzo e Geo Maresca in prima linea. Nonostante un fastidioso problema di connessione che dalla […]]]>

Il Day1 A della Tilt Poker Cup è ormai passato in archivio, una giornata che ha visto partire anche ‘evento H.O.R.S.E. con Max Pescatori, Giovanni Rizzo e Geo Maresca in prima linea.

Nonostante un fastidioso problema di connessione che dalla mezzanotte in poi ha creato non pochi disagi, ci siamo dati da fare in giro per i tavoli a caccia di qualche spunto interessante per i nostri lettori.

In un field composto da tanti amatori le curiosità non mancano di certo, a cominciare dal modo col quale i giocatori sistemano il proprio stack.

Si dice che la disposizione delle chip al tavolo possa, in alcuni casi, indicare con buona approssimazione le caratteristiche di gioco di chi abbiamo davanti.

Abbiamo identificato sei tipologie differenti, chiedendo agli altri giocatori di farci una breve descrizione del loro avversario e… ecco il risultato!

1) Nitty: 

Chip ordinate per valore crescente da destra a sinistra: a detta dei suoi avversari un vero e proprio tombino. Non butta via una chip e quando va avanti ne colpo difficilmente avrà qualcosa che non sia un punto nut o giù di li.

 

chips giocatore nitty

 

2) Fish:

Chip divise per valore in piccole pile, che occupano gran parte dello spazio a disposizione al tavolo. La descrizione più precisa ci arriva da Fabio Scepi, seduto con questo giocatore per tutta la giornata e protagonista di una curiosa intervista video con il nostro Marco Fava: “Gioca quasi tutte le mani. Tende ad arrivare al river ad ogni coosto e overbetta anche su piatti bassi quando ha il punto, per la serie ‘meglio portarlo a casa subito’. Nelle ultime mani ha sempre chiuso al river ma appena il vento comincerà a cambiare potrebbe rivelarsi una miniera d’oro!

 

disposizione chip fish

 

3) ABC Player: 

Una pila unica con chip divise per valore disposte verticalmente. Chi si è trovato al tavolo con lui non ha avuto esitazioni a definirlo un giocatore piuttosto solido, che gioca sempre e solo per valore senza mai inventarsi giocate fuori dalle righe.

 

chip player rock

 

4) Calling Staton:

Chip ordinate e divise per valore. Ma attenzione, quelle di valore inferiore stanno davanti mentre quelle più grosse sono giacciono in fondo schiacciate dalle altre. Come se il giocatore in questione non fosse disposto ad investirle facilmente, e infatti ecco cosa dicono di lui i suoi avversari: “Entra nella maggior parte dei piatti, preferisce il limp al raise. Non ha difficoltà a passare quando non ha nulla ma con un po’ di valore tende a pagare“.

 

chip player calling station

 

5) Tight Aggressive: 

Disposizione originale: una lunga pila orizzontale divisa per valore crescente da destra a sinistra. Il protagonista si descrive da solo con poche parole: “Gioco molto chiuso ai primi livelli, quasi sempre per valore. Quando entro nei piatti tendo a rilanciare piuttosto che limitarmi al call”.

 

chip player tight aggressive

 

6) Loose Aggressive: 

Una delle disposizioni più classiche, con chip divise per valore e la tendenza a sovrapporre le pile. Segno di un giocatore abituato ad accumulare tante chip sin dalle prime fasi di gioco. Marcello Montagner si è scontrato più volte con lui ne corso della giornata e infatti non esita a definirlo il tipico ‘Loose Aggressive’:”Gioca tantissimi piatti in aggressione e 3-betta con estrema facilitàGioca un po’ loose ma con cognizione di causa; difficile da affrontare

 

chip player loose aggressive

 

E voi cosa ne pensate, riconoscete in queste disposizioni qualche peculiarità al tavolo? Scriveteci sulla nostra pagina Facebook!

 

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Top five – I bluff più incredibili al tavolo da poker! https://www.italiapokerclub.com/poker-news/189500/top-five-bluff-poker/ https://www.italiapokerclub.com/poker-news/189500/top-five-bluff-poker/#respond Mon, 13 Apr 2015 16:22:22 +0000 https://www.italiapokerclub.com/?p=189500 In molti pensano che la vera abilità nel poker risieda nella capacità di saper bluffare. Anche il giocatore più tight al mondo per poter vincere un torneo deve necessariamente mettere in atto questa ‘nobile’ arte, perché laddove le carte non […]]]>

In molti pensano che la vera abilità nel poker risieda nella capacità di saper bluffare.

Anche il giocatore più tight al mondo per poter vincere un torneo deve necessariamente mettere in atto questa ‘nobile’ arte, perché laddove le carte non arrivano interviene l’abilità individuale.

Il bluff è sostanzialmente un storia, che per risultare credibile necessita di un buon narratore capace di persuadere l’avversario a tal punto da fargli credere qualcosa di diverso dalla realtà.

L’obbiettivo principale non consiste solamente nell’orchestrare  un racconto coerente, ma è necessario che all’interno sia presente un pizzico di follia, un elemento apparentemente illogico in grado di spiazzare completamente la vittima designata.

‘Il Delitto Perfetto’ per dirla alla Hitchcock, che dona al poker un fascino senza eguali in tutte le sue sfumature.

Di bluff epici ce ne sono a bizzeffe, per l’occasione ne abbiamo scelto cinque davvero memorabili che  in una certa misura hanno fatto la storia del poker moderno.

Ecco la nostra top 5:

 

5. Isaac Haxton vs Ryan Daut

Secondo il parere dei nostri connazionali impegnati nella Global Poker Masters, Isaac Haxton è stato uno dei giocatori più difficili da affrontare. E se i campioni del mondo di poker lo esaltano un motivo ci dovrà pur essere: eccoci all’heads-up del WPT Championship 2007, nel quale un giovanissimo Haxton si prepara a mettere a segno il primo colpaccio della sua carriera in termini economici, pur arrivando secondo al termine della sfida. In questa mano Haxton mette ai resti l’avversario al river forzando decisamente l’azione senza avere nulla in mano…

httpv://www.youtube.com/watch?v=5nSBYSXBLwU

 

4. Bill Klein vs Phil Galfond

Talvolta trovarsi davanti un campione assoluto come Phil Galfond può essere paradossalmente un vantaggio nel caso in cui ci si voglia inventare un bluff da cineteca. Ne sa qualcosa Bill Klein, che riesce nell’impresa di far passare la mano migliore all’avversario trasformando in bluff la sua draw a colore mancata. Come? Date uno sguardo a questo video…

 

 

 

3. Tom Dwan vs Sammy George

Cosa c’è di meglio nel Texas Hold’em che riuscire a piazzare un bel bluff con 7 e 2 off suited, notoriamente la starting-hand peggiore del gioco? Semplice, farlo dichiarando la propria mano prima del flop! Un’impresa per pochi eletti, tra cui non poteva mancare uno dei maestri nell’arte del bluff: Tom Dwan. Ci troviamo alla Full Tilt Million Dollar Challange, e ‘Durrrr’ mette a segno un colpo davvero sensazionale contro Sammy George per un po da oltre 600.00$. Vedere per credere…

httpv://www.youtube.com/watch?v=GtaAnS_uKVw

 

2. Phil Ivey vs Paul Jackson

Tranquilli, non ci eravamo dimenticati di lui, e d’altronde come si può trascurare il giocatore che con ogni probabilità può essere definito il re del poker. Stiamo parlando ovviamente di Phil Ivey, protagonista di una giocata da antologia contro Paul Jackson,che a distanza di anni riesce ancora far stropicciare gli occhi. Volete sapere per quale motivo? Date uno sguardo al video qua sotto:

httpv://www.youtube.com/watch?v=FNd-ZxQKfyY

 

1.Phil Ivey vs Tom Dwan

Com’era facilmente intuibile, in prima posizione non potevano esserci che loro. Due menti sopraffine che si scontrano in un colpo epico per un pot da 676.900$. Lo scenario per il ‘delitto perfetto’ è quello che ha fatto appassionare migliaia di giocatori al Texas Hold’em, ovvero le partite High Stakes trasmesse in televisione alle quali prese parte anche il nostro Dario Minieri. Sia Dwan che Ivey danno sfoggio della completa padronanza che sono riusciti ad acquisire nel corso degli anni, sintetizzata proprio da quest’ultimo con una frase pronunciata prima di passare la sua mano: “Se sapeste cosa ho realmente in mano non riuscireste a credere che ci stia pensando così tanto…

 

E voi cosa ne pensate? Scriveteci sulla nostra Fan Page quali sono i bluff che vi hanno fatto letteralmente saltare dalla sedia!

 

 

 

 

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Dario Sammartino e la Coppa del Mondo: “Stavolta ho messo io tutti d’accordo, in futuro meglio un coach!” https://www.italiapokerclub.com/interviste-poker/188710/dario-sammartino-mano-dan-smith-coppa-del-mondo/ https://www.italiapokerclub.com/interviste-poker/188710/dario-sammartino-mano-dan-smith-coppa-del-mondo/#respond Thu, 02 Apr 2015 17:59:16 +0000 https://www.italiapokerclub.com/?p=188710 “No worries, I’m all in“. Sono queste le parole pronunciate da Dan Smith nel corso della mano giocata contro Dario Sammartino alle semifinali della Global Poker Masters, quando in gioco erano rimaste soltanto tre squadre. Una mano certamente non esaltante dal […]]]>

No worries, I’m all in“. Sono queste le parole pronunciate da Dan Smith nel corso della mano giocata contro Dario Sammartino alle semifinali della Global Poker Masters, quando in gioco erano rimaste soltanto tre squadre.

Una mano certamente non esaltante dal punto di vista tecnico, ma che è rimasta impressa nella mente dei protagonisti e degli spettatori a casa perché significava una sola cosa: approdare in finale.

Momenti così intensi non si dimenticano facilmente, e lo sa bene il capitano del team Italy, Dario Sammartino.

IPC: Raccontaci subito della mano cruciale della Coppa del Mondo. Condividi la scelta di Smith o pensi che avrebbe potuto giocare in modo differente? 

DS: Dan Smith è un ottimo giocatore e non voglio dire che la sua giocata sia stata un errore in assoluto, ma sicuramente ha alzato un po’ il tiro in quella circostanza. Se pensava di stare sopra forse sarebbe stato meglio un call con uno stack così profondo. Poi ovviamente su quel board – 4 3 3 – dopo una mia eventuale c-bet piuttosto standard sarebbe andata a finire allo stesso modo. Diciamo che 3-bettare in quello spot ha trasformato la sua mano in un mezzo cooler.

IPC: In una recente intervista a Max Pescatori, il ‘pirata’ ha dichiarato che sarebbe stato meglio avere un coach in squadra.

DS: La trovo un’ottima idea e penso che debba essere presa seriamente in considerazione nelle prossime edizioni. Stavolta sono stato io a metter tutti d’accordo, in virtù dei buoni rapporti che ho con il resto della squadra, ma in futuro potrebbe essere la soluzione ideale a patto che si tratti di un esperto in Texas Hold’em. Per questo ruolo è fondamentale avere massima competenza e giocare contro questi avversari tutto l’anno, in modo da fornire un aiuto concreto. 

IPC: La mancanza di un premio in denaro ha influito sul rendimento dei giocatori?

DS: Purtroppo la psicologia del poker è basata sui soldi. Per fare un esempio, la condotta del chip-leader cambia in fase bolla così come l’atteggiamento degli short al tavolo. Perciò l’introduzione di un prizepool renderebbe il tutto più coinvolgente e spronerebbe i giocatori a dare il 100% in ogni circostanza.

IPC: Quali sono stati gli avversari più ostici da affrontare, e quali avresti voluto assolutamente evitare in finale?

DS: Nella fase 6-handed sicuramente americani e tedeschi, anzi soprattutto questi ultimi. Nell’heads-up la peggiore delle ipotesi sarebbe stata sfidare gli Stati Uniti, quindi tutto sommato non è andata così male…

 

Sul prossimo numero di Poker Sportivo Dario analizza una mano cruciale della coppa del Mondo: non mancare l’appuntamento con l’unico mensile italiano di poker in edicola, disponibile anche in versione ebook sugli store Apple e Android e sul sito ufficiale www.pokersportivo.eu

 

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